Smashing Pumpkins

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    Smashing Pumpkins

    1989-2000
    2007-In attività


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    --Biografia--
    Billy Corgan, D'arcy Wretzky, James Iha e poi Jimmy Chamberlin, fine anni '80, Chicago. Questi sono gli ingredienti per dar vita a una delle band più influenti della musica rock degli anni novanta.
    Lontani dalla scena grunge, con la quale condividono solo gli esordi (Butch Whig e la Caroline per Gish), i Pumpkins nascono da componenti con background musicali decisamente diversi: Billy è figlio di un musicista che aveva perso il treno del successo, James chitarrista e studente d'arte, D'arcy violinista/chitarrista che non aveva mai preso in mano un basso e per ultimo Jimmy, batterista già avviato sulla scena jazz.
    Insieme quasi per caso, iniziano subito facendo da spalla ai Jane's Addiction, e si trovano catapultati nel mondo dello showbiz. Il primo disco, Gish, del 1991 è un album aspro e piuttosto duro, con testi ermetici e musiche ossessive: un successo promesso, completamente eclissato dall'uscita di Nevermind dei Nirvana.

    Segue un anno particolarmente duro, in cui James e D'arcy troncano la storia d'amore nata nel frattempo, Jimmy è alle prese con la droga e Billy divorzia, tutti in qualche modo spiazzati dal mondo musicale in cui si trovano catapultati.
    Questa condizione di stress, odio, isolamento, liti porta alla nascita del capolavoro Siamese Dream, che nel 1993 è considerato uno dei più bei dischi del momento. Si tratta di un lavoro molto intimo, straziante, profondamente diverso sia nella struttura musicale che nei testi dal lavoro precedente. Anche il tipo di successo che arriva è completamente diverso, su un altro livello.
    Ci si aspetta molto da questa band, e Billy riesce a imporre un doppio cd alla casa discografica non del tutto convinta: nel 1995 esce Mellon Collie and the Infinite Sadness, un album doppio "che esordisce al primo posto nella classifica di Billboard, con più di 250000 copie vendute e più di un milione di prenotazioni nella sola prima settimana. "
    Un album che per la sua lunghezza è vastissimo anche dal punto di vista dei contenuti. Musicalmente ci si può trovare tutto dentro, dal pop scanzonato di 1979 alle atmosfere lugubri quasi metal di pezzi come F**k you.
    Si tratta certamente di un lavoro molto "furbo", Billy ha capito che i teen ager sono quelli principalmente attratti dalle sue produzioni e a loro è indirizzato questo disco.
    Ma dopo questo parto, dichiara al mondo che gli Smashing Pumpkins non faranno più rock. Infatti, quando, nel 1996, Jimmy Chamberlin è coinvolto nella morte del tournista, durante un party a base di droga, ed è espulso alla band, non viene rimpiazzato. Nell'album successivo, Adore (1998) le batterie sono principalmente elettroniche, campionate.
    Questi suoni sintetici non sono l'unica svolta nel sound del gruppo: Adore è un album dolente, l'elaborazione di un lutto. Malinconico e triste, difficile da digerire per gli ascoltatori di rock, colpisce al cuore per i suoi lamenti straziati. E' così "sentito" che Billy fatica a riascoltarlo anche a anni di distanza.
    Molti dei fan della prima ora si allontanano dal gruppo, che viene accusato di tradimento.
    Arriviamo al 1999, quindi, con un'atmosfera tesissima. Ma nel frattempo Jimmy annuncia che tornerà nella band: si fa in tempo a festeggiare con l'Arising! Tour -promozione per il nuovo album che uscirà nel febbraio 2000, Machina/the machines of god - che nuovi problemi travolgono le zucche. D'arcy decide di ritirarsi a vita privata, Sharon Osbourne (la moglie di ozzy), loro manager, molla la spugna ("Billy mi fa venire gli esaurimenti nervosi"). Melissa Auf Der Maur (ec Hole) è la bassista per il nuovo tour.
    Ma presto arriva l'annuncio: gli Smashing Pumpkins si sciolgono.
    "Siamo stanchi di vivere in un mondo di britney" , "il rock è morto", solenni promesse e dolenti addii. L'ultimo tour fa tappa in Italia a settembre 2000, dove io sono riuscita a vederli *___* per concludersi con il cosiddetto "last show", 2 dicembre del 2000, nel club Metro di Chicago, lo stesso club che li aveva visti nascere.
    Esce Machina II/friend and enemies of modern music, il sesto album spesso non considerato, perchè uscito solamente su internet.

