Io sono leggenda

~ Richard Matheson

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    Titolo: Io sono leggenda
    Titolo originale: I am legend
    Autore: Richard Matherson
    Anno di pubblicazione: 1954
    Anno di pubblicazione in Italia: 1957-2007
    Editore: Fanucci
    Pagine: 226 pp.
    Prezzo: 13,00 €
    Disponibilità: ampia
    Adatto:

    Trama:
    È il 1976. Robert Neville torna a casa dopo una giornata di duro lavoro. Cucina, pulisce, ascolta un disco, si siede in poltrona e legge un libro. Eppure la sua non è una vita normale. Soprattutto dopo il tramonto. Perché Neville è l'ultimo uomo sulla Terra. L'ultimo umano sopravvissuto, in un mondo completamente popolato da vampiri. Nella solitudine che lo circonda, Robert esegue la sua missione, studia il fenomeno e le superstizioni che lo circondano, cerca nuove strade per lo sterminio delle creature delle tenebre. Durante la notte Neville se ne sta rintanato nella sua roccaforte, assediato dai morti viventi avidi del suo sangue. Ma con il sorgere del sole è lui a dominare un gioco crudele e di meccanica ferocia, scandito dalle luci e dalle ombre di un tempo sempre uguale a se stesso e che impone la ripetizione di un rituale sanguinario. In questo mondo Neville, con la sua unicità, si è già trasformato in leggenda.

    Fonti: Ibs.it
    Sito web ufficiale:

    Curiosità:
    - In italia è stato pubblicato anche con il titolo "I vampiri".

    - Film che lo hanno preceduto e che si sono ispirati al libro:
    * 1964 - L'ultimo uomo della Terra, di Ubaldo Ragona con Vincent Price.
    * 1968 - La notte dei morti viventi scritto e diretto da George Romero.
    * 1971 - 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra, di Boris Sagal con Charlton Heston.
    * 1984 - Night of the Comet, storia di sopravvissuti all'impatto tra una cometa e la Terra.
    * 2002 - 28 giorni dopo, dal regista Danny Boyle (Trainspotting), un ulteriore sviluppo dell'idea del zombie-movie creata da Romero.
    * 2007 - Io sono leggenda con Will Smith.
     
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  2. babyvale92
     
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    ne avevo sentito parlare molto molto bene ma poi leggendolo ho scoperto che non era proprio bello...carino ma non mi ha presa molto e se non era che mi sono impuntata che lo voglio leggere a tutti i costi forse l'avrei anche abbandonato!(ma forse la colpa è mia perchè mi aspettavo troppo viste le varie recensioni che avevo letto)
     
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    Splendido. Allucinante. Straziante nel suo intimistico silenzio carico di solitudine.
    Matheson è decisamente il papà di Stephen King!
    come in Io sono hellen Driscoll ha l'incredibile capacità di slegare le proprie storie e i propri personaggi da un contesto storico preciso: è per questo che i suoi libri sono così attuali... se non fosse per le date che ogni tanto appaiono nel testo si potrebbe benissimo immaginare la storia nel nostro tempo...

    completamente diverso dal film!!! quindi chi lo ha visto può gustarsi un bellissimo finale denso di significato.
     
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  4. .Saru
     
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    Questo libro è leggenda

    Stupendo.
    Un libro che mi ha catturato dalla prima pagina e da cui mi sono scollata con fatica, tanto che l'ho finito in tre sedute di lettura (sarebbero state due se non fosse che erano già le 2.30 di notte e dovevo andare a dormire XD)
    Uno stile pulito, essenziale, efficace.
    Ho trovato qualche imperfezione e qualche ripetizione, ma non so se siano dovute alla traduzione o all'originale o al fatto che sia un testo comunque datato.
    Per il resto una storia che direi perfetta. Ritmo narrativo bilanciato, mai un momento di noia, un crescendo di tensione fino al sorprendente finale (sapevo già la storia, avevo già visto il film - che tra l'altro non c'entra nulla -__-) eppure è riuscito ugualmente a sorprendermi!
    Mi sono affezionata a questo personaggio mai sopra le righe, nonostante il suo disagio la storia è raccontata in modo pacato, ti trascina nella sua bizzarra e disturbante quotidianità come se ciò che avviene fosse perfettamente logico e naturale.
    Insomma, ribadisco, stupendo.
    Era da un bel po' che non leggevo un libro che mi assorbisse completamente tra le sue pagine come questo.
    Non avevo mai letto nulla di Matheson ma di sicuro ora cercherò di recuperare il tempo perduto perché so già che entrerà nell'albo dei miei autori preferiti.
     
