Repertorio Degli Effetti Sonori

~ Jean F. Augoyard, Henry Torgue

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  1. TheGrandWazoo
     
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    Repertorio Degli Effetti Sonori
    di Augoyard Jean F., Torgue Henry - tradiuzione ( tradimento+traduzione )
    di Sabrina Doria - il tutto a cura di Adolfo Conrado
    Edizione originaria 1995 - ristampa 2003 - Link ibs
    Prezzo : Diciotto sacchi $$$ ( ma ci vale )
    image
    Recensione succinta a cura del sottoscritto la trovate qui dentro lo spoiler :
    SPOILER (click to view)
    Click'zx !
    se l'hanno cancellata a causa di scarso gradimento del linguaggio,
    trovate qui una istantanea fedele : image

    Ma andiamo al succo del libro con la recensione non succinta :

    Per prima cosa volevo evidenziare la serieta' con il quale questo piccolo manuale dal grosso e importante contenuto si apre.
    iL curatore precisa che nell'opera di tradiuzione ( vedi sopra ) e' stato necessario superare diverse difficolta' per cercare di rendere i termini dal francese all'italiano visto che non esiste in certi casi neanche la traduzione letterale di questi concetti.

    Questo libro nasce nel Centro di ricerche Cresson di Grenoble in Francia sotto la guida di Fransua' Augoyard ( vi prego insegnatemi come fare a digitare quella " C " con la coda che non ho potuto scrivere all'interno del nome del dottor Augoyard, ah ecco da ora in poi per ovviare al problema nell'attesa che qualche anima prodiga si prodighi a tutorialarmi , chiamero' il professore con titolo e cognome ) ha ordinato e classificato in un Repertorio gli effetti sonori che interessano l'acustica, l'urbanistica e in particolare l'ascolto e la composizione musicale.

    Segue nella nota dell'autore qualche considerazione sull'Italia dove e' citata addirittura la Montessori che tanto criticavo nella discussione sulle mille lire. La nostra pedagoga sembra che dette un'impulso che apri' certi interessi nel campo dell'analisi sonora dell'ambiente.

    Con questo libro fondamentalmente gli autori intendono offrire ( parole del libro testuali ) " al ricercatore, al didatta, al musicista uno strumento utile ad analizzare le situazioni sonore, ambientali e non, senza tralasciare il campo della sensibilita' uditiva, della percezione e tutto quanto fa capo alle problematiche della comunicazione sonora attuale " ma vi dico io ( ritorno in me ) che questo libro e' in realta' molto di piu'.

    Si parla anche del paesaggio sonoro secondo i concetti del 1970 ma prima di discutere di questo , analizziamo un'attimo il gruppo che ha lavorato su questo importante manuale .

    L' EQUIPE

    In Francia il grande Fran ehm il dottor Augoyard e' considerato addirittura un filosofo sociale e nel centro di ricerca sullo spazio sonoro e l'ambiente urbano " Cresson " presso la scuola di architettura dell'Universita' di Grenoble si avvalse di diversi professionisti per indagare su atti , fatti, problemi e loro risoluzioni possibili per quanto concerne l'ambiente sonoro che e' quel posto dove ogni essere umano assiste al fenomeno del suono,
    sia una strada, sia una palestra, sia un'isola deserta.

    Gia' il fatto che ci sia affiliati in questa ricerca a una scuola di architettura garantisce la perizia di tecnici specializzati nella raccolta di dati ( ma le analisi non si fermarono mai solo al campionamento e all'elaborazione dei dati quanto al confronto e possibili analogie tra campi del tutto diversi come per esempio la psicologia, la psicobiologia, la descrizione percettiva ( per quanto possa essere descritta una percezione a parole ) ) .

    iL gruppo comunque produsse molte pubblicazioni scientifiche e organizzo' diverse conferenze commentando e contaminando le discipline in un interessante e pionieristico affare sul suono.

    Per esempio nel 1993 Pubblicarono " I suoni del porto " , uno studio sull'ambiente sonoro di 5 porti ( Anversa, Brest, Barcellona, Genova e Marsiglia ) analizzando il rapporto tra le caratteristiche fisiche dei porti e la presa di coscienza percettiva degli abitanti e dei lavoratori

    Ora , perche' sto parlando cosi' bene di questo libro ?
    Mi piacciono i libri super complicati come per esempio " I racconti di Belzebu' al suo giovane nipote " che mi sono sparato in un paio di notti tutto di fila, e i libri di una semplicita' pura come questo libro degli effetti sonori.

    I propositi del libro sono quelli di descrivere gli effetti del suono sull'ascoltatore quindi anche un curioso che non suona nessuno strumento non trovera' il libro incomprensibile e dedicato solo ai professoroni, anzi, probabilmente si sapra' dare un nome a un certo tipo di percezioni provate e a cui non si sa' dare descrizione.

    il libro in introduzione fa un paragone sulla descrizione del linguaggio esplicativo utilizzato per esempio dai manualoni tecnici di acustica e psicoacustica e il suddetto libro,

    Per esempio con il termine

    Asindeto ( che e' un meccanismo secondo il quale l'ascoltatore rimuove, sopprime, ignora i suoni presenti in quel momento ) nei manualoni pallosi anche per me, appassionato di ricerca sul suono troverete l'origine del termine retorico greco che indica omissione ( in inglese asyndeton ) e mentre nessuno metterebbe in dubbio la ben documentata abitudine di ignorare i suoni per proteggere il nostro equilibrio, si potrebbe desiderare che questo fenomeno veramente molto comune venga descritto in modo piu' semplice, e cosi' via per tutti i termini del manuale's. Semplice, diretto, immediato e efficace.