    Fine? Ma che. Billy si dedica a progetti alternativi: prima gli Zwan, con l'amico Jimmy, poi un album solista- risultati tiepidi.
    Jimmy dà vita ai Complex, e con questi un bellissimo disco: Life Begins Again.
    James Iha (accusato da Billy di essere "quello che ha voluto sciogliere i pumpkins") inizialmente milita negli A Perfect Circle di Maynard, poi svanisce nel nulla. [nel 2009 esce un album con i Tinted Windows... con il cantante degli Hanson O_o]
    D'arcy si ritira a vita privata [una mesata fa è stata pubblicata un'intervista a una radio, il primo cenno di vita da quasi 10 anni]
    Melissa pubblica un bel disco solista.

    Billy l'egomaniaco non è soddisfatto, e nel 2006 c'è l'annuncio che i Pumpkins saranno di nuovo insieme.
    Triste la scoperta che basso, chitarra e tastiere sono affidati ai semi sconosciuti Ginger Reyes, Jeff Schroeder e Lisa Harriton.
    Il gruppo torna con un concerto il 23 maggio del 2007 al grand rex di parigi (presente anche a quello *__*), e tour in giro per il mondo. A giugno esce Zeitgeist, album a dir poco mediocre, che lascia tutti con la bocca un po' amara. Il singolo "tarantula" ha Paris Hilton in copertina, Zeitgeist esiste in 5 o 6 copie ufficiali diverse (rossa-standard, gialla, viola, grigia....)
    Dichiarazioni ambigue e.... imbarazzanti si susseguono, i Pumpkins pubblicano un EP (american gothic), una canzone in esclusiva per guitar hero e così via, eccoci nel 2009.
    Jimmy Chamberlin decide di abbandonare Billy ai suoi deliri: ma i Pumpkins non sono finiti. Un'audizione, e il nuovo batterista ha 19 anni. Ci si aspettano grandi cose -_-


    --Conclusioni--

    Un gruppo che va preso con le pinze. Esaltante, magnifico, imperdibile. Prima del 2000. Ci metto anche Adore, e se volete anche Machina. Ma per piacere, se volete gli Smashing Pumpkins, evitate il polpettone della reunion.


    --Sul Web--
    http://www.smashingpumpkins.com/ : sito ufficiale
    http://www.billycorgan.it/ : sito ufficiale italiano

    Edited by °Yelena - 17/8/2009, 14:26
     
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  2. RoccysTheSpider_94
     
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    Non so, non mi intendo di grunge e alternative... ma se lo dice anche wikiA che sono alternative mi sa che van bene ^^
    Per i link "approfondimenti" cosa intendi esattamente ? xD
     
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    Biografie fatte meglio :D
    Bè, "alternative" è un concetto strano. Alternativo a cosa, innanzi tutto? :D
    Comunque è difficile catalogarli, il primo disco è indie, gli altri più o meno rock, adore è decisamente elettronico... zeitgeist è monnezza, ma è un altro discorso.
    Comunque boh, va bene! : D
     
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  4. RoccysTheSpider_94
     
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    Intendi tipo, collegamenti esterni a wiki o siti in cui in generale c'è più roba sulla band ?
    (Mi sono preso la libertà di aggiustare gli anni di attività xD)
     
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    No, avrei voluto linkare il sito ufficiale italiano e quello ufficiale!
     
