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Meng.
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Libro del mese di giugno 2013
Titolo: Qualcuno volò sul nido del cuculo
Autore: Ken Kesey
Anno: 1962
Link Ibs
CITAZIONEMiss Ratched governa con pugno di ferro e un soave sorriso il suo reparto, in un ospedale psichiatrico dell'Oregon. All'improvviso arriva McMurphy, un irlandese cocciuto, spavaldo, allegro e ribelle. Fra lui e la Grande Infermiera inizia subito un duello all'ultimo sangue. McMurphy risveglia gli altri pazienti ormai svuotati e avviliti dalle "terapie" e riesce a portare una ventata di umanità e calore. Da questo romanzo è stato tratto l'omonimo film di Milos Forman interpretato da Jack Nicholson, Will Sampson e Danny De Vito.
Per parlare del film andate in questa discussione ^^
Edited by °Ln - 7/6/2013, 10:03
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Ho il libro, ma non l'ho ancora letto.
Il ricordo del film mi frena sempre, anche se solitamente i libri sono meglio, la caraqtterizzazione dei personaggi fatta nella trasposizione temo lo metta in ombra.. -
Meng.
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Ho letto prima il libro e subito dopo ho guardato il film. Dato il successo del film, trovo che spesso questo libro sia sottovalutato (nel senso che viene poco letto e considerato). Per quanto mi riguarda, invece, è un altro dei pochi libri che mi è rimasto proprio impresso... e nonostante il film sia uscito bene, il libro è sicuramente superiore. Prima o poi una chance gliela darei 
Se ti è piaciuto il film, non potrai non apprezzare anche il libro.
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anche a me è piaciuto molto il film, e non sapevo fosse tratto da un libro.... . -
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Sto leggendo adesso il libro, sono spiazzata. E' davvero inquietante, è scritto molto molto bene... L'atmosfera è tetra e folle, triste e la figura della Grande Infermiera domina come una maschera inquietante, una burattinaia crudele...
Tutto vissuto in prima persona dall'indiano.... -
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Consigliate di leggere il libro prima di vedere il film? . -
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Io il film l'ho visto un paio di volte o tre, l'ultima diversi anni fa però Secondo me sono piuttosto diversi, sia come impostazione, che come attenzione ai personaggi, anche lo svolgimento del tema è piuttosto differente quindi forse non si confondono poi troppo e il confronto non è pesante qualunque sia la scelta di successione.
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Allora, inauguro i commenti?
Io il libro non lo rileggerò dato che l'ho letto un paio di anni fa, o forse l'anno scorso... che testa! E non ho commentato, da brava.
Sostanzialmente l'ho trovato abbastanza diverso dal film, e mi è rimasto ben più impresso. Ho trovato le descrizioni degli ambienti chiarissime, e ogni personaggio è caratterizzato in maniera davvero precisa. Ovviamente è impossibile non identificare McMurphy con Nicholson... Comunque, a prescindere da ciò, come personaggio è chiarissimo, i suoi comportamenti sono descritti dettagliatamente, così come i ragionamenti e tutte le paranoie... E il comportamento degli altri internati, le "cure", i processi "riabilitativi", come il corpo degli infermieri, dei medici, dei vari inservienti sono dipinti con una tale crudele verosimiglianza da dare i brividi.
In conclusione mi è parso che abbia gettato uno sguardo terrificante sui "manicomi", sulla sorte dei pazienti, sul gelo e la totale mancanza di umanità del resto del mondo nei loro confronti. E la scena finale si imprime nella memoria in maniera indelebile....... -
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Il ventidue luglio lo proiettano al cinema in piazza. Cercherò di finirlo entro quella data, d'altronde lo volevo leggere proprio per poter vedere il film.
Conta se lo leggo a luglio anche se tecnicamente era di giugno?. -
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Facciamo giugno-luglio, e poi conta lo stesso anche tra due anni! . -
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Se prolunghiamo anche a luglio forse riesco a leggerlo pure io... . -
Fa}.
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ho letto questo libro in un pomeriggio e mezzo, mi ha davvero scosso....... l'ho trovato davvero molto bello, ma crudo e freddo..... e spero caldamente che le cose siano cambiate drasticamente!!!!
è davvero inquietante il modo in cui gli infermieri "manipolano" i pensieri e le reazioni dei pazienti..... è vero, tante cose nel film non ci sono proprio, tante sfumature. è davvero un libro scritto bene............. -
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Finito anche io, ci ho messo un po' causa esami. Mi è piaciuto abbastanza anche se me lo aspettavo del tutto diverso. Ora sono curioso del film e penso che andrò a vederlo in piazza il ventidue luglio. . -
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Posso dire che la traduzione un po' bislacca mi ha lasciato perplessa, ma non posso dire se sia un tratto dato dal traduttore o se anche nell'originale il "Grande Capo" Bromden narrasse la vicenda con un taglio così originale.
Leggerlo dove aver visto decine di volte il film ha come tratto controproducente (forse) l'immaginarsi i vari personaggi con i volti che hanno nella pellicola. Cosa che, a parte il Grande Capo, a volte non rispecchia proprio le caratteristiche descritte dall'autore.
Ma questo non danneggia la lettura e, come ovvio, la storia narrata da Kesey si rivela molto più complessa e approfondita, soprattutto nei confornti del narratore, che nel film si nota solo per la statura e si ricorda quasi unicamente per il finale.
Il McMurphy di Kesey è rappresentato bene da Nicholson, ma nel romanzo acquista una dimensione in più e a tratti più sgradevole. Mentre la Grande Infermiera resta, sia nel libro che nella pellicola, sempre uguale a se stessa.
Un romanzo da leggere, anche se si è visto il film, anche solo per farsi solo un'idea più compelta del grande Capo.
4 / 5.
