The Ark

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  1. +Malvagio+
     
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    SPOILER (click to view)
    Il gruppo dei The Ark si forma nell’agosto 1991 a Rottne un piccolo paese della Svezia, grazie ad Ola Salo (pianista, cantante e compositore principale), Jepson (chitarrista e cantante), Leari (vero nome Lars Ljungberg, bassista) e Martin Rosengardten (batterista). Figlio di un predicatore, Ola era convinto che l’Apocalisse fosse vicina, leggendo frequentemente tra le righe del Libro della Rivelazione e da qui la decisione di chiamare il gruppo The Ark (L’arca). Ola infatti desiderava creare un posto sicuro, per tutte le persone come lui.

    Il gruppo si trasferì a Växjö dove realizzò nel 1996 un EP Racing with the Rabbits (che conteneva quattro canzoni inedite) per la Energy Records, che non ottenne il successo sperato. Proprio a Växjö durante una loro performance furono notati dal leader dei The Creeps Robert Jelinek e da Martin Axén, che divenne subito fan accanito. Il gruppo in quel periodo era in crisi, e grazie al sostegno di Robert e a Martin che decise di unirsi al gruppo, per far sì che non si sciogliesse, il gruppo supera la crisi e nel 1997 Martin diventa il secondo bassista e violinista dei The Ark. Durante questo periodo i The Ark decidono di cambiare di nuovo quartier generale, e si trasferiscono a Malmö, nel sud della Svezia, dove iniziano a organizzare parties, eventi e concerti, per diffondere il loro messaggio e ovviamente per farsi conoscere.
    A Malmö infatti conobbero alcuni gruppi che frequentavano i rinomati Tambourine Studios, tra cui i Cardigans.

    Ma i The Ark erano ancora lontani dal loro obiettivo: nel 1998 infatti Leari accetta di suonare il basso per i Cardigans durante il loro tour mondiale. Durante il tour diventa amico dei Kent, band svedese supporter dei Cardigans, e non perde occasione di vantare la sua band. Quando il tour mondiale dei Cardigans finisce, gli sforzi di Leari vengono ripagati, e i The Ark vengono invitati a fare da supporto ai Kent;

    A completare la formazione dei The Ark giunse nel 2000 Sylvester Schlegel, ex batterista dei Tambureens, (che era perfettamente a suo agio nello stile “Arkettaro”) a sostituire Martin Rosengardten.

    Con la formazione completa, i The Ark passano la primavera del 2000 a scrivere e registrare il loro album di debutto: We Are The Ark (pubblicato dalla Virgin) preceduto dalle hit Let Your Body Decide e It Takes A Fool To Remain Sane (pubblicati in Italia in ordine inverso). L’album diventa subito un successo in Svezia prima e in Italia poi, dove It Takes A Fool To Remain Sane resta per ben quattro mesi nella top 10 (superando Madonna).

    Il resto è venuto di conseguenza: Grammy Awards e il prestigioso Award “Nordic Artist of the Year” agli MTV Europe Music Awards. We Are The Ark ha venduto 170.000 copie in pochi mesi, esorbitante nel mondo rock.

    Dopo aver dedicato la maggior parte del 2001 al tour e alla promozione di We Are The Ark, il gruppo si ritira per incidere il nuovo album.

    Nell’estate del 2002 esce In Lust we Trust. Tutte le canzoni, a livello di testi e di musica, e gli arrangiamenti sono opera di Ola Salo e Jepson eccetto in alcuni episodi (Calleth you, Cometh I, Interlude e Tell me this Night) ove interviene la mano esperta di Peter Kvint, produttore anche del cd, preceduto dai singoli Calleth you, Cometh I e dalla rivoluzionaria Father of a Son, che grazie al suo testo esplicito e agli esuberanti cori “halleluja” ha aizzato ancora di più il fuoco sulla questione delle adozioni per le coppie omosessuali.

    In Lust we Trust consacra la fama del gruppo mischiando come il primo album testi espliciti a sonorità glamour.
    Ma Ola voleva andare oltre. Già durante il tour del 2003, infatti, stava scrivendo altra musica, e altri testi, sviluppando le sonorità, ma aggiungendo anche qualcosa in più.