    Ricopio pari pari un'altra parte abbastanza poetica :

    " Suoni uditi di lontano parlano del passato o del futuro ma all'abitante della città non è data alcuna possibilità di ascoltare suoni lontani; tutte le cose in città sono immediate e sembrano accadere contemporaneamente. La perdita dell'ascolto lontano è uno dei cambiamenti più significativi nella storia della percezione. L'ambiente urbano ha compromesso lo spazio acustico e confuso la direzione rendendo difficile o impossibile localizzare sorgenti sonore [....] Un suono omnipresente proviene da tutte le parti e da nessuna allo stesso tempo [....] Perche' i proprietari di centri commerciali, Grand Hotel, Grandi Magazzini trasmettono musica da 200/400 altoparlanti identici se non per creare deliberatamente una onnipresenza il cui centro e' dovunque e il cui limite non e' in alcun luogo.Questo a proposito e' come i teologi medioevali definivano Dio. La voce di Dio e' una voce senza luogo ne' nome, omnipresente, anonima, non si sa di dove proviene il suoni, si crede alla manifestazione di una forza superiore o di un potere trascendentale.L'esercizio del potere consiste nel far intendere la propria voce senza mostrarsi " .


    scusate l'ingigantimento ma ritengo questa analogia importante e di valore inestimabile.

    Ora basta altrimenti sarebbe un citare ogni singola pagina.
    Continuo con la descrizione/recensione :

    Per fare questo libro tutti i professionisti ( Ingegneri, Architetti, Urbanisti, Sociologi, Filosofi, Esperti di Geografia, Musicologi ) hanno raccolto con pazienza in 12 anni interviste sul campo .
    Qui il libro stesso pone una possibile perplessita' poi ragionata e raggirata , cioe' " ma tutta questa diversita' , varieta' di esperti non produrra' uno scritto che potrebbe riportare conoscenze incerte ? Ma la grafica editoriale ha tentato di aggirare questa difficolta' proponendo una lettura a due velocita' ;

    iL testo principale e' indirizzato a un lettore non necessariamente esperto ma curioso dei fatti sonori, di urbanistica e architettura, di antropologia e cultura contemporanea, della pedagogia di base, in breve, interessato all'ambiente fisico ed umano della fine della nostra epoca.
    Questa lettura puo' essere perfettamente autonomae sufficiente in termine di cultura generale sull'universo dei suoni ordinari.

    Un'altro testo fornito di note di richiamo, offre al lettore delle spiegazioni piu' specializzate e la possibilità di approfondire i punti che lo interessano mediante complementi piu' particolareggiati, riferimenti bibliografici e addirittura discografici.

    Concludo vostro onore citando in giudizio i campi di descrizione del suddetto volume :

    1) Acustica fisica e applicata
    2) Architettura e urbanistica
    3) Psicologia e fisiologia della percezione
    4) Sociologia e cultura del quotidiano ( non il giornale quotidiano )
    5) Estetica musicale e Elettroacustica
    6) Espressioni di scrittura e dei media ( infatti sono citati dei classici scrittori che nei loro capolavori hanno ben descritto certe sensazioni acustiche , tipo Zola, Stendhal, Balzac e viadicendo )

    La scrittura di ciascun effetto si conclude con :

    La citazione degli effetti vicini che permette di chiarire la distinzione tra effetti limitrofi

    La citazione degli effetti contrari che facilita la ricapitolazione dei caratteri specifici di ciascun effetto.

    Ogni tanto qua e la , qualche tavola o immagine vivacizza ulteriormente il tutto -
    ho detto tutto ? naaaaa, potrei scrivere su questo libro un libro piu' lungo del libro stesso ma per oggi mi limito a questo.

    Grazie della gentile attenzione e alla prossima.

    :@:





     
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    Ma che tesoro il nostro Wazoo!
    Questo libro sembra davvero interessante mi hai superincuriosito, anche perchè la citazione che hai riportato volendo può avere riscontro anche sulla percezione visiva, siamo ormai abituati a cose da vedere vicine anoi così vicine che non saremo più in grado di vedere lontano, e via dicendo bla bla bla

    Penso che appena ho qualche soldo da parte me lo prendo proprio.

    grazie grazie Wazoo
     
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  3. TheGrandWazoo
     
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    prego, beati noi che abbiamo a pochi metri o chilometri da casa i nostri rifugi non-urbani -

    per scappar dalla jungla d'asfalto
    costruita con mattoni d'appalto


    Comunque si per alcuni effetti viene citata un'analogia con l'ottica mentre con altri viene vivamente respinta.
     
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    E' vero, siamo molto fortunati :)
     
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  5. DecemberCruel
     
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    Wazoo, se usi windows:

    1. Start>programmi>accessori>utilità di sistema> mappa caratteri (e lì trovi qualunque cosa con qualunque font, copi il carattere e lo incolli quando ne abbisogni!
    o
    2. premi Alt + 135 (le cifre però digitale col tastierino numerico, non coi numeri sopra il qwertyuiop)

    ç

    E detto questo, il libro sembra davvero interessante... anche perché megacittà e tecnologia stanno riplasmando l'uomo, non dico in meglio né in peggio, ma lo stanno cambiando.
    Parola di Deçemberçruel
     
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    Deçemberçruel

    aahahhahahaha suona visivamente molto più dandy scritto così! uahahahahaha
     
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  7. TheGrandWazoo
     
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    benissimo quindi grazie anzi

    merçy
     
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6 replies since 1/10/2009, 03:24   420 views
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