Le affinità elettive

~ Johann Wolfgang Goethe

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  1. mar511
     
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    Le affinità elettive
    Johann Wolfgang von Goethe
    1809
    IBS
    9788811361060g

    ho letto questo romanzo e nn mi è piaciuto molto <_<
    l'ho trovato piuttosto noioso,nn vedevo l'ora che finisse

    Edited by Yelena‚ - 26/11/2011, 22:37
     
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  2. trinity987
     
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    Si anche per me è stato pesante da leggere, mi ci sono un pò trascinata...tanto che non ricordavo più neanche distintamente la trama... :blink:
     
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  3. SuicideOphelia
     
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    Invece a me è piaciuto...molto intenso.


    Vi ho riportata una parte del libro che adoro..

    CITAZIONE
    “Oh, non saprei come trascorrer meglio il mio tempo! Ho sempre a che fare con lei, le sono sempre vicino. Ho l’incomparabile vantaggio di poter immaginare dove si trova Ottilie, dove va, dove sta, dove riposa. La vedo davanti a me operare e agire come sempre, fare e intraprendere sempre, naturalmente, le cose che più mi lusingano. Ma non mi limito a questo; perché come potrei essere felice lontano da lei! La mia fantasia elabora quel che dovrebbe fare Ottilie per raggiungermi. Mi scrivo lettere dolci e confidenziali a suo nome, le rispondo e conservo insieme i fogli. Ho promesso di non fare alcun passo verso di lei, e manterrò la parola.Ma cosa impedisce a lei di rivolgersi a me? Charlotte ha forse avuto la crudeltà di pretendere da lei promesse e giuramenti, perché non mi scriva e non mi dia notizie di sé? È naturale, è probabile, e tuttavia lo trovo inaudito e insopportabile. Se mi ama, come credo e come so, perché non si decide, perché non osa fuggire e gettarsi tra le mie braccia? Dovrebbe farlo, penso talvolta, potrebbe farlo. Se qualcosa si muove nell’anticamera, guarda verso la porta. “Ora entrerà!”, così penso e spero. Ah! E poiché il possibile è impossibile, mi figuro che l’impossibile debba diventare possibile. Di notte, quando mi sveglio, la lampada getta una luce incerta attraverso la camera da letto, allora la sua figura, il suo spirito, un’idea di lei dovrebbe librarsi verso di me, avanzarsi, afferrarmi solo per un attimo, così da darmi una specie di assicurazione che lei mi pensa, che lei è mia.

    Mi resta ancora un’unica gioia. Quando le ero vicino non la sognavo mai; ora invece, da lontano, stiamo assieme in sogno e, cosa alquanto singolare, solo ora, da quando ho conosciuto altre, amabili persone qui nei dintorni, la sua immagine mi appare in sogno, quasi volesse dirmi: “Guardati intorno! Non troverai nulla di più bello e di più amabile di me”. E così la sua immagine si mischia a ciascuno dei miei sogni. Tutto ciò che mi è accaduto con lei si confonde e si sovrappone. Presto sottoscriveremo un contratto; qui ci sono la sua mano e la mia, il suo nome e il mio; si cancellano l’un l’altro, si intrecciano l‘uno all’altro. Né questi voluttuosi giochi di prestigio della fantasia sono senza dolore. Talvolta ella fa qualcosa che offende la pura idea che ho di lei, allora soltanto sento quanto la amo, mentre l’ansia mi coglie oltre ogni descrizione. Talvolta, contro le sue maniere, mi punzecchia e mi tormenta; ma subito la sua immagine si muta, il suo bel visino rotondo e celestiale si allunga: è un'altra. Ma io sono tormentato, insoddisfatto e distrutto.

    Non sorridete, caro Mittler, o magari sorridete pure! Ah, nono mi vergogno di questa devozione o, se così volete, di questa stolta, folle passione. No, io non ho ancora mai amato; solo ora apprendo che cosa significhi. Fino ad ora tutto nella mia vita era stato solo preludio, attesa, perdita di tempo fino a quando ho conosciuto lei, ho amato lei e l’ho amata completamente e veramente. Può essere; ma non avevo ancora mai trovato il campo in cui potevo mostrarmi maestro. Voglio vedere chi può superarmi nel talento di amare.

