Strani Attrattori

~ a cura di Hakim Bey, Rudy Rucker, Robert A. Wilson

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    Titolo: Strani Attrattori- Antologia di fantascienza radicale
    Autore: by Rudy Rucker (editor), Robert A. Wilson (editor), Peter L. Wilson (Hakim Bey) (editor)
    scheda
    SPOILER (click to view)
    Alla fine degli anni Ottanta, sulle migliori riviste e fanzine di fantascienza americane e inglesi, viene pubblicato un annuncio che invita a spedire contributi per la redazione di un’antologia riservata a brani censurati dagli editori “commerciali” a causa della durezza degli argomenti trattati o dello stile spericolato. Il risultato sconcerta gli stessi promotori dell’iniziativa: “classici” come Farmer, “cattivi maestri” della new wave come Ballard e Burroughs, i migliori esponenti del cyberpunk, primi tra tutti Sterling e Gibson, e le “speranze” della nascente scena underground rispondono entusiasticamente inviando stupendi racconti brevi.

    Questa raccolta viene allora affidata a tre grandi maestri della scrittura fantascientifica e radicale: il prodotto finale è una miscela esplosiva – ad altissimo livello – di sperimentalismi, argomenti scottanti, provocazioni culturali, statement politici e humour nerissimo.

    Finalmente anche in Italia una delle più importanti antologie di fantascienza, considerata dai critici allo stesso livello di Dangerous Visions e Mirrorshades, una raccolta che ha messo in luce le gravi contraddizioni dell’editoria mainstream e le potenzialità creative della più completa libertà di scrittura. Completano il volume le illustrazioni dei migliori artisti della scena alternativa americana.

    Strani attrattori è una raccolta di piccoli capolavori di letteratura d’avanguardia e fantascientifica, in cui sono presenti e sapientemente miscelati straordinari racconti di Bruce Sterling, John Shirley, William Gibson, J.G. Ballard, Paul Di Filippo, Richard Kadrey, Hakim Bey, Lewis Shiner, W.S. Burroughs, Marc Laidlaw, Colin Wilson, Philip J. Farmer, Rudy Rucker, Don Webb e altri...

    I racconti

    Metamorfosi n. 89, di Don Webb - Vediamo le cose diversamente, di Bruce Sterling - L’america viene, di Bruce Boston - Sei tipi di oscurità, di John Shirley - Nuove Particelle, di Nick Herbert - Cielo ardente, di Rachel Pollack - Giorno, di Bob McGlynn - Estasi nello spazio, di Rudy Rucker - Quella volta che Quent Wimpel incontrò bigfoot, di Kerry Thornley - Il parassita mentale del cappellone hippy, di William Gibson - La mastoplastica accrescitiva di Jane Fonda, di J.G. Ballard - Rapporto su una stazione spaziale non identificata, di J.G. Ballard - Solitoni, di Paul Di Filippo - È vero tutto questo? Be’, sì e no - Sharon Gannon [testo] David Life [collage] - Genocidio, di Richard Kadrey - La zona autonoma antartica: una storia di fantascienza, di Hakim Bey - Gli aridi e crudeli artigli del tucano, di Ian Watson - Addio alle grazie, di Michael Blumlein - Ok, tutti faccia a terra!, di Thom Metzger - Geni prosciugati, di Lewis Shiner - Il reporter della Cia, di William S. Burroughs - Il ragazzo nuovo, di William S. Burroughs - Non si può tornare a casa, di Ron Kolm - Georgie e la cacca gigante, di Greg Gibson - La tua guida di stile: usala con giudizio, di Marc Laidlaw - Maslow, Sheldrake e l’esperienza culturale, di Colin Wilson - Ero un giovane ingegnere genetico, di Denise Angela Shawl - Capitolo primo, il romanzo, di Luke McGuff - San Francesco dà un bacio d’addio al suo asino, di Philip José Farmer - Visitate Port Watson, Anonimo - Parametri di progettazione per i testicoli a Cherry Valley, di Robert Anton Wilson - Lo scettro di Pretorius, di Rev. Ivan Stang
    Postfazione
    Fabio Gadducci, Mirko Tavosanis


    CITAZIONE
    Non sono sola. Che cosa bisogna fare? Il movimento, l'azione portano con sé sofferenza e assassinio? E' sempre e soltanto una dicesione su Quanto e A Chi e Quando? E quando muoio non me ne vado, dove dovrei andare? Ciascuno di noi è un esempio, è né più né meno una parte di chiunque viva e abbia vissuto. Siamo sempre al posto giusto nel momento giusto, non c'è nessun altro posto e nessun altro momento dove stare. Tutto procede e recede, la terra è paziente con se stessa, o impaziente, a seconda dei suoi diversi aspetti. Tutti gli esseri della terra sono terra, siamo fatti di essa e ne facciamo parte. Le mie mani sono aperte, ma non sono mai vuote.

    ("E' vero tutto questo? Bè, si e no" di Sharon Gannon racconto tratto dall'antologia "Strani Attrattori" a cura di Hakim Bey, Rudy Rucker, Robert A. Wilson)



    Edited by [[ÿ - 19/1/2011, 14:11
     
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