Sir John Ronald Reuel Tolkien

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    Sir John Ronald Reuel Tolkien ( Bloemfontein, 3 gennaio 1892 – Bournemouth, 2 settembre 1973) è stato uno scrittore, filologo, glottoteta e linguista britannico. Il più grande tra tutti gli studiosi di lingua anglosassone, è l'autore de Il Signore degli Anelli e di altre celebri opere riconosciute come pietre miliari del genere fantasy, quali Lo Hobbit e Il Silmarillion.

    Tolkien fu Rawlinson and Bosworth Professor di antico inglese presso l'Università di Oxford dal 1925 al 1945, e Merton Professor di lingua e letteratura inglese dal 1945 al 1959. Era un amico intimo di C. S. Lewis, e membro assieme a quest'ultimo di un gruppo informale letterario conosciuto come Inklings. Tolkien ricevette il 28 marzo 1972 il titolo di Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla Regina Elisabetta II del Regno Unito.

    Le Lingue di Arda

    Tra gli insoliti hobby di Tolkien vale infine la pena ricordare ciò che descrisse nel suo saggio Il vizio segreto (A Secret Vice, pubblicato nella raccolta Il medioevo e il fantastico), ovvero l'invenzione di nuovi linguaggi.

    Tutto ebbe inizio quando il giovane Tolkien ascoltò per caso un gruppo di ragazzi parlare in "animalico" (o "animalese"), un linguaggio-gioco che si serviva esclusivamente di nomi di animali e numeri per comunicare qualsiasi tipo di informazione. Ad esempio "cane usignolo picchio quaranta" poteva voler dire "tu sei un somaro". Successivamente l'animalico venne dimenticato e sostituito da un nuovo idioma: il "Nevbosh", che storpiava in maniera irriconoscibile le parole inglesi sostituendole in alcuni casi con altre latine o francesi. Da allora l'interesse di Tolkien per le lingue non fece che aumentare. Nel suo saggio Inglese e gallese Tolkien ricorda il giorno in cui per la prima volta vide su una lapide le parole "Adeiladwyd 1887" ("Costruito nel 1887") e se ne innamorò. Il gallese divenne una fonte inesauribile di bei suoni e perfette costruzioni grammaticali, un linguaggio melodioso a cui poter attingere per le sue future invenzioni linguistiche. Infatti, dopo il gallese venne il finnico (suomi), e prima di esso il greco e l'italiano (il francese, invece, da sempre considerato una bella lingua, non gli diede mai le stesse sensazioni), e l'immaginazione prese il sopravvento.

    Bisogna infine ricordare che lo stesso Tolkien, scrisse in una delle sue lettere che «nessuno mi crede quando dico che il mio lungo libro (Il Signore degli Anelli) è un tentativo di creare un mondo in cui una forma di linguaggio accettabile dal mio personale senso estetico possa sembrare reale. Ma è vero». Le storie della Terra di Mezzo erano quindi servite unicamente a dare una collocazione (seppure fittizia) alle parole dei suoi linguaggi. Non era stato dunque il contrario.

    Tra le decine di idiomi inventati da Tolkien possiamo citare:

    * L'Elfico primitivo (da cui tutto ebbe inizio)
    * Il Quenya (l'antica e cerimoniale lingua degli Elfi)
    * Il Sindarin (l'idioma elfico di uso comune)
    * Il Telerin (il linguaggio degli elfi Teleri)
    * L'Adunaic (la lingua di Númenor)
    * L'Ovestron (la lingua comune)
    * Il Doriathrin (la madrelingua di Lúthien)
    * Il Nandorin (la lingua degli Elfi Verdi)
    * Il Khuzdul (la lingua segreta dei Nani)
    * L'Entese (la lingua degli Ent)
    * Il Linguaggio Nero (ideato da Sauron e parlato dagli Orchi)

    La scheda completa:
    http://it.wikipedia.org/wiki/John_Ronald_Reuel_Tolkien

    Riporto un articolo interessante di Chiara Codecà apparso sul sito di Fantasy magazine:

    CITAZIONE
    Da destra a sinistra, il tira e molla della critica italiana su J.R.R.Tolkien
    Il Giornale e l'Unità tornano a occuparsi di una questione tutta italiana che ha poco a che spartire con l'autore del Signore degli Anelli

    Lo scorso 7 gennaio L'Unità ha pubblicato un articolo di Roberto Arduini intitolato: Di destra? No, era un romantico. L'Italia finalmente capisce Tolkien. Il giorno dopo, dal sito de Il Giornale, Gianfranco de Turris ha risposto con un articolo dal titolo: Scoop dell'Unità: gli hobbit sono di sinistra. Per chi fosse interessato entrambi i pezzi sono indicati tra le risorse in rete in fondo a questo articolo. Al primo scambio di opinioni sono seguiti nei giorni successivi altri due contributi, uno per autore, che sostanzialmente ribadiscono le rispettive posizioni.
    [...]

    Vi rimando all'articolo per interno:
    www.fantasymagazine.it/approfondime...a-della-critic/

    Che ne pensate?

    Edited by K.E.R - 26/9/2010, 18:10
     
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  2. T.S. ~ Silent Ice
     
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    Che come al solito le uscite di certi soggetti che vedono ogni cosa in chiave politica mi schifano sempre...
    anche perché pretendere di applicare i valori e le distinzioni politiche di oggi a un autore di cent'anni fa lo trovo quanto mai ridicolo.

    Tolkien è Tolkien. Punto. La sua visione del mondo va ben al di sopra delle inutili distinzioni di colore, lui stesso ha detto di non avere nessun intento morale, religioso o politico.
    Quindi certe commediole all'italiana le trovo alquanto di cattivo gusto -.-
     
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  3. T.S. ~ Silent Ice
     
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    Non posso che ammirarlo non solo come scrittore fantasy, ma soprattutto come linguista *__* la linguistica è una materia che mi affascina enormemente e penso che un giorno pure io mi metterò a inventare una lingua X°D
     
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2 replies since 12/2/2010, 21:00   41 views
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