I cani della peste

~ Richard Adams

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  1. prishna
     
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    Titolo: I cani della peste
    Titolo originale: The plague dogs
    Autore: Richard Adams
    Anno di pubblicazione: 1978
    Anno di pubblicazione in Italia: 1987 (ultima edizione)
    Editore: Rizzoli (Collana Bur)
    Pagine: 432
    Prezzo: 8,26 €
    Disponibilità: attualmente non disponibile in commercio
    Adatto: a tutti, ma proprio tutti! Amanti degli animali e "non".
    ISBN: 8817166375
    ISBN-13: 9788817166379

    Trama

    Rizzoli, 1987

    Delizioso romanzo che racconta la storia di due cani che sono riusciti a fuggire da un laboratorio di vivisezione. Saranno gli animali stessi a condurci attraverso le loro avventure. Romanzo con personaggi fantastici, ma con scenari realistici.


    (Copio qui sotto il commento di un mio amico che l'ha letto prima di me.

    Ho terminato questo romanzo qualche giorno fa, le parole per descriverlo sono poche... "Sorprendente, Unico, Commovente"!!
    Sono felicissimo di essere riuscito a trovarlo, purtroppo, come spesso accade per romanzi del genere, non vengono stampati molto di frequente, anche se meriterebbero una stampa nuova ogni anno.
    Questo romanzo tratta un tema attualissimo, mai come in questo periodo, la vivisezione e il maltrattamento animale. La cosa che colpisce è che è stato scritto nel 1977, e a quell'epoca Adams spiegava come la sperimentazione animale fosse inutile e crudele, 30 anni fa c'era già chi era cosciente della dannosità della cosa.
    Al giorno d'oggi, fortunatamente, si ha un pò più di consapevolezza su tali pratiche e si discute per trovare metodi alternativi, nel benessere degli animali e delle persone data l'inaffidabilità dei test su animali.
    Adams, in questo libro, è stato certamente all'avanguardia per l'epoca in cui è stato scritto, dato che un libro come questo è adatto ad un pubblico attuale, più che adatto direi.

    La storia narrata è quella di Snitter, un fox terrier, e Rauf, un meticcio grosso e nero, animali cavia in un centro di ricerche. I due poveri cani sono vittime di orribili esperimenti, ma per un caso fortuito i due, una sera, riescono a fuggire dal laboratorio. Fuori dalle mura si ritrovano ad affrontare l'aspra vita nella Regione dei Laghi inglese, tra paesaggi quasi spogli, rupi, laghi e ruscelli.
    Fortunatamente per loro, entra in scena un alleato, la Volpe, una creatura furba, selvatica e saggia, che si offre di insegnar loro come si vive la vita selvatica. Sotto la sua guida i due riescono a procurarsi il cibo, cacciando pecore e saccheggiando pollai.
    Purtroppo il procacciarsi cibo in tale modo attirerà l'attenzione su di loro, dapprima dei pastori, poi della stampa locale, ed infine di quella nazionale. I due cani si vedranno vittime delle circostanze, e accusati di aver contratto la peste bubbonica durante la loro fuga dal laboratorio, saranno vittime di una spietata caccia.
    Caccia che arriverà al punto di arruolare due battaglioni di paracadutisti nell'impresa.

    Che dire, un romanzo toccante, carico di significati, come i diversi punti di vista. Cani assassini e spietati all'occhio della gente, ma vittine delle ingiustizie del mondo, in realtà.

    Realizzati bene sono anche i caratteri dei personaggi, soprattutto dei due cani.
    Snitter, un cane strano, allegro, intelligente ma a causa degli esperimenti anche pazzo e confuso, Rauf invece è un cane rude, diffidente, impulsivo e leale.
    Il modo di interpretare il mondo dei due cani, come mi ha fatto notare un'amica, è molto simile al modo reale secondo il quale i cani vedono il mondo.
    Il carattere della volpe è molto particolare, come il suo modo di parlare. Durante la lettura essa può apparire opportunista in alcuni punti, ma non c'è da soprendersi, dato che un animale selvatico non può permettersi errori o darsi ai sentimentalismi. Alla fine si rivelerà per ciò che vale realmente.
    Un altro personaggio particolare è l'insensibile e senza scrupoli giornalista, Digby Driver, interessato solo a notizie sensazionali, capace di scatenare un incendio da una gocca d'acqua. Un personaggio chiave di questo racconto pieno di colpi di scena.

    Il finale poi è inimmaginabile, come tutto il libro, che non ha nessun passaggio scontato.

    Peccato sia fuori stampa da tantissimo, questo romanzo vale davvero tanto, come ho detto, soprattutto in questo periodo.
    - scritto da Akela86 il 27/07/2007- )

    Io l'ho letto di recente, dopo una fatica immane che ha dovuto fare chi me l'ha regalato, avevo sentito parlare di questo libro in termini molto elogiativi per cui gli facevo "il filo" da qualche anno ma a me risultava irreperibile. Devo proprio dire che non ha deluso le mie aspettative!
    Confermo ciò che ha scritto Akela sul suo sito, è un romanzo straordinario. Lo scrittore tratta un argomento drammaticissimo ma riesce a farlo con grazia e leggerezza non mancando di inserire nel racconto accenti di ironia e perfino di auto-ironia. Eppure lancia il suo grido di indignazione, da antesignano, contro gli immani abusi e sofferenze che la specie umana infligge agli animali, col pretesto di scopi che alla fine non vanno a beneficio di nessuno, perchè si sono rivelati del tutto inutili. E il messaggio arriva forte e chiaro.
    Una tematica alquanto attuale nonchè parecchio disquisita nell'ambiente della ricerca scientifica, che tuttora lo divide tra sostenitori e detrattori... ma questi ultimi sembrano in aumento! (io, come biocentrista, spero ardentemente che un giorno il mondo "prenderà coscienza.)

    Fonti: sglaili.splinder.com/post/13243465
    Sito web ufficiale: www.unilibro.it

    Curiosità
    Lo scrittore inglese Richard Adams è molto più noto per il romanzo "La collina dei conigli".
    "I cani della peste" invece è ben poco conosciuto; ne ignoro i motivi.

    Edited by Tenris - 28/12/2009, 12:05
     
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    Abbiamo gusti simili <3 Questo è uno dei miei libri preferiti (assieme a La collina dei conigli, dello stesso autore).
    Veramente un piccolo capolavoro!
     
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  3. prishna1
     
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    CITAZIONE (Mordred Inlè @ 12/12/2009, 15:40)
    Abbiamo gusti simili <3 Questo è uno dei miei libri preferiti (assieme a La collina dei conigli, dello stesso autore).
    Veramente un piccolo capolavoro!

    Davvero? Mi fa un grande piacere! Conosco solo 5 persone (di persona, non in modo virtuale, intendo) che sanno dell'esistenza di quel libro, tra le quali solo 3 (me compresa!) sono riuscite a procurarselo!
    Tu sei la quarta di cui so che lo possiede ... e che l'ha collocato tra i suoi preferiti. Come me. :30670900lk7.gif:
     
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    Anche mia madre l'ha letto : D e le è piaciuto molto.
     
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