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  5. Elianto782
     
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    Bellissimo. Essenziale e chirurgico nell'utilizzo delle parole, non ne viene sprecata una. Il film con Will Smith credo proprio non abbia quasi nulla a che fare con il libro di Matheson ^^
     
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    Beh... nessuno dei film tratti dal libro ha nulla ha che fare con il libro.
    Almeno con Willy si guarda qualcosa di carino *_*
     
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  7. Elianto782
     
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    CITAZIONE (taksya @ 22/2/2011, 20:48) 
    Beh... nessuno dei film tratti dal libro ha nulla ha che fare con il libro.
    Almeno con Willy si guarda qualcosa di carino *_*

    ogni tanto si dai :uah: il film merita? a parte per willy


    :uah:
     
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    A mio parere è decisamente meglio di "1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra"... anche solo perché non amo Charlton Heston.
    Meglio invece (ma forse è colpa di Vincent Price) "L'ultimo uomo della Terra".
    ... forse dipende più dagli interpreti che dalla trama?
     
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  9. MagentaLips
     
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    dissento, cambiando il finale ha stravolto completamente il significato del libro. Che così com'era era stupendo, l'epifania (se così si può chiamare) finale è fondamentale. A livello di trama io il film l'ho trovato veramente una versione mortificata del libro, l'ho anche visto al cinema buttando 7 €
     
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    CITAZIONE (taksya @ 22/2/2011, 23:33 ?[...)
    Meglio invece (ma forse è colpa di Vincent Price) "L'ultimo uomo della Terra".
    ... forse dipende più dagli interpreti che dalla trama?

    Bè, dai... Vincent Price è Vincent Price.
    A parte tutto non ci avevo pensato che fosse tratto da questo libro (che del resto non ho manco letto).
    Però spezzo una lancia a favore del film (che io amo moltissimo).
    Occhi bianchi sul pianeta terra non.... non.... non so se potrei digerirlo. Prima o poi mi tocca.
    L'ultimo ovviamente manco lo prendo in considerazione.
     
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  11. MagentaLips
     
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    CITAZIONE
    Occhi bianchi sul pianeta terra non.... non.... non so se potrei digerirlo. Prima o poi mi tocca.
    L'ultimo ovviamente manco lo prendo in considerazione.

    non so come tradurre a parole il sopore che ha colto me e la mia compagnia quando l'abbiamo visto. Ci ha stesi tutti. È peggio del gas.
     
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    CITAZIONE (MagentaLips @ 30/11/2011, 22:06) 
    dissento, cambiando il finale ha stravolto completamente il significato del libro. Che così com'era era stupendo, l'epifania (se così si può chiamare) finale è fondamentale. A livello di trama io il film l'ho trovato veramente una versione mortificata del libro, l'ho anche visto al cinema buttando 7 €

    Il fatto è che non hanno cambiato solo il finale... hanno cambiato tutto.
    Esattamente come è capitato in tutti gli altri film tratti dal romanzo.

    Resta il fatto che, come film, la versione con Will Smith non è malaccio.
    Semplice omonimia per quanto riguarda il titolo, ma meglio di tanti altri "originali" che ci sono in giro... e non solo per merito di Willie.
     
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    detto anche l'impanicato

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    Le cose che più ho apprezzato dopo questa rilettura sono:

    1) Tutta la parte di ricerca scientifica, prima gli studi sull'aglio, poi le spiegazioni scientifiche o psicologiche a tutte le altre superstizioni e infine lo studio sui batteri. Così si scrive un libro sui vampiri o sugli zombie se proprio si vuole scriverlo, non sempre e solo per forza la solita americanata BOOM CRASH SPLASH. Claro? Compriendes?

    2) L'idea che emerge che il confronto e le divergenze di opinione siano necessarie all'uomo. La solitudine forzata non è un problema soltanto perché permane il bisogno di compagnia. Per fare compagnia ci sono i libri, c'è la musica (in questo caso), ci sono i film, ci sono i paesaggi, che cazzo ne so, le carte per il solitario. Ma il confronto, un'opinione diversa che possa riequilibrare la tua, che possa farti vedere qualcosa da un punto di vista opposto al tuo e possa spingerti a cambiare, a migliorare. è proprio a questo che serve una compagnia umana.
    Il povero protagonista si trova solo e fa tutto a modo suo, ma se si fosse girato a guardare meglio ciò che lo circondava, se avesse avuto un punto di vista con esperienze diverse dalle sue a misurarlo, il mondo intero avrebbe avuto un futuro diverso.
    Secondo me dice così, se è così solo per me... sticazzi, chi se ne fotte dell'opinione altrui? (Scherzo, ndPanic)

    3) Il finale, ricordavo fosse molto bello, ma non ricordavo avesse anche delle tinte sociali. Davvero bello, le ultime pagine da sole valgono il libro.
     
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    Mi chiedo com'è che sono arrivata a 31 anni senza aver letto questo capolavoro. Mi sento come se avessi scoperto l'acqua calda, eppure di solito sono così scettica (e il 90% delle volte rimango così delusa) da questi titoloni importanti che generano cosmogonie hollywoodiane.

    Premessa un po' OT
    Della cosmogonia Mathesoniana io ho visto solo il film di Ubaldo Ragona (la prima trasposizione cinematografica, del '64) e mi è piaciuto così tanto che non ho visto altro.
    Ovviamente leggendo, per tutto il libro mi sono immaginata Neville con il volto triste e scavato di Vincent Price (non c'è niente da fare, anche se l'età non collima il personaggio è il suo) e in generale il film di Ragona è stato sempre presente in un angolo, essendo davvero impiantato perfettamente nelle ambientazioni del romanzo.
    Ma il romanzo è tutt'altra cosa, pronunciare la frase fatidica "il libro era meglio" è quasi scontato. E non ho idea di come siano gli altri due (in particolar modo sono piuttosto curiosa di vedere Occhi bianchi).
    Il film certi versi è assolutamente perfetto ma ha la "pecca" di aver volutamente ignorato e cancellato il titolo e il significato originale del libro di Matheson.... diventa un'altra cosa. Il finale è il libro.

    Torniamo a noi: libri apocalittici, vampiri, ultimi uomini sulla terra, scampoli di umanità sopravvissuti a virus letali/ inferni nucleari / invasioni aliene ne ho letti ormai diversi, alcuni molto belli (La strada, L'ombra dello scorpione, La parete, i trifidi...) [altri terrificantemente brutti] ma di rado ne ho trovato uno così ben costruito.
    La gestione di un solo personaggio è dura, il risultato avrebbe potuto essere un romanzo claustrofobico e involuto e invece Robert Neville è protagonista affascinante, cattura e appassiona.
    La discesa agli inferi di questo ultimo, solitaro uomo è graduale, e davvero ben calibrata ed essenziale: non si parla mai addosso. Tutta la sua "regressione emotiva" è costruita con cura, tra alti e bassi, e trascina nella lettura senza lasciare mai scampo al lettore. Se nella prima parte le distrazioni esterne possono allontanare dall'atmosfera del libro, da un certo punto in poi è praticamente impossibile staccarsene.

    Gli stratagemmi narrativi che diremmo scontati in un romanzo del genere non sono presenti in maniera così invasiva: i flashback sono dosati e presentati in minima parte, le paranoie e le seghe mentali sono arginate. Forse anche troppo, in una situazione del genere c'è da andar fuori di testa, eppure le serate alcooliche del povero Robert non prendono mai il sopravvento... c'è da dubitare a volte che sia umano anche lui!! Ma questo è proprio dovuto anche al fatto che non è un libro di sbrodolamenti, è davvero come dice Elianto chirurgico: non c'è mai una parola in più.
    Questo da una parte però ha avuto (su di me) anche un effetto un po' negativo: mentre la mancanza di flashback non mi è pesata, ho sentito un po' poco la solitudine vera e propria. Non c'è il tempo per crogiolarsi nel dolore che subito c'è una reazione logica e razionale (comunque questa razionalità estrema in un libro di vampiri è MERAVIGLIOSA).

    Per concludere, il finale. Il finale è la perla, la perfezione, quello che trasforma un libro in una leggenda.
     
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