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Titolo: Le città invisibili
Autore: Italo Calvino
IBSCITAZIONEDescrizione
Città reali scomposte e trasformate in chiave onirica, e città simboliche e surreali che diventano archetipi moderni in un testo narrativo che raggiunge i vertici della poeticità.CITAZIONELe città e gli occhi. 4.
Giunto a Fillide, ti compiaci d'osservare quanti ponti diversi uno dall'altro attraversano i canali: ponti a schiena d'asino, coperti, su pilastri, su barche, sospesi, con i parapetti traforati; quante varietà di finestre s'affacciano sulle vie: a bifora, moresche, lanceolate, a sesto acuto, sormontate da lunette o rosoni; quante specie di pavimenti coprano il suolo: a ciottoli, a lastroni, d'imbrecciata, a piastrelle bianche e blu. In ogni suo punto la città offre sorprese alla vista: un cespo di capperi che sporge dalle mura della fortezza, le statue di tre regine su una mensola, una cupola a cipolla con tre cipolline infilzate sulla guglia. <<felice chi ha ogni giorno Fillide sotto gli occhi e non finisce mai di vedere le cose che contiene>>, esclami, col rimpianto di dover lasciare la città dopo averla solo sfiorata con lo sguardo.
Italo Calvino, Le città invisibili, p. 91
Edited by [[ÿ - 19/1/2011, 13:56. -
Fa}.
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libro costruitop nul niente, pieno di descrizioni irreali e irrealizzabili, molto poetico ma estremamente pesante da digerire con questo costante oscillare tra realismo e fantasia...
noioso.. -
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A me Calvino non piace, ma tra i suoi libri questo è senza dubbio quello che mi è piaciuto di meno. Concordo sulla noia... . -
Fa}.
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nemmeno a me calvino piace, quindi probabilmente sono partito con i paraocchi, non mi piace questo filone di narrativa ad essere sincero. però mi ha deluso tantissimo, è molto onirico e per questo probabilmente è apprezzato da chi l'apprezza, scusate il gioco di parole. .