La forma incerta dei sogni

~ Leonora Sartori

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    Titolo:La forma incerta dei sogni
    Autore:Leonora Sartori
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    CITAZIONE
    Leo ha sette anni e tanti piccoli desideri: leggere "Topolino", ascoltare la canzone de "La storia infinita" e avere dei genitori come quelli dei suoi compagni di classe, che sgridano, danno castighi, guardano la partita o spettegolano al telefono con le amiche. Ma la sua famiglia è diversa: la domenica si scende tutti in piazza a manifestare contro la guerra, qualche volta si rimane dai nonni perché papà e mamma sono in giro per l'Italia con una mostra itinerante sui prigionieri politici; e poi ci sono quei maledetti adesivi che ritraggono sei uomini di spalle e che lei ritrova appiccicati ovunque, anche in camera sua. Quelle sagome ossessioneranno la sua infanzia, fino a quando, a vent'anni, Leo deciderà di capire chi erano veramente quelle persone, i sei di Sharpeville, e volerà in Sudafrica. Qui avrà la possibilità di conoscerli di persona: cinque uomini e una donna, accusati ingiustamente di omicidio dopo aver partecipato a una manifestazione in cui un console aveva perso la vita. Grazie a quell'incontro Leo farà una grande scoperta: gli eroi raccontati da suo padre non esistono, ci sono solo persone che fanno delle scelte e che sanno essere coraggiose, persone che se potessero tornare indietro forse quel giorno sarebbero rimaste a casa. Non ci saranno verità universali con cui tornare dai suoi, solo una storia dolorosa di soprusi e violenze nel Sudafrica dell'apartheid.

    Anche questo pescato a caso nella sezione "novità" della mia biblioteca.
    Costruito in maniera intrigante e poco chiara, all'inizio, intreccia la vita disinteressata di una bambina a quella dei sei di sharpeville - ammetto la mia ignoranza, la storia del sudafrica era ed è per me avvolta nel mistero.
    Il libro evidenzia la lenta presa di coscienza a partire dall'indifferenza naturale di una bambina per le profonde ideologie politiche dei genitori....
    L'ho trovato interessante per vari motivi: primo perché è vero nel suo ambiente domestico; secondo perché è strutturato in maniera intelligente e coinvolgente; terzo perché mi ha aperto gli occhi su una storia che ignoravo bellamente.
    Bè, se vi capita dategli uno sguardo =)

    "Decisi di abbandonare una volta per tutte il mio ruolo in panchina per collegare due estremi del mondo legati da un adesivo arancione"
    Leo, diventata adulta, vuole dare un volto ai "sei di Sharperville", l'unica storia che non è finita male fra tutte le cause perse, "sfigate", seguite e promosse dai suoi genitori, con quell'impegno civile e politico che ha reso la sua infanzia poco "normale" e molto diversa da quella dei suoi coetanei.
    E si rende conto che "Le battaglie sono più lunghe e forse funzionano con il metodo della staffetta"
     
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0 replies since 15/11/2010, 11:35   34 views
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