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  6. RoccysTheSpider_94
     
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    Ah, sìsì, certo puoi farlo xD
     
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    ok, allora edito il primo messaggio dopo di che possiamo cestinare questo bla bla :D
     
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    Per chi non conoscesse questo gruppo e volesse approfondire faccio una breve introduzione musicale, con due o tre canzoni (prendo quelle che per me sono le più significative, non necessariamente i singoli) per album!


    Gish
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    I am one singolo rockettaro e aggressivo....
    Rhinoceros canzone molto psichedelica, alienata....
    Snail *__* questa inizia come una ballata acustica, poi esplode... è di un'intensità paurosa.....

    Siamese Dream
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    Mayonaise è sicuramente la traccia più interessante del disco.... e anche la mia preferita :D
    Per chi ama più le atmosfere rock ecco Cherub Rock : )
    Ed ecco invece Today, singolo famoso ai livelli di quelli di MCIS, inno di ogni aspirante suicida : ) splendido il video con billy versione gelataio : D

    Pisces Iscariot
    (B-Sides)
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    hello kitty kat - altra esplosione di violenza.... testo e musiche aggressive.. bella davvero *__*
    Starla dieci minuti di delirio musicale.... un capolavoro, per me è forse la più bella canzone dei Pumpkins



    Mellon Collie & The Infinite Sadness
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    Dawn To Dusk
    Tonight tonight.... video per altro favoloso..... canzone che non ha bisogno di presentazioni.....
    Zero ....
    Bullet with butterfly wings - altra canzone che non ha bisogno di presentazioni.... sono sicuramente i pezzi più famosi dei Pumpkins....
    Metto una canzone meno nota, ma sicuramente altrettanto bella (se non di più... bisogna vedere cosa cercate :) ) Galapogos

    Twilight To Starlight
    1979 canzone con le prime sperimentazioni elettroniche, deliziosamente pop, non stupida, davvero davvero bella....
    Tales of a Scorched earth - qualcosa di OPPOSTO.. un pezzo pesantissimo, al limite del metal.... *__* adoro la voce di billy quando urla così :D


    The aeroplane flies high
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    b sides dei 5 singoli.... ci sono delle vere chicche, come:
    set the ray to jerry... una delle prime canzoni che ho ascoltato.... dolcissima e malinconica..... continuo ad amarla in maniera viscerale!
    The aeroplane flies high altro pezzo durissimo, che scava dentro *__* c-a-p-o-l-a-v-o-r-o!!!!

    Adore
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    Behold! the night mare è forse la canzone più significativa dell'album, riassume bene il suo contenuto di dolore e malinconia....
    Piuttosto atipico è infatti il pezzo più celebre del disco: Ava Adore (singolo)

    Machina/The machines of God
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    Glass and the ghost children è una delle poche canzoni che spiccano veramente all'interno dell'album.... come potete notare è chiaro il ritorno al rock.... diversissimo però, ovviamente, dal rock delle origini.
    The everlasting gaze è il primo singolo estratto

    Machina II/friends and enemies of modern music
    (disponibile solo su internet)
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    come al solito billy riesce nell'intento di mettere i pezzi più significativi negli album non ufficiali/nelle raccolte b-sides ecc.
    Ecco a voi In my body
    Lucky 13 (sbavo ogni volta che ascolto la batteria.... *__* )
    Dross




    Bene. se avete fegato potete ascoltare anche la roba successiva, ma vi avverto: :sick:
    Più tardi completo con le cose post 2007.
     
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  9. La Ragazza delle Arance
     
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    Ellen, non hai messo Tarantula! Secondo me è una delle loro canzoni più grezze xD
     
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    Quelli post reuninon non sono gli Smashing Pumpkins, ma una cacca.
     
