-
Emeth.
User deleted
L'altro giorno (anzi, ormai settimana scorsa) la mia carissima professoressa di italiano (adoro quella donna, e lei adora me, e questo è' problematico) mi ha chiesto di farle avere un saggio scritto da me a tema 'Pirandello e la Frammentazione della Realtà'... e qualcosa già ho scritto, il problema è che mi ha chiesto di trattare il tema esaurientemente, ma è davvero vastissimo, tanto vasto che sto finendo a girar attorno alle stesse cose, affrontandole però sotto punti di vista differenti...
Avete per caso qualche idea?
Per ora quanto ho scritto verte sui seguenti punti:
-frammentazione della realtà
-frammentazione dell'io
-rapporto Sè-mente-psiche nell'affrontare la realtà
-uno, nessuno e centomila: non siamo ciò che appariamo
-problema della trasmissione dell'informazione da 'dentro' a 'fuori'
Mancano tantissime cose volendo, ma non so come organizzarle...
voi che dite?
(odio quando mi da questo genere di saggi da fare...
)
. -
.
Caspita, mettendomici a pensare mi sono appena reso conto che Pirandello lo sto trascurando da un sacco di tempo. Comunque così su due piedi direi che ti conviene citare le tre corde (civile, seria e pazza) da Il Berretto a Sonagli (A Birritta cu'i Ciancianeddi) e Così è se Vi Pare.
So che è odioso fare saggi su argomenti vasti per i quali servirebbe tantissimo lavoro, ma è anche un'occasione per approfondire, io l'ho poche volte e ora me ne pento.. -
Emeth.
User deleted
In effetti a Così è (se vi pare) non avevo pensato...
Piuttosto stavo valutando di inserire un rimando a Sei Personaggi in cerca d'autore per quanto riguarda la formazione di una storia (personale o meno) come rappresentazione (o meno) della realtà...
Non è che non mi piaccia fare questo genere di saggi... anche perchè finirà come metà della mia tesi... il problema è che avendo interessi estremamente vasti sarei portata a spaziare dalla psicologia (o psichiatria), alla letteratura, alla Tradizione Esoterica (mi venivano in mente alcun riferimenti al processo Alchemico per dire) e ad una serie di altre cose che non so quanto potrei inserire, e non so quanto mi poterebbero ad essere prolissa... questo è il mio dramma vero.... -
KooriNecros.
User deleted
Ma l'argomento dal punto di vista psichiatrico è fantasticamente inerente... CITAZIONEproblema della trasmissione dell'informazione da 'dentro' a 'fuori'
Ma non è più problematico il viceversa? La percezione dell'informazione del fuori nel dentro?
Pirandello forse non tratta troppo questo genere di prblematica... Però a tratti è intuibile... E comunque si tratta di un'ampliamento dei discorsi pirandelliani.... -
.
Secondo me in questo caso uno nessuno è emblematico, ma così è (se vi pare) è altrettanto significativo.
brevemente: in uno, nessuno, centomila la frammentazione della percezione diventa evidente nel momento in cui "il povero gegè" riesce a distaccarsi e si rende conto di essere per ogni persona che conosce una persona che LUI non conosce, soprattutto per quelle che gli stanno più vicino (la moglie).
è favolosa la scissione, la differenza che c'è tra l'idea che lui ha di sé e l'impossibilità di comunicarla: fraintendimenti, interpretazioni, il diverso peso che viene dato alle cose....
di così è (se vi pare), puoi prendere l'aspetto che la realtà è talmente macchinosa, talmente filtrata che in effetti non esiste... ognuno ha la sua realtà, percepita in maniera del tutto diversa dagli altri, la stessa identica cosa può avere significati opposti, lo stesso gesto se visto da punti di vista diversi diventa un gesto capovolto....
in linguistica esiste il concetto di "enantiosemia": quando una parola significa una cosa e il suo opposto.
per esempio: ospite [chi ospita/chi è ospitato]; affittare [dare/prendere in affitto] e così via.
in qualche modo Pirandello riesce a dimostrare che anche le persone possono essere "vittime" di enantiosemie: fanno una cosa e vengono interpretate male, fino al punto di esser viste al contrario di quello che sono o che intendevano.
il punto della questione secondo me è proprio l'impossibilità di esternare le intenzioni in maniera adeguata, un'incapacità data da cosa? dalla profondità della persona in contrasto con la superficialità delle altre persone? dalla mancanza di parole? dalla mancanza di chiavi di lettura? ma chi avrebbe dovuto fornire le chiavi di lettura?
aiuto, sono andata un po' off topic ahaha oddio accidenti non mi nominare più pirandello
. -
Emeth.
User deleted
CITAZIONE (KooriNecros @ 8/2/2010, 09:53)Ma l'argomento dal punto di vista psichiatrico è fantasticamente inerente...
Ma non è più problematico il viceversa? La percezione dell'informazione del fuori nel dentro?
Pirandello forse non tratta troppo questo genere di prblematica... Però a tratti è intuibile... E comunque si tratta di un'ampliamento dei discorsi pirandelliani...
Si si tratta di un ampliamento... purtroppo sono richieste anche considerazioni personali ed elaborazioni a partire da 'dati' forniti da Pirandello...
Il problema dell'enantiosemia lo tratterò in un capitolo a parte... credo successivamente rispetto a quello della percezione della Verità.
Ho accennato all'incomunicabilità da 'dentro' a 'fuori', ma in effetti anche da 'fuori' a 'dentro'... sono aspetti diversi del medesimo problema.CITAZIONEil punto della questione secondo me è proprio l'impossibilità di esternare le intenzioni in maniera adeguata, un'incapacità data da cosa? dalla profondità della persona in contrasto con la superficialità delle altre persone? dalla mancanza di parole? dalla mancanza di chiavi di lettura? ma chi avrebbe dovuto fornire le chiavi di lettura?
Belle domande... mi sa che le dovrò analizzarle, almeno in parte...
Comunque tranquilla Yelena, non sei off topic... Pirandello è un off topic unico già di suo
.