    In verità è un talento pieno di dolore, di sofferenza, di lacrime; ma mi è così congeniale, così adatto, che difficilmente vi rinuncerò mai”



    Edited by Yelena‚ - 26/11/2011, 22:36
     
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  4. La Ragazza delle Arance
     
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    Mi è piaciuto davvero moltissimo questo romanzo! A posteriori, direi che ha agito sulla mia psiche in maniera molto più profonda di quanto avrei potuto immaginare immediatamene dopo averlo letto...
     
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  5. Wicked Poet
     
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    Si è un libro davvero molto bello che può cambiarti la visione su alcune cose, se non hai già una visione "distorta".
     
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  6. SuicideOphelia
     
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    la mia visione di tutto è già abbastanza distorta di per se...
     
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  7. Wicked Poet
     
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    Meglio così
     
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  8. ^Robs^
     
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    Lo sto leggendo in questi giorni. Sono ancora all'inizio, ma mi sembra interessante :)
     
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  9. Wicked Poet
     
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    si si, è molto interessante
     
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  10. La Ragazza delle Arance
     
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    Da "Wikipedia"

    CITAZIONE
    TITOLO
    Il titolo del romanzo deriva da una caratteristica di alcuni composti chimici che pur se legati con un altro composto chimico in presenza di un terzo composto chimico tendono ad abbandonare il primo legame per formarne uno nuovo con il nuovo composto. Questo succede perché il composto di partenza ha un'affinità maggiore con la nuova specie chimica rispetto all'affinità che aveva con l'altro componente chimico. Il titolo utilizza un termine chimico per alludere chiaramente alle faccende amorose tra i personaggi. Infatti fin che erano soli il legame di Carlotta e Edoardo era stabile e saldo, ma con l'arrivo del capitano e di Ottilia il legame si rompe per permettere a Edoardo di unirsi ad Ottilia e a Carlotta di legarsi con il capitano.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    « Abbiamo commesso una pazzia: ora lo vedo fin troppo bene. Chi, giunto ad una certa età, vuole realizzare sogni e speranze di gioventù, si inganna sempre, giacché nell'uomo ogni dieci anni cambia il concetto delle felicità, cambiano le speranze e le prospettive. Guai a colui che, dalle circostanze o dall'illusione, viene indotto ad aggrapparsi al futuro o al passato! Abbiamo commesso una pazzia. Dovremmo, per una sorta di scrupolo, rinunciare a ciò che i costumi del nostro tempo non ci vietano? In quante cose l'uomo ritorna sui suoi propositi, sulle sue azioni, e non dovrebbe farlo qui, dov'è in gioco tutto e non un dettaglio, dove si tratta non di questa o di quella condizione di vita, bensì della vita in tutto il suo complesso? »

    CITAZIONE
    TRAMAIl romanzo inizia raccontando la tranquilla vita di Edoardo e Carlotta. Si erano innamorati da giovani, ma poi le famiglie avevano deciso che si sarebbero sposati con altre persone molto ricche. Una volta rimasti entrambi vedovi i due si sposano. Abitano in campagna, in un castello circondato da un grande parco. Edoardo propone alla moglie di invitare al castello il capitano, vecchio amico di Edoardo, che li aiuterebbe a sistemare il parco, principale occupazione della coppia. Carlotta teme che una terza persona in casa possa rompere l'equilibrio finalmente raggiunto. Luciana, figlia del primo matrimonio di Carlotta, e Ottilia, figlia della sua migliore amica morta, sono in collegio. Le due ragazze hanno un carattere opposto: la prima è estroversa e trascinatrice, invece Ottilia è introversa e soffre. Carlotta vorrebbe ospitarla al Castello per aiutarla. Carlotta acconsente a che venga il capitano a patto che venga anche Ottilia.

    I quattro diventano inseparabili amici, ma piano piano si formano due nuove coppie: Edoardo con Ottilia e Carlotta con il capitano. Mentre Carlotta e il capitano sono persone mature e pragmatiche, Edoardo, pur non essendo più giovanissimo, si comporta ancora come un bambino viziato, come se non si rendesse conto delle conseguenze che potrebbero avere le sue azioni. L'interesse che Edoardo prova per Ottilia cresce con il tempo fino a quando i due si baciano nel giorno del compleanno di Ottilia. Nello stesso momento Carlotta e il Capitano vanno contro le loro reciproche proibizioni e si scambiano un bacio, ma si rendono subito conto che il loro amore non può sbocciare e quindi cercano di evitare che la situazione degeneri sia tra di loro che tra Edoardo e Ottilia.

