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Titolo La collina dei conigli (Watership Down)
Autore Richard Adams
Anno: 1972
IBSCITAZIONETimido Quintilio è un profeta e sa che una terribile minaccia sta per abbattersi sulla sua gente. Ma quando tenta di mettere in guardia il suo popolo, non viene creduto. In compagnia di un gruppo di fidi compagni, intraprende allora un viaggio alla conquista della libertà e di una nuova possibilità di vita. E se questo è lo scopo, che importa che Quintilio e i suoi amici siano conigli? Un romanzo epico con cui la letteratura contemporanea ricrea la sua "Iliade" e la sua "Odissea". Il titolo viene ripubblicato in una nuova veste editoriale, con la copertina realizzata per l'occasione da Will Staehle.
Questo è un libro che ho letto la prima volta quando avevo una decina di anni... e l'ultima volta quest'estate.
Mi piace tantissimo, non lo so nemmeno io perché, da piccola adoravo gli animali antropomorfi, ma in realtà è un libro che mi piace ancora, non so bene se è per motivi affettivi o altro, ma ogni volta che per caso mi passa tra le mani finisco per divorarlo in pochi giorni, nonostante la "mole"
Edited by °Ln - 8/2/2013, 10:12. -
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La sommità dell'argine distava tre buoni metri dal pelo dell'acqua. Da dove si trovavano, i conigli riuscivano a vedere un buon tratto di fiume, a monte e a valle. Sulla ripa scoscesa dovevano esserci nidi di balestrucci, poichè, difatti, ne videro tre o quattro spiccare il volo da sotto i loro piedi e sfrecciare verso i campi. Di lì a poco un balestruccio ritornò, ed essi udirono i rondicchiotti pigolare, quando quello scomparve dalla vista.
(Richard Adams, La collina dei conigli, p. 41)
Edited by °Ln - 8/2/2013, 10:12. -
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Io l'ho letto per la prima volta la scorsa estate. Ammetto di essermi incuriosito perché veniva citato nella Director's Cut di Donnie Darko (pur sempre conigli sono...).
L'ho trovato carino, un'epopea insolita, di sicuro cattura l'attenzione e devo dire che anche l'opera di traduzione deve essere stata non facile. Come storia l'ho trovata molto interessante, pedagogicamente parlando, anche perché pure da adulti si riesce ad apprezzarla. Carino.. -
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Non riesco a ricordare la citazione, a dire il vero..... :o
La storia non è banale, quest'estate io ho letto il regno dei gufi, come libro del mese, ma mi ha deluso moltissimo.... lì i gufi erano solo uomini, non c'entravano nulla con i veri gufi. qui, per quanto antropomorfi, i conigli sono comunque conigli....
non so, sarà che da piccola ogni cosa che avesse degli animali come protagonisti mi piaceva da morire, ma questo libro in qualche modo mi ha segnata e continuerò a "volergli bene"... ma si può voler bene a un libro? bè, tant'è. -
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Citazione? Intendi da Donnie Darko? Si tratta della Director's Cut, forse è per quello.
Sì, la storia non è banale, però è trattata con toni leggeri e quasi ingenui, forse perché l'autore si vuole identificare non solo con i protagonisti, ma anche con i lettori generalmente di giovane età. L'evolversi della narrazione mi ha colpito molto, perché anche se te l'aspetti è presentata in maniera inattesa.. -
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Scusami, sono finita qui per caso e... questo è il mio libro preferito <3
L'ho letto così tante volte da saperlo a memoria <3. -
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Questo libro viene (giustamente) considerato come quello che ha aperto la strada ad una serie di altri libri scritti in seguito caratterizzati dal fatto di avere degli animali come protagonisti: non sono diffusissimi, spesso il loro stile e i contenuti sono molto differenti tra loro, però sono accomunati dal fatto di portare il lettore in un mondo ed in un punto di vista differenti (in alcuni casi il lavoro viene bene, in altri meno.)
La collina dei conigli è scritta con un grande stile e con grandi capacità descrittive e di originalità. Riesce bene a far comprendere l'importanza, l'eroismo e la tragicità del viaggio di Moscardo e i suoi. Ho letto commenti che vedono la trama come dotata di metafore ma io qui farei uno spartiacque tra libri volutamente allegorici (L'Antico Regno del Silenzio di Martin Hocke) e libri che invece semplicemente prendono in prestito tematiche socio-morali o tradizioni e culti religiosi, riadattondoli ad una società animale.
Personalmente non ho molte critiche da fare su un libro che trovo splendido ed affascinante.
L'unica cosa è che forse il libro avrebbe anche potuto contenere più drammi:SPOILER (clicca per visualizzare)In molte occasioni si teme per la morte di personaggi, che però non avvengono perchè vengono feriti o si salvano: il film d'animazione prodotto in inghilterra anni or sono fa delle modifiche ed aggiunge delle morti in più.
Un altro elemento che potrebbe essere criticato è uno scarso sviluppo ed importanza dei personaggi femminili, ma qui non ne darei colpe all'autore perchè è la società stessa dei conigli come è descritta nel libro ad avere una serie di situazioni inevitabili.SPOILER (clicca per visualizzare)All'inizio sono solo maschi quelli che lasciano la conigliera, perchè le femmine giovani per carattere naturale sono più propense a restare nel territorio che considerano sicuro e i maschi se ne vanno anche per evitare l'eccessiva competizione (più che per seguire i moniti di Quntilio, al quale solo il fratello Moscardo crede al cento per cento.
Come ultima cosa segnalo "La collina dei ricordi", dello stesso autore, che contiene alcuni racconti/leggende dei conigli e alla fine dovrebbe avere un paio di piccole avventure brevi coi protagonisti del libro originale. Purtroppo smisi di leggerlo per mancanza di tempo, ma prima o poi leggerò sicuramente le avventure brevi.. -
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Curioso che giusto oggi sia arrivato un commento su questo libro. Infatti sto vagliando la scelta per la serata cinema ed ero propenso a proporre il film di animazione basato su questo libro, già che ci sono chiedo se qualcuno l'ha visto e se lo consiglia, così per aiutarmi nella scelta. . -
.Curioso che giusto oggi sia arrivato un commento su questo libro. Infatti sto vagliando la scelta per la serata cinema ed ero propenso a proporre il film di animazione basato su questo libro, già che ci sono chiedo se qualcuno l'ha visto e se lo consiglia, così per aiutarmi nella scelta.
Assolutamente sì, te lo consiglio ^^. Dal punto di vista dell'animazione è davvero particolare...
Come trama è fedele al libro (pur con qualche taglio qua e là, e con qualche modifica a carettere locale non pesantissima.
Comunque per chi fosse interessato, è anche uscita in inghilterra una serie animata (con uno stile diverso da quello del lungometraggio, più "Disneyano", inoltre decisamente molto più morbida per contenuti e scene, molte licenze e modifiche, e un livello di animazione non molto alto. Ah... e i sottofondi musicali sono sempre gli stessi XD Mentre nel lungometraggio le musiche sono uno dei pezzi forte).. -
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L'ho visto troppo tempo fa, ricordo che ai tempi mi piacque... ma si parla ddel '78/79... . -
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Io il film lo vidi quando ero proprio piccola e mi andrebbe molto di rivederlo.
Per quanto riguarda invece il libro sono d'accordo con Kooskia riguardo il suo giudizio, come del resto si dovrebbe essere capito già...
Anche se ora sono alcuni anni che non lo riprendo in mano ce l'ho ancora fresco in mente. Ho apprezzato anche io la contestualizzazione, il non voler per forza riportare esperienze umane sugli animali: insomma, umanizzati sì, ma non animali antropomorfi che agiscono solo secondo logiche umane. Quelli più umanizzati poi sono visti in modo decisamente negativo...
Anche se qui pure sono presenti alcune estremizzazioni poco gradevoli, è il generale tentativo di aderenza al mondo animale di alcuni passaggi, delle descrizioni e di alcuni comportamenti descritti che più mi piace... cosa che in molti romanzi poi viene persa. -
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Il problema dell'umanizzazione è un problema classico: se si vuole descrivere una storia articolata è necessario introdurre una società per la specie che si è deciso di rappresentare, con tutti i pregi e difetti che essa può comportare. Spetta allo scrittore fare il giusto mix e creare qualcosa che risulti originale agli occhi di un lettore umano.
A volte non è facile ma c'è chi ci riesce meglio di altri.
Adams ci riesce secondo me..
Inoltre un altro problema a parte è costituito dalle metafore, secondo me ce ne sono di tre tipi:
1) L'opera allegorica (come Martin Hocke (libro animale) o Lewis (fantasy)) dove ciò che importa all'autore è trasmettere un messaggio a prescindere dalla specie o dal tipo di personaggi utilizzati (il che a mio parere non è bello, bisogna però saper distinguere l'allegoria da un opera esplicita come Queste Oscure Materie (fantasy) dove non c'è niente di "nascosto")
2) Le metafore strutturali: quando per creare una società/cultura animale è per forza di cose necessario ricreare alcuni meccanisimi (le credenze e i miti per esempio), e risulta in questi casi molto di impatto sul lettore trasportare elementi chiavi della religiosità umana (cristiana spesso)... ne viene fuori un risultato a mio parere interessante, certo... esso risente delle scelte personali dello scrittore, ma se ha un pizzico di bravura riesce a dare elementi originali (un chiaro esempio è Clement Davies David nei 3 libri animali che ha scritto, ma anche lo stesso Richard Adams)
3) I contenuti "infiltrati": quando pur non facendo sbilanciare i personaggi in scelte o decisioni religiose/politiche, lo scrittore inserisce comunque il suo punto di vista personale in piccoli commenti o rappresentazioni dei fatti (un esempio è Christopher Paolini nella saga fantasy di Eragon&co). -
asimov83.
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Terminato pochi giorni fa.
Mi è piaciuto molto. E' un libro semplice, senza pretese, ma che riesce ad appassionarti.
L'autore è bravo nel cercare di far entrare il lettore nell'ottica del coniglio, far vedere il mondo come lo può intendere un coniglio.
L'autore mi sembra abbia voluto sottolineare in modo particolare il motivo della fine del generale Vulneraria: il suo essere "contro natura". Efrafra non era maligna in sè per sè ma era sbagliata perchè modificava il corso naturale della vita di un coniglio. Allo stesso modo, la prima colonia visitata da Moscardo e compagnia, quella che vive con il cibo dell'uomo, trasforma i conigli, ne modifica il carattere, li snatura... e da lì il diniego dei vecchi miti e delle vecchie tradizioni.
Volendo forzare l'autore se Efrafra sembra essere una satira di un sistema sociale autoritario (basti pensare all'Auslafa, la polizia "politica"), quella prima colonia a me è parsa un messaggio contro la società occidentale in cui la natura dell'uomo è modificata, e il suo retaggio culturale, religioso negato, dalle lusinghe del benessere (il cibo che l'uomo regala).