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  11. La Ragazza delle Arance
     
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    Aaaaaaaaah! Ecco perché le hai omesse! XD Quella roba mi ha fatto davvero rimanere così:
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  12. RoccysTheSpider_94
     
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    Li ho scaricati perchè i video di questa band mi piacciono un sacco, ma davvero molto xD quindi spero le canzoni siano al pari livello xD
    Per ora mi hanno colpito tanto 1979, I am one e Cherub Rock (che già conoscevo). Faccio sapere, mi intrigano!
     
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  13. ivan72
     
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    nella versione "zombie", li vidi due anni fa all'open air di Interlaken. Billy e Jimmy duettavano alla grande ed infatti hanno trainato il resto del gruppo durante il concerto..
    godibilissimo e travolgente, ma distante - comunque - anni luce da quello che erano gli SP "prima era".

    peccato..
     
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    vabbè, il gruppo di adesso è.. anzi era.. tristissimo... infatti ora non c'è nemmeno più jimmy... e jeff e giger, per quanto pessimi, pure sono andati... è una farsa!
    io li ho visti a parigi nel 2007, sempre, la prima data della reunion *_* esperienza interessante, ma musicalmente ambigua. li ho visti pure nel 2000 a roma, e sinceramente fu davvero più intenso,. anche se ero piccola e non ricordo molto :P

    comunque, roccy.... io posso solo che consigliarteli *_*
     
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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Adore. Smashing Pumpkins..

    Siamo sul finire degli anni '90.
    Cosa porta a questo disco?
    L'espulsione di Jimmy Chamberlin innanzi tutto, che significa l'assenza di una delle colonne portanti della musica dei Pumpkins. Fenomenale batterista, dal tocco inconfondibile, che nel luglio '96 lascia il gruppo per problemi di droga.
    E la morte di Martha Corgan Burke, la madre di Billy. Una madre persa da bambino, poi ritrovata e poi, dopo pochissimo, persa di nuovo.
    Questi due fattori, scollegati tra di loro, influiscono pesantemente sul sound del disco. Lontano dalle atmosfere rock che i fan di allora si aspettavano, fu un “mezzo flop” commerciale, per gli standard a cui si erano abituate le zucche (“solo” tre milioni di copie vendute). È un disco introspettivo, doloroso, malinconico fino alla morte, lento, ma profondamente vivo e toccante.
    E' stato il disco con cui io li ho conosciuti, il disco con cui sono venuta a sapere della loro esistenza: potrei non amarlo? È perfettamente nelle mie corde, quando pensate a me dovreste pensarmi con questo disco in sottofondo.
    Diversissimo dai precedenti dischi, come detto sopra, sia nel sound (con batterie elettroniche e una fortissima presenza del pianoforte) che nelle sensazioni che trasmette, sofferente, spaziante. Di Gish ha l'aria della novità, di Siamese Dream il dolore, la sofferenza, di Mellon Collie i sogni, i ricordi.

    L'artwork è opera di Yelena, fotografa e compagna di Billy (al tempo), e ci introduce con grazia ed eleganza in bianco e nero.
    Fin dall'inizio ci si rende conto che è qualcosa di inaspettato, di “mai sentito”, di nuovo per le Zucche.

    Un silenzio non silenzioso e accordi di una chitarra acustica: ecco cosa ci aspetta premendo Play.
    La voce di Billy, quasi sussurrata, sensualissima, in una canzone dolcissima e romantica, To Sheila. A uno a uno si aggiungono gli altri strumenti, discreti, a lasciare in primo piano quell'arpeggio e le parole, quasi una ninnananna, una canzone d'amore sognante e onirica... In alcuni pezzi (“And I could bring you... the light...”) struggente – avete presente la sensazione di farfalle nello stomaco che si ha quando si è innamorati? Ecco, io l'ho sentita per la prima volta ascoltando questo pezzo... Preannuncia le intenzioni del disco, che però sembrano essere subito disilluse dai due singoli.