    Il capitano si allontana dal castello avendo ricevuto da un amico di Edoardo un'interessante offerta di lavoro. Carlotta affronta Edoardo e gli comunica l'intenzione di mandare Ottilia da una sua amica in modo che ella possa essere introdotta nell'alta società e che loro possano tornare alla tranquillità coniugale. Edoardo, per evitare di allontanare Ottilia, decide di lasciare il castello informando la moglie che fino a quando Ottilia fosse rimasta lì, lui non l'avrebbe cercata, ma che se la ragazza avesse dovuto abbandonare la proprietà lui si sarebbe sentito libero di cercarla e corteggiarla. Edoardo parte senza salutare Ottilia. Ottilia soffre molto della sua mancanza e aspetta che Edoardo torni. Carlotta è molto dura con lei: non le spiega niente e non accenna mai a Edoardo.

    Edoardo vive qualche mese in una bucolica cascina sognando e sperando che Ottilia lo raggiunga poiché è la prima volta che lui ama, capisce che è quello il senso della sua vita. Edoardo scrive una lettera a Carlotta chiedendole il divorzio, Carlotta risponde di aspettare un figlio da lui. Edoardo vede infrangersi i suoi sogni e decide di arruolarsi, sperando di soccombere al più presto. Il bambino nasce, ma tutti notano che assomiglia al capitano e ad Ottilia e non a Carlotta e Edoardo. Quando i due coniugi lo concepivano in realtà sognavano di essere abbracciati ai rispettivi amanti. Edoardo al suo ritorno dal fronte crede di essersi guadagnato il diritto di prendersi Ottilia poiché non è perito, e non sopporta più ostacoli.

    Riesce a convincere il capitano del suo piano: il capitano sposerà Carlotta e alleverà il bambino, mentre Edoardo sarebbe partito con Ottilia. Manda il capitano nel castello a convincere Carlotta e mentre lo aspetta Edoardo non resiste alla tentazione di vedere Ottilia e la sorprende nel parco, che porta a passeggio il bambino di Carlotta. Edoardo le parla, le spiega il suo amore, i suoi piani, lei tentenna, poi si baciano appassionatamente e si lasciano con fatica.

    Sta imbrunendo e Ottilia deve tornare al Castello. Per accorciare il tragitto decide di attraversare il laghetto in barca e vogando le cade il bambino in acqua: riesce a tirarlo fuori subito ma è inutile, il bambino è morto. Ottilia ha degli enormi sensi di colpa e interpreta la tragedia come una punizione per aver amato Edoardo, un uomo sposato. Nonostante tutte le attenzioni di Edoardo ella si rinchiude in sé stessa e infine si suicida morendo di fame. Edoardo è sconvolto. Poco tempo dopo anche Edoardo si lascia morire e Carlotta ordina di seppellirlo accanto ad Ottilia.

    Commento personale:
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    Edited by Yelena‚ - 26/11/2011, 22:36
     
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  11. Wicked Poet
     
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    CITAZIONE (S pondilodisciteinfettiva @ 30/7/2009, 12:13)
    "Le affinità elettive" è un capolavoro.

    Concordo pienamente
     
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  12. Serpz
     
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    I capolavori di goethe secondo me sono altri.
     
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  13. Wicked Poet
     
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    Come mai non lo consideri un capolavoro? Cosa non ti è piaciuto?
     
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  14. Serpz
     
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    Non è che non mi sia piaciuto, poi a me Goethe piace tantissimo anche solo per lo stile di scrittura indipendentemente dai contenuti, ma se per capolavoro si intende l'opera in cui l'autore ha raggiunto l'apice del suo estro (come devo aver già scritto da qualche parte XD) a Le affinità elettive preferisco il Faust o I dolori del giovane Werther. Non era una critica al romanzo in sè a cui non cambierei niente, credo solo che siano migliori altri suoi lavori, probabilmente per gusti miei personali relativi alle rispettive trame =D
     
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  15. Wicked Poet
     
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    Però per non considerarlo un capolavoro significa che, qualcosa all'interno di questo, non ti ha convinto, no?
     
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17 replies since 2/11/2008, 20:35   1166 views
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