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Kiby89.
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Titolo: It
Autore: Stephen King
Anno: 1986
Link Ibs:
***** / *****CITAZIONEIl bagno era illuminato da tubi fluorescenti. La luce era forte. Non c'erano ombre. Si vedeva tutto, volenti o nolenti. L'acqua nella vasca era color rosa intenso. Stanley vi era immerso con la schiena appoggiata alla concavità terminale. La testa gli si era rovesciata a tal punto che alcune ciocche dei capelli neri tagliati corti gli sfioravano la pelle tra le scapole. Se i suoi occhi sbarrati fossero stati ancora capaci di vedere, avrebbero registrato sua moglie a gambe allaria. La bocca era spalancata come uno sportello divelto. L'espressione era di un orrore abissale, pietrificato. Sul bordo della vasca c'era un pacchetto di lamette per rasoio Gillette Platinum Plus. Si era aperto l'interno degli avambracci dal polso su fino all'incavo del gomito, quindi si era prodotto tagli perpendicolari appena sotto gli Anelli della Fortuna, disegnando così una coppia di T maiuscole verniciate con il sangue. Gli squarci risaltavano purpurei nella luce bianca e violenta. I tendini e i legamenti esposti le sembrarono tagli di manzo dei più economici.
Sette ragazzini combattono contro una mostruosa creatura che si incarna in un pagliaccio. Derry non è una cittadina tranquilla, ma i sette fortunati sono gli unici che possono affrontare It, il mostro che vive nelle fogne.
Trent'anni dopo l'incubo ricomincia e i protagonisti ormai adulti vengono richiamati a Derry dalla loro promessa: se It fosse tornato, loro l'avrebbero affrontato ancora.
Uno dei capolavori del re del brivido. E' sconcertante e nauseante. Vi farà rabbrividire. Vi farà controllare se c'è qualcosa sotto il letto prima di andare a dormire. Non potrete mai più guardare un pagliaccio senza pensare a Pennywise. Io ho la pelle d'oca ogni volta che sento "Per Elisa". Ho la pelle d'oca ogni volta che un qualcuno canta "piove piove la gatta non si muove..." (in riferimento al film).
Leggendo il romanzo scoprirete incubi che non avete mai preso in considerazione.
Dopo il libro, niente sarà più come prima.
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Wicked Poet.
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Assolutamente uno dei migliori, se non il miglior horror di King . -
TheGrandWazoo.
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questo libro come fenomeno sociale e' stato molto influente, ricordate la storia dei Mc Donald che hanno dovuto ritirare i pagliacci per un periodo dopo l'uscita del film perche' i bambini avevano paura ?
piccola dissertazione, guardate cosa mi e' capitato di incrociare poco fa su iututu'
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ZaRaKiBi.
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Non ricordo il nome, ma so che per il personaggio di IT, zio Steve si è ispirato a un criminale realmente esistito che si è reso noto per la sua ossessione per i pagliacci. Ne disegnava a centinaia e ha continuato a farlo nella sua cella.
Comunque è davvero un bel libro, in pieno stile King dei tempi d'oro anche se devo ammettere che alcuni punti mi hanno davvero lasciato scettico, soprattutto sul finale.. -
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Ho letto decine di libri di King, ma questo mai. E non per via della mole, ma non ce l'ho mai mai fatta O_o . -
Kiby89.
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Può sembrare un mattone ma io non l'ho trovato per niente pesante, anzi... non riuscivo a smettere di leggerlo! . -
lollone.
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Wazoo che video deprimente... . -
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La prima lettura risale all'uscita della prima edizione italiana, fine anni '80... qualche anno dopo la rilettura in inglese. È dai primi anni '90 che non leggo più King in italiano e la terza lettura, a più di vent'anni dal primo incontro con i Perdenti, è stata una scelta obbligatoria. Sola differenza, questa volta l'ho ascoltato.
La storia la ricordavo a grandi linee, prevalentemente quelle conservate dalla miniserie tv del 1990 e, durante l'ascolto, i vari personaggi avevano i volti degli interpreti della miniserie, dei nuovi film forse il buon Pennywise ogni tanto sovrapponeva il volto di Bill Skarsgård si sovrapponeva a quello di Tim Curry.
Posso dire che delle parti tagliate dalle trasposizioni ricordavo solo vaghi dettagli.
Sia la Tartaruga, che non ricordavo citata fin dalle prime pagine, che le varie forme assunte da It, comprese quella finale e il suo vero aspetto, oltre allaa cosmogonia collegata a questi due esseri erano rimaste intrappolate nella memoria.
Ma molti dei (tanti) dettagli sulla storia di Derry, sulla vita dei ragazzi e delle varie comparsateerano stati rimossi.SPOILER (clicca per visualizzare)come un Dick Halloran pre Overlook e Christine in trasferta
Posso dire che, probabilmente per colpa dell'età e della lettura forzatamente lenta, con il ritmo dettato dal lettore, il libro mi è piaciuto forse più che in passato.
Anche le parti che mi erano sembrate forzate ai tempinon mi hanno dato particolarmente fastidio.SPOILER (clicca per visualizzare)Beverly e il sesso con gli altri sei ragazzi su tutte
Del resto.SPOILER (clicca per visualizzare)oltre al potere dei numeri, la magia sessuale è sempre stata tra le più potenti
Per una volta i finali, quello con Mike, triste e inevitabile, e l'epilogo catartico con Bill, sono sembrati perfetti... cosa non scontata con King.
La lettura di Steven Weber si è rivelata come la ciliegina sulla torta. Perfetta, coinvolgente, con la giusta tensione e il ritmo sempre più sincopato dove necessario. Entra a diritto tra i miei lettori preferiti.
5 / 5. -
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Quando lo comprai ero molto emozionato e mi lessi tutte d'un fiato le prime 100 pagine. Poi la notte feci un incubo orribile in cui c'era Pennywise: da allora non l'ho mai più ripreso, e non penso che lo leggerò nei prossimi trent'anni. Non ricordo il nome, ma so che per il personaggio di IT, zio Steve si è ispirato a un criminale realmente esistito che si è reso noto per la sua ossessione per i pagliacci. Ne disegnava a centinaia e ha continuato a farlo nella sua cella.
Comunque è davvero un bel libro, in pieno stile King dei tempi d'oro anche se devo ammettere che alcuni punti mi hanno davvero lasciato scettico, soprattutto sul finale.
In effetti molti hanno notato la somiglianza tra Pennywise e il serial killer pedofilo che venne soprannominato "Pogo il Clown" (Pogo, a quanto pare, era una delle sue personalità), soprattutto perché fu arrestato in un periodo vicino alla data di pubblicazione di It, ma Stephen King ha sempre negato ogni correlazione tra i due personaggi.
Edited by Erete - 23/12/2019, 12:58. -
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È inevitabile pensare a John Wayne Gacy (che non aveva personalità multiple, per quando ne so).
Ma la coulrofobia è più diffusa di quanto si pensa e potrebbe essere stato solo un caso.. -
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È vero che gli psicologi che lo hanno visitