Crossed

The story follows survivors dealing with a plague that causes it victims to carry out their most evil thoughts and wishes. Carriers of the virus are known as the Crossed due to a cross-like rash that appears on their faces. This contagion is primarily spread through bodily fluids, which the Crossed have used to great effect by treating their weapons with their fluids.
The main story takes place ten months after the first outbreaks, with flashbacks to those events. It is narrated in the past tense.
In Family Values, the story centers on a religious family who escapes their Utah ranch to survive in a mountain compound led by the protagonist Addy's father, who, while being a strong leader against the Crossed, is a sexual predator who has routinely raped his daughters.

"Crossed non fa ridere come Peter Jackson, non è ironico come Romero, non è poeticamente grottesco come Lucio Fulci e non è nemmeno un bel film d'azione al cardiopalma come Dario Argento o Tobe Hooper.

Fa soltanto accapponare la pelle.

Tanto per cominciare gli zombi non sono zombi, ma vittime di una malattia misteriosa simile alla rabbia che li spinge a commettere le più orribili efferatezze, per il puro piacere di fare del male. Sono vivi, lucidi, organizzati, attrezzati e maledettamente spietati.

Al contrario, i sopravvissuti non sono marines, guerrieri urbani nè i soliti personaggi ganzi dei film. Sono persone comuni, normalissime, ordinarie. Non facciamo alcuna fatica a metterci nei loro panni, perchè sono esattamente come noi. SONO noi. Non sanno manovrare mezzi pesanti e armamenti improbabili, non hanno tanta voglia di mettersi a fare gli eroi e non sono tanto in vena di indagare sulla misteriosa epidemia e trovare un modo per sconfiggere il male. Proprio come chiunque di noi in una situazione del genere, se la fanno sotto dalla paura, e fanno tutto ciò che possono per restare in vita. La maggior parte delle volte sbagliano.

All'inizio della storia, l'epidemia ha raggiunto il suo apice, il mondo intero è stato travolto e i nostri eroi si sono rifugiati da qualche parte degli USA, cercando di capire che accidenti è successo. Iniziano subito le varie ipotesi, dall'esperimento sfuggito al controllo alla punizione divina. Qualcuno pensa a studiare e comprendere i propri avversari, qualcuno valuta le implicazioni scientifiche dell'epidemia, qualcuno prega e immagina cure miracolose e interventi soprannaturali. Tutti si sbagliano, e il mistero non sarà mai risolto. Non ha alcuna importanza. Non hanno i mezzi nè la voglia per indagare, e di certo non arriverà la cavalleria a salvarli e a svelare l'arcano. L'unica possibilità è scappare, nascondersi e stare lontano dai guai. Alla fine decidono che l'unica soluzione è emigrare in una zona disabitata, e così si avviano lentamente e faticosamente alla volta dell'Alaska.

Nel frattempo, osserviamo i "crociati" (la malattia si manifesta con una curiosa piaga a forma di croce sul volto, solita frecciatina alla religione del nostro) darsi da fare.

Signori, io mi sono fatto un sacco di risate guardando Brain Dead e sono in generale noto per avere gusti alquanto grotteschi e splatterosi. Ebbene, Crossed è disturbante come poche cose che abbia mai visto. Immaginate semplicemente tutte le più orrende e sadiche bestialità di cui un essere umano può essere capace, messe tutte insieme ed elevate all'ennesima potenza. Qualunque cosa tenga insieme il nostro cervello e gli impedisca di godere per la crudeltà inflitta gratuitamente a se stessi e al prossimo, osserva uno dei sopravvissuti, questa malattia la distrugge completamente. Le scene di brutalità e violenza a cui assisterete sono rivoltanti, inaccettabili, peggiori di qualunque carneficina da film e di buona parte degli episodi di cronaca di cui abbia notizia. Più volte sarete sopraffatti dal disgusto, e in almeno un paio di occasioni ho avuto l'impulso di buttare il volume e non aprirlo mai più.
E' qualcosa di più della catarsi aristotelica, della morale insegnata mediante l'estetizzazione della violenza: è un manuale intensivo di addestramento alla repulsione, una cura Ludovico trasposta a fumetti.