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Titolo: stupidomondo
Autore: Mauro Cao, Lucio Perrimezzi
Editore: Tunué (collana Prospero's books) 1a ed.
Dati: 2008, 144 p., ill.
Trama:
Roma, tre giovani, un'amicizia indissolubile. Simone, che per gestire l'impresa di famiglia sta perdendo l'amore e - soprattutto - sé stesso; Tommy, chitarrista mod ed eterno sognatore, che si barcamena tra la musica e una relazione clandestina; Bianca, ragazza dolce e protettiva nei confronti degli amici. Sullo sfondo della città eterna, i loro destini si intrecciano attraverso un caleidoscopio di sentimenti, passioni e sogni, alcuni destinati a realizzarsi e altri a svanire per sempre.
Non male questo stupidomondo.
Mi piace come Mauro Cao riesce a trasformare ogni personaggio in qualcosa di sé stesso, come un genitore adottivo. Indubbiamente questo viene accentuato, nella mia testolina, dalla versomiglianza estetica-grafica voluta tra il personaggio fumettistico mod di Tommy e il personaggio reale Cao, anch'egli mod; ma, superando questa eventuale mia limitazione inconscia, ogni personaggio prende vita dal connubio tra chi gli scrive qualcosa e lui che la disegna, una specie di 50 e 50, equamente corretto, né poco né troppo.
Sembra essere una costante del suo lavoro, un'abilità silenziosa ed umile di adattarsi a favore della storia e presumo che quello che più mi ha colpito sia proprio la semplicità e l'efficacia con la quale lui riesce a farlo.
Semplice, leggero, ben equilibrato, interessanti le scelte compositive, disegni ben sincronizzati con il contenuto. Un Mauro Cao molto versatile e disponibile, elementi che sembrano presenti anche in Tipologie di un amore fantasma, i personaggi son caratterizzati e ancor più vividi proprio grazie ai suoi disegni, c'è del suo, li completa, li arricchisce.
Molto affascinante questa sua capacità!
La sua mano sembra scorrere nervosa, il tratto spezzato e marcato, sovrapposto il giusto, velato e "sporcato dagli acquerelli....come a voler rispecchiare esso stesso le vicende e l'emotività delle varie scene.
Rende bene! Ci sta!
Anche la storia è molto semplice nella sua logicità di sviluppo, quotidiana, ma non automaticamente ordinaria, forse in questo sembra a tratti esagerata, adolescenziale, ma comunque piacevole. I salti di sequenze tra le storie individuali di ogni singolo personaggio si alternano e completano bene con le esperienze vissute insieme dai tre ragazzi, il tutto conferisce alla storia un buon ritmo dinamico ed energico, quasi filmico.
Nel complesso insomma sembra mantenere al meglio la sua unicità, per come è stato ideato e creato sembra esser un fumetto completo nel suo obiettivo, ben fatto.
Forse un pò troppo forzata la scelta di inserire le citazioni sul finire dei vari capitoli, forse questo toglie qualcosa o comunque fa storcere il naso (più semplicemente ho dei problemi con il citazionismo), ma mi piace aver trovato alla fine un pensiero congruo formatosi nella mente: non mi dispiacerebbe consigliare questo fumetto a chi si avvicina per la prima volta al mondo delle nuvole parlanti.
Edited by Nebu - 9/9/2011, 14:10
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(l'ho spostato nell'altra sezione perchè "Nuvole parlanti" è dedicato ai seriali!)
Mi incuriosiscono molto i disegni! Non hai parlato molto della sceneggiatura, è gustosa?
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(zorry! me sbaglio sempre!)
Ho aggiornato il Quote della recensione, così dovrebbe esser più completa
Altra mini recensione da qui:CITAZIONEUna non-quotidiana storia quotidiana, che riesce a staccarsi dal modello "autobiografico-minimalista" concentrando l'attenzione alternativamente e in modo molto "libero" sui tre protagonisti (lui, lei e lui).
Qualche piccolo neo, come i finali di capitolo che probabilmente avrebbero avuto ancora più forza senza le citazioni di poesie e canzoni (a livello di testi), e dei momenti un po' troppo "manga" nelle scene "d'azione" - pestaggi, in generale (a livello di disegno) non toglie nulla a una graphic novel che ci parla di Roma, di oggi, di piccole vite e di grandi decisioni.
Bravo Lucio, bravissimo Mauro.
Edited by Nebu - 31/7/2010, 15:34. -
chiarabv.
User deleted
La Capitale, gioventù, storie di vita, di sogni, di aspirazioni. «Quando vivi sempre al massimo, può succedere che l'esperienza diventi un indesiderato baco da seta. Ti avvolge; ne esci diverso. E anche se non era quello che volevi, un lieve filo di inevitabilità ti induce a ritenere che, forse, non avevi affatto scelta» Una piacevole immersione nella storia di Simone, Tommy e Bianca.
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