    Pensando bene di non lasciare questo nuovo style al caso, Ola chiese ed ottenne un “controllo creativo”. Lui e il sesto membro non ufficiale del gruppo Jens Andersson formarono una unità di produzione che comprendeva il rinomato compositore di musica per film Nathan Larson (Boys don’t cry e The Woodsman) e il mago del suono dei Tambourine Studios Per Sunding. Ola aveva ben chiaro in mente cosa voleva creare, rock con sonorità dance, musica che avrebbe fatto sì che la folla desiderasse muovere il corpo e ballare.

    The Ark passano l’autunno del 2003 a creare demo e la maggior parte del 2004 a registrare il nuovo album, e il 27 dicembre del 2004 finalmente i The Ark rilasciano il loro nuovo album State of the Ark. Il primo singolo dell’album One of us is Gonna Die Young è immediatamente volato in cima alle classifiche svedesi e non, e l’album lo seguirà nelle prime settimane del 2005.

    Il nuovo sound dei The Ark incontra critiche favorevoli e un notevole successo. Attualmente il gruppo cerca di sfondare in America, dove State of the Ark è stato pubblicato l’11 aprile del 2006, e dove, anche lì, si sta veramente facendo notare.

    Nell’ottobre dello stesso anno, i The Ark modificano la loro formazione, rendendo membro ufficiale Jens Andersonn alle tastiere.

    Il 10 marzo 2007 hanno vinto il Melodifestivalen con la canzone The Worrying Kind che gli permetterà di partecipare all’Eurofestival 2007 ad Helsinki il 12 maggio.

    Al momento, gli Ark possono vantare circa 40 milioni di copie, che li rende la band più in voga - e sulla cresta dell’onda dal 2000 - di Svezia e paesi limitrofi, avendo partecipato a tutti i maggiori eventi continentali, ricalcato tutti i Summer Festival rock ed essendo puntualmente richiesti nei club di mezzo mondo a presenziare nei panni di ospiti d’onore per movimentare le serate.


    Per movimentare un pò la sezione, ho pensato di postare qualcosina sui The Ark. In realtà in Italia non sono molto conosciuti, se non per alcuni singoli di successo. Voi che ne pensate? Vi è mai capitato di ascoltarli? Vi piace il loro ''genere"?
     
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    Me li sono persi quando vennero a terni (gratis) quattro o cinque anni fa.
    non li conosco molto, ma mi piacciono abbastanza! :D
     
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  3. TheGrandWazoo
     
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    una mia ex conoscenza andando al concerto era piu' attenta a certi attributi del cantante piuttosto che alla musica al che diventai refrattario, che musica fanno ?
     
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  4. +Malvagio+
     
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    Riportando wikipedia italiana, direi

    CITAZIONE
    Il loro stile è un remake,rivisto,corretto e notevolmente più originale,del glam che ha caratterizzato gli anni '70 quando sulla scena rock mondiale dominavano miti come i Queen, David Bowie, T-Rex, Kiss e tanti altri appartenenti alla corrente Glam Rock. Il loro sound tra il rock e il barocco riporta ai classici di questi artisti. Non solo il sound ma anche il look attillato e appariscente ricordano molto Freddie Mercury.

    Sulle influenze sarei abbastanza d' accordo, avendo ascoltando quasi tutti i loro album. Invece sul genere vero e proprio, io lo considero un ''alternative rock'' vecchio stampo, molto distante dai recenti gruppi alternativi.
     
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  5. TheGrandWazoo
     
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    grazye sei gentile malvagio, sei malvagio gentile, sei maltile genvagio sei genagio malvile -

    A che ci sei mi dai 3 nomi di pezzi loro rappresentativi ?

     
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  6. +Malvagio+
     
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    CITAZIONE (TheGrandWazoo @ 8/10/2009, 12:15)
    grazye sei gentile malvagio, sei malvagio gentile, sei maltile genvagio sei genagio malvile -

    :??: <-- emoticon perfetta in questo caso

    comunque, 3 pezzi rappresentativi, direi:


    It Takes A Fool To Reamin Sane - dall'album "We Are The Ark" (celebre canzone, il testo merita)
    Absolutely No Decorum - dall'album "Prayer for the Weekend"
    Calleth You Cometh I - dall'album "In Lust We trust"
    Od Slatrom Ekil - dall'ep "Racing with the Rabbits"

    ma ce ne sarebbero tante altre..

    ps. in realtà ne ho messe 4
     
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5 replies since 5/10/2009, 13:46   330 views
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