    Dopo alcuni secondi di silenzio, infatti, l'incantesimo viene spezzato dalla canzone più aggressiva dell'album, il primo singolo: Ava Adore. Batteria elettronica e sintetizzatori. Un ritmo ipnotico, Billy sputa le sue parole in quella che a dire del testo è una canzone d'amore ma che sembra quasi una maledizione... Il ritornello è un momento di apertura in cui si lascia spazio anche alle chitarre, ma presto il suono si riaddensa e si incupisce. Nel video, anch'esso bellissimo, si vedono i tre Pumpkins passeggiare malefici all'interno di uno studio televisivo, dove si gira ogni tipo di scena che può passarvi per la testa... (eheh, memorabile il Billy-Fester :D ).

    Ma anche quest'atmosfera è presto spazzata via dalla canzone più pop e orecchiabile del disco: Perfect. Quasi una 1979 rivisited, tutt'altro che banale (penso siano finiti i tempi adolescenziali in cui “pop” e “commerciale” erano insulti!). La canzone in sé è velata di una certa malinconia, che traspare appena dall'arrangiamento “sorridente” di tutta la canzone, con la voce suadente di Billy e la batteria di Matt Walker che prende il sopravvento sugli altri strumenti... “I know were just like old friends, we just cant pretend that lovers make amends. We are reasons so unreal, we cant help but feel that something has been lost”...
    Il passaggio a Daphne Descends sembra indolore, le due canzoni sono amalgamate, mescolate. Eppure che non siamo più nello stesso luogo di Perfect diventa evidente subito. Le chitarre qui tornano a farsi prepotenti, l'aria pesante, il senso di inadeguatezza, di essere messo da parte (“you love him more than this”), che permea tutto l'album qui prende corpo , diviene protagonista.
    Sebbene in altre canzoni (come la successiva “Once Upon A Time”) sembri passare in secondo piano, per lasciare spazio a qualcosa di più indefinito, più borderline, la “sugar sickness” è in realtà il motivo portante delle architetture di Adore, presente (evidente o meno) in ogni recesso, in ogni sospiro.
    Tanto che Once Upon A Time con i suoi tamburelli e l'aria fiabesca (“once upon a time” in inglese significa “c'era una volta”, e non è né più né meno il classico inizio delle favole dei bambini, come il suo corrispettivo italiano), non è che una dichiarazione di fallimento, una disperata speranza di redenzione postuma agli occhi di una madre seppellita appena dopo essere stata ritrovata....
    Tear, dal significato ambiguo (strappare, dividere / lacrima), è una canzone lacerante, chiassosa, porta a galla i motivi del dolore corganiano (and for the first time heaven seemed insane, cause heaven is to blame for taking you away ).
    Finora ho parlato di questo come se fosse un lavoro esclusivamente di Billy Corgan, e non degli Smashing Pumpkins. Ma effettivamente è così. Gli altri (i rimanenti, i reduci) James Iha e D'Arcy Wretsky, non hanno avuto praticamente nessun ruolo nella fase compositiva, lasciando spazio alle dolorose elucubrazioni del capoccione pelato. È un album così intimo, così sentito, stando a dichiarazioni dello stesso, l'unico che Billy non ha ancora trovato il coraggio di riascoltare. E per questo, forse, è il più “sincero”, e toccante.
    I temi di cui sopra riprendono corpo in Crestfallen , devastante espressione di mortificazione (cretsfallen = mortificato), incarna sensazione di essere messo da parte e dimenticato (“who am I to need you when I'm down, and where are you when I need you around?”), in un intreccio tra le chitarre di James che si mescolano al pianoforte, il tutto da accompagnamento per la voce, terribilmente dolente e quasi irriconoscibile se la si confronta con il miagolio dolente dei pezzi più “rock” presenti sui dischi precedenti.
    Passa la palla a Appels + Oranjes, cacofonico esperimento sintetico, ripetitiva e monotona, piuttosto banale nel testo, insomma: il punto basso del disco, da skippare inesorabilmente.
