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Titolo: Intervista col vampiro
Titolo originale: Interview with the Vampire
Autore: Anne Rice
Anno di pubblicazione: 1976
Anno di pubblicazione in Italia: 1995
Editore: TEA
Pagine: 361 pp.
Prezzo: 8,60 €
Disponibilità: ampia
Adatto: 14+
ISBN: 8878198684
Trama
Louis de Pointe du Lac racconta la sua travagliata esistenza vampiresca ad un reporter in cerca di una storia interessante: di come divenne vampiro ad opera del letale Lestat, delle loro piccola congrega insieme all'eternamente bambina Claudia, e dell'incontro con il magnetico e bellissimo Armand capo della congrega del Teatro dei Vampiri. Ambientata tra New Orleans e Parigi, la storia ha inizio nell'ottocento e si conclude nel novecento.
I libri del ciclo:
1. Intervista col vampiro
2. Scelti dalle tenebre
3. La regina dei dannati
4. Il ladro di corpi
5. Memnoch il diavolo
6. Armand il vampiro
7. Merrick la strega
8. Il vampiro Marius
9. Il vampiro di Blackwood
10. Blood
11. Il Principe Lestat
Adattamenti: Intervista col vampiro di Neil Jordan, con Brad Pitt e Tom Cruise (1994)
Fonti: Wikipedia
Sito web ufficiale: www.annerice.com
Edited by K.E.R - 30/11/2014, 11:03. -
mpblack.
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Uno dei libri più belli che io abbia mai letto! E il film...
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io l'ho letto qualche hanno dopo aver visto il film... il libro è molto più bello anche se la pellicola non è male... . -
mpblack.
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A mio modesto parere, i libri sono sempre più belli dei film!
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mazyo.
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i libri della rice poi sono bellissimi *-* . -
mpblack.
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La Rice è una delle mamme dei vampiri, e penso sempre alle differenze sostanziali tra i suoi e quelli di Twilight....
vampiri della Rice: non possono esporsi al sole, sono cattivelli, dormono di giorno e vivono di notte, sono agili e veloci.
vampiri della Meyer: possono esporsi al sole, generalmente sono buoni, non dormono mai, sono agili e veloci.
A vostro parere, quali sono i veri vampiri?
ah ah!. -
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beh... la differenza che mi fa apprezzare maggiormente i vampiri della rice va oltre il disegno esteriore: sono tormentati, alcuni rassegnati e profondamente segnati dalla loro vita centenaria. sono vampiri struggenti e malinconici e profondamente sfuggevoli nella loro complessità interiore. non c'è un cattivo, nè un buono: sono esseri tristi che calcano il mondo nell'ombra... . -
Reppy.
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Io ho adorato questo libro... purtroppo ho fatto l'errore di guardare il film subito dopo aver finito il libro e forse per questo la visione è stata un pò deludente :°°°°
Però concordo con Kerra sulla questione vampiri... i vampiri della Rice si portano dietro il peso dei loro anni/secoli... che se ne facciano un peso o se ne facciano beffe, si sente che sono creature la cui vita si dipana nell'arco di secoli e... non so come spiegarlo... però insomma... la kerra ha trovato la parola giusta... sono sfuggevoli.. -
mazyo.
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CITAZIONE (K.E.R @ 4/9/2009, 09:10)beh... la differenza che mi fa apprezzare maggiormente i vampiri della rice va oltre il disegno esteriore: sono tormentati, alcuni rassegnati e profondamente segnati dalla loro vita centenaria. sono vampiri struggenti e malinconici e profondamente sfuggevoli nella loro complessità interiore. non c'è un cattivo, nè un buono: sono esseri tristi che calcano il mondo nell'ombra...
quoto tutto ed inoltre io trovo che la scrittura della rice sia davvero inimitabile, leggere un suo libro è davvero un piacere. -
.Nevermind.
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**** / *****
La scena del romanzo si apre a New Orleans,in tempi odierni,dove Louis,vampiro dal 1791,narra la sua intricata,macabra e seducente storia a un giovane e curioso giornalista.
Viaggiando indietro nel tempo,incontriamo insieme a lui Lestat,vampiro che l'ha trasformato,solo per scopi di denaro(o almeno così si pensa),e in seguito la stupenda Claudia.
Louis non accetta la sua nuova natura,non riesce ad uccidere per sopravvivere,perciò,viene lui difficile vivere con ottimismo la sua nuova ed eterna vita.CITAZIONELa grande avventura della nostra vita. Che cosa significa morire quando si può vivere fino alla fine del mondo? E che cos'è la "fine del mondo", se non un modo di dire, perché chi sa anche soltanto cos'è il mondo stesso? Ormai ho già vissuto due secoli e ho visto le illusioni dell'uno completamente distrutte dall'altro, sono stato eternamente giovane ed eternamente vecchio, senza possedere illusioni, vivendo attimo per attimo come un orologio d'argento che batte nel vuoto: il quadrante dipinto, le lancette intagliate, che nessuno guarda, e che non guardano nessuno, illuminate da una luce che non era luce, come la luce alla quale Dio creò il mondo prima di aver creato la luce. Tic-tac, tic-tac, tic-tac, la precisione dell'orologio, in una stanza vasta come l'universo.
-wiki-
Edited by K.E.R - 23/7/2017, 18:22. -
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Il primo libro che ho letto <3
Veramente bellissimo, anche se gli ho preferito i due successivi.
Lestat e Luis sono due personaggi fantastici. -
Emeth.
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Lestat forse è un po' troppo classico...
In Louis invece si riscontra un romanticismo non convenzionale... è poi diciamocelo... piuttosto del vampiro stronzo o di quello addormentanto (si mi riferisco a twilight), meglio quello un po' sempliciotto, ma capace di slanci emotivi non indifferenti.... -
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molto bello *__* letto 8 anni fa e lo ricordo con immenso piacere.
anne rice è una delle scrittrici orrifiche/vampiresche che apprezzo maggiormente: i suoi vampiri non hanno niente a che vedere con le figurine a cui la Meyer, Smith & Co, ci stanno abituando.... -
Elianto782.
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molto bello *__* letto 8 anni fa e lo ricordo con immenso piacere.
anne rice è una delle scrittrici orrifiche/vampiresche che apprezzo maggiormente: i suoi vampiri non hanno niente a che vedere con le figurine a cui la Meyer, Smith & Co, ci stanno abituando...
quoto...li chiamo vampiri gnè gnè
comunque Scelti dalle tenebre è anche meglio ^^. -
‘R-ƒräncës‚.
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Ne avevo molto sentito parlare, soprattutto per l'abilità delle descrizioni. Questa la devo confermare, soprattutto nella parte finale, quando compare il personaggio di Armand che sinceramente mi ha affascinato sin dalle prime righe. Mi è piaciuto come è riuscita a rappresentare i dissidi di Louis, come è riuscita a dare fondamento al suo disagio nell'uccidere gli essere umani -non è il vampiro che magicamente riesce a resistere come se niente fosse. Le riflessioni sull'eternità in alcuni punti sono interessanti, soprattutto in bocca ad Armand. Ho trovato un po' noiosetta la breve parte di lui e Claudia nell'est Europa. L'unica pecca è che è scritto tutto in prima persona, cosa che personalmente non amo molto, anche se perlomeno il personaggio è sopportabile xD Quindi non mi è risultato eccessivamente pesante. Penso che prenderò il secondo delle cronache (: .