La lunga notte dell'Albatros

~ Federico Izzo

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    Titolo
    : La lunga notte dell'Albatros
    Autore: Federico Izzo
    Trama: La storia di un pilota d’aereo che si trova a combattere contro le forze della Natura e contro il tempo. Una storia d’avventura che tiene con il fiato sospeso il lettore fino all’ultima pagina.



    */*****
    Non è molto curata la parte di editing. Gli spazi dopo i punti e a capo sono abbastanza pesanti, affaticano la lettura. Allo stesso modo le “ << ” e “>>” tra la chiusura e l'apertura dei dialoghi: “«” e “ »” sarebbero molto più appropriati. Ci sono alcune virgolette non chiuse e punti incerti ..,
    Le maiuscole nelle sigle non sono coerenti: se si parla di “GPS” sarebbe meglio non usare “Gps” poche righe dopo, idem per “QNH” “qnh” ecc.
    Per il resto... abbiamo visto decisamente di peggio La copertina e l'impaginazione sono bellissime, anche il formato del libro, complimenti per la scelta.



    Qualche piccolo errore di ortografia qua e là [“si” affermativo senza accento, “a posta” ecc...], qualche ripetizione (ad es. a pag 33 si ripete per 3 volte nello stesso paragrafo la parola “stanza”).

    A volte sembra che ci sia una ricerca di costruire un linguaggio troppo complicato, con il risultato di non saperlo padroneggiare perfettamente. Qua e là si notano incertezze linguistiche varie e accostamenti “forbiti” non del tutto acquisiti e tecnicismi, affiancati al linguaggio quotidiano generalmente usato e molto scorrevole: [purtroppo non ho segnato tutte le pagine ]
    “la condizione si era palesata”, “gli ultimi spasmi rimasti” “scrutano il mare nel punto in cui quella luce si era manifestata” (pag 61),
    -hai qualche problema? - affermativo! [significa che HAI qualche problema, mentre lì si intende che è tutto ok], la folta “radura” (in realtà si sta inoltrando nella foresta) ecc.

    Ho notato anche alcune imprecisioni: – torce che spuntano fuori dal nulla (pag. 73) – perché l'Albatros ha il nome in codice e l'Aquila no? (pag 60, quando cercano di mettersi in contatto con la torre “torre da November Lima 234”, pag 77 “torre, qui Aquila, mi sentite?”) – il vecchio che sembra non accorgersi del veliero che si è inclinato finché non esce verso lo scafo ecc....

    Da un punto di vista narrativo devo dire che ho incontrato qualche difficoltà. La presenza di termini tecnici e note così estese non aiutano di certo – avrei suggerito meno note, almeno per le cose più scontate o che si potevano intuire [gps, il fatto che gli uragani si sviluppino sul mare ecc.], e comunque le note vanno messe nella stessa pagina, mai in fondo al libro!!! sono scomodissime da consultare!!!!

    I dialoghi non sono molto curati, li ho trovati un po' incerti, i “!” spesso sostituiscono i “?”, è piuttosto difficile capire l'intonazione giusta. I vari “tutto a posto!” sono surreali, se si tiene conto delle situazioni (gente che si sta buttando da un veliero ecc).

    Non ho apprezzato molto le lunghe chiose di background, che ho trovato non pertinenti o comunque male amalgamate con il resto della narrazione.

    La storia è abbastanza interessante, ma a tratti sembra soltanto un pretesto per dare sfoggio alla evidente conoscenza aeronautica. Si tratta di una serie di eventi altamente adrenalinici, che si susseguono non sempre in maniera logica e scorrevole.... Un inanellarsi di un colpo di scena dopo l'altro, un po' forzati, che fa tanto Blockbuster movie.... La sequenza dell'isola, per dire, è del tutto inverosimile, ed è un peccato perché di base c'è una conoscenza non superficiale della materia e una bella ambientazione. I personaggi sono ancora un po' embrionali, non del tutto formati, insomma.... C'è da lavorarci un po' su!
     
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