    Il lato B (ebbene sì! Io avevo e ho tutt'ora questo album in cassetta!) inizia con Pug, una canzone che non mi sono mai spiegata. A tratti dark, con distorsioni e grida, altri in cui si lasciano intravedere (o meglio, immaginare) spazi aperti, quieti... Che però vengono ammortizzati subito dall'incedere del pezzo.
    Segue la splendida e atipica The Tale Of Dusty and Pistol Pete. Anche questo un racconto, che ci porta in un altro spazio e in un altro tempo, distanti anni luce da Adore, sebbene musicalmente sia abbastanza omogeneo con il resto del disco (ma nemmeno troppo). La storia di una ragazza (presumibilmente), Dusty, e del suo carnefice, Pistol Pete, e del loro amore dolceamaro. Le chitarre acustiche dominano questa ballata trascinante, in un attimo di sollievo inaspettato.
    Subito dopo pianoforte e voce e la batteria (vera stavolta) di Matt Walker e poco altro: Annie Dog.
    Shame è una canzone “maledetta”. Batteria martellante ma “silenziosa”, che non prende mai il sopravvento, pianoforte e basso. Billy urla la sua rabbia quieta contro un'entità che lo ha distrutto (un'entità ben materiale, di cui parla nelle confessions...)... Misteriosamente (?) nei credits sembra che nessuno abbia suonato in questa canzone....
    In ogni caso, il momento viene portato avanti con Behold! The Night Mare. “The coarse tide reflects the sky”... Da ascoltare ad occhi chiusi... (Se non avessi appena saputo che le backing vocals sono dei Frogs.... Ora mi scapperà una risata malefica ogni volta che l'ascolto!) A parte questa digressione, il pezzo è veramente struggente, mille strumenti che si armonizzano alla perfezione, una canzone profonda, stratificata, anche a livello di significato.... Forse il punto più lirico dell'album... Verrebbe da trascrivere tutto il testo, la cui bellezza però passa in secondo piano per l'altrettanta bellezza delle musiche...
    È poi il turno della celeberrima e celebratissima For Martha, un confronto diretto con il lutto.. Qui il pianoforte e voce si mescolano nell'atmosfera densa di questo “requiem”... Batteria leggerissima, organo, per l'incarnazione della poetica corganiana di questo cd, fino all'esplosione distorta delle chitarre, a cui è lasciato il compito di chiudere, dopo più di 8 minuti, con un epilogo sussurrato e sfumato....
    Blank Page, infine, in cui ricorrono i temi dell'abbandono e della solitudine, del sentirsi accantonato dalla persona di cui vorresti essere il mondo.... In un intreccio di pianoforte e desolazione.
    17, un frammento di 17 secondi di pianoforte (estratto da “Blissed e Gone” --sconvolgente rivelazione), a conclusione. Essenziale, (“17 seconds is all you really need”), forse una citazione dei Cure, che riecheggiano come fantasmi nell'atmosfera di tutto il disco.....

    Tirando le conclusioni... è un disco anomalo, una rottura, una ribellione. Un disco non più rivolto a un popolo di teenager, ma più aperto, più maturo. Il dolore lo rende più sincero... e meno “rock”. Le distorsioni emergono solo in alcuni pezzi (Ava Adore e For Martha), la batteria (suonata da 3 batterisiti diversi e poi assemblata al resto) è spesso elettronica, James e D'Arcy stanno sullo sfondo, quasi invisibili.
    Molti lo hanno giudicato “il primo lavoro solista di Corgan” [il paragone va, con le dovute precauzioni, a “The Final Cut” dei Pink Floyd, in cui Waters prese il sopravvento sugli altri, che lo accompagnarono in questo lavoro di introspezione e di elaborazione di un lutto personalissimo], probabilmente non a torto....
    È sicuramente un disco che non accetta mezze misure, o ti piace o non ti piace. Liberatevi dai pregiudizi, e ascoltate.
     
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14 replies since 16/8/2009, 22:34   1342 views
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