Cell

~ Stephen King

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  1. Kiby89
     
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    Titolo: Cell
    Autore: Stephen King
    Anno: 2006
    Link Ibs: Cell
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    *** / *****

    CITAZIONE
    La civiltà scivolò nella sua seconda era di tenebre su una prevedibile scia di sangue, ma a una velocità che nemmeno i futurologi più pessimistici avrebbero potuto pronosticare. Fu quasi come se non vedesse l'ora di finirci. Il primo giorno di ottobre, Dio era nel Suo paradiso, l'indice di Borsa era a 10,140 e quasi tutti gli aerei era puntuali (eccetto quello che atterravano o decollavano fa Chicago, e c'era da aspettarselo). Due settimane dopo il cielo apparteneva di nuovo agli uccelli e il mercato azionario era un ricordo. A Halloween, tutte le metropoli del mondo, da New York a Mosca, puzzavano fino alle stelle e il mondo di prima era un ricordo.

    Il mondo procede freneticamente, al solito. In un attimo tutto cambia. L'impulso. Tutte le persone che al momento dell'impulso stavano usando il cellulare impazziscono. La loro mente è azzerata. Il progresso viene spazzato via in un secondo. I pochi rimasti sani hanno un unico compito: sopravvivere.
     
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    questo mi è piaciuto: molto intenso ed adrenalinico. voto: 3/5
     
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  3. Kiby89
     
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    L'ho letto tutto d'un fiato, ci ho messo due giorni per finirlo. Davvero avvincente.
     
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  4. ZaRaKiBi
     
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    Uno dei miei preferiti di King. Tanto realistico da sembrare vero.
     
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  5. Alfred76
     
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    Titolo: Cell
    Titolo originale: cell
    Autore: Stephen King
    Anno di pubblicazione: 2006
    Anno di pubblicazione in Italia: 2007
    Editore: Sperling bestseller
    Pagine: 502
    Prezzo: 6.00 €
    Disponibilità:
    Adatto:
    ISBN: 978-88-6061-131-4

    Trama:
    Boston, 1 Ottobre. E' un bel pomeriggio di sole e, per Clayton Riddel, una giornata magnifica. E proprio in quell'istante il mondo finisce. a milioni, tutti coloro che hanno un cellulare all'orecchio impazziscono improvvisamente, regredendo allo stadio di belve feroci. Un misterioso impulso irradiato dagli apparecchi distrugge infatti il cervello in un attimo, azzerando la mente, la personalità, migliaia di anni di evoluzione. Al posto dell'uomo sapiens ora c'è un branco di sanguinari subumani privi della parola. Ma presto costoro cominciano a mutare e a organizzarsi. Insieme ad altri scampati, Clayton percorre di notte le città svuotate, in preda ad un pensiero fisso: salvare la moglie e il figlio, rimasti soli nel Maine in balia di un telefonino... e conquistare all'umanità il diritto di coesistere con la nuova specie dominante.

    Non è un libro sugli zombie, non se ne ha mai neppure il dubbio. E' piuttosto una riflessione sociologica del Re sul significato di comunità, su che cosa vuol realmente dire umanità. L'ambientazione è simile ad un suo capolavoro, "L'ombra dello scorpione", ma manca totalemente di quell'epicità, della lotta contro il MALE, e di un cattivo del calibro probabilmente irraggiungibile, Randall Flagg. In molti libri King si diverte ad analizzare le reazioni delle persone di fronte ad una calamità apocalittica: il già citato, "The Dome", "La nebbia", e via dicendo. Si spinge alle massime conseguenze per mostrare come la natura umana sia spesso meschina, ma lascia tutto sottinteso, è uno sfondo dove invece si muovono personaggi che cercano di venirne fuori.. o di distruggere tutto.
    In questo libro invece la sua denuncia è diretta, e parla con la voce del suo protagonista. Non mancano le scene ad effetto e qualche riverbero di
    surreale, ma il filo conduttore sono le riflessioni melanconiche e disincantate di Clay. Emblematico è quando si rende conto, circa a metà percorso, che i "telepazzi" stanno progredendo in tutti i sensi e soprattutto non si azzuffano più tra loro, ma fanno fronte comune contro i "normali" e anzi iniziano ad avere solidarietà con chi tra di loro è in difficoltà. Al contrario, chi non è stato colpito dall'impulso invece nella migliore delle ipotesi si rinchiude nel suo piccolo gruppo, evitando gli altri per paura e diffidenza, mentre alcuni addirittura non esitano a ricorrere alla violenza contro gli altri esseri umani. In quel momeno Clay si domanda chi siano alla fine i veri normali, che cosa ci sia nel nocciolo dell'umanità, se la solidarietà o l'istinto predatore.
    Fin troppo facile la denuncia contro i cellulari, simbolo del mondo occidentale e del progresso che ci si può rivoltare contro.
    Non è uno dei libri migliori del Re, probabilmente perchè l'ovvio paragone con "L'ombra dello scorpione" è inglorioso, ma di sicuro vi si ritrovano tutti gli elementi che rendono grande la sua opera, personaggi sempre molto tridimensionali, scene vivide e forti psicologicamente, con l'aggiunta di questa originale riflessione sociologica. King non dà nessuna risposta, ma sicuramente solleva molti interrogativi su dove stia andando la nostra società, e in che modo stia compiendo il suo percorso.


    La trama è presente nell'edizione citata del libro, e l'ho copiata tale & quale.

    Edited by K.E.R - 13/7/2010, 20:00
     
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  6. _soichiro_
     
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    mi sembra di aver sentito in giro che vogliono farne un film
     
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    Non mi è piaciuto il finale... troppo "fai da te".
    La trama, come quasi tutte quelle degli ulitimi libri di King, è molto "telefonata" (battutaccia, ma vera)... cosa che non pesa perché King sa raccontare bene le storie e, alla fine, non ti interessa molto il fatto che, leggendo la quarta di copertina, sai perfettamente fine e metà dell'intreccio.

    Ma con "Cell" ha un po' esagerato. Non solo indoviniamo cosa accadrà, ma ci viene anche lasciata in sospeso la fine.
    Io voglio che l'autore mi racconti come va a finire la storia, non che mi lasci un cliffhanger pazzesco da fine stagine tleiflmica.
    Temo sempre un secondo episodio... o un film/serie che porti avanti la storia.
     
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    a me invece non è dispiaciuto anche se è ben lontano dai suoi capolavori iniziali...
     
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  9. .: Tj :.
     
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    Anche a me non è dispiaciuto ^^
    apprezzo sempre un buon survival horror zombesco XD
    il finale purtroppo è deludente ma è stato comunque una lettura piacevole pour moi
     
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  10. manusk
     
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    Anche a me nn è dispiaciuto,comunque un finale del genere da lui me l'aspettavo..nn è l'unico dei suoi libri ad avere finali così.Il suo modo di scrivere però mi piace e mi piacerà sempre^^
     
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  11. Alfred76
     
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    onestamente, ci sono altri finali del Re che non sono all'altezza.
    L'ombra dello scorpione è uno dei miei libri preferiti, ma il finale è veramente palloso.. e soprattutto, non finiva più :pt4bq.gif:

    Di sicuro qui però abbiamo un libro piacevole ma minore, e con un finale un po' debole, diciamo che non lo consiglierei come lettura a uno che non conosce King per farglielo apprezzare, della serie "non c'è una seconda occasione di fare una prima buona impressione" :x4rnms.gif:

    p.s. Grazie KER per l'immagine!
     
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    Non parlo di finale non all'altezza... ma della completa mancanza di un finale.
    Mentre posso accettare la cosa per un racconto come "Colorado Kid", realizzato con lo scopo di non avere capo né coda, per "Cell" è un buco enorme e, che io ricordi, è l'unico a non finire.

    E' come se in "Shining" ti avesse mollassero 10 minuti prima dello scoppio, lasciandoti il piacere di immaginare la fine dei vari protagonisti e dell'albergo.


    E' ormai una tattica usata in qulasiasi film con sequel o in una serie televisiva... ma in un libro (di chiunque) per me stona.
    Tu hai inventato la storia, mi hai portato fin qui... adesso mi dici pure come finisce.

    Edited by taksya - 12/1/2018, 01:04
     
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    Brutta copia de "L'ombra dello scorpione", non mi è piaciuto.
     
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    A parte le tematiche classiche che trovi in quasi tutti i libri di King, non mi pare di avr trovato particolari rassomiglianze con "L'ombra dello scorpione".
    Bella l'idea del cellulare come veicolo di infezione, terribile quella di non finire la storia, lasciando al lettore l'opzione di scelta su come sarebbero andare le cose dopo il reset.





    nota dell'admin: lo spoiler!

    Edited by taksya - 12/1/2018, 01:05
     
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13 replies since 11/7/2009, 23:00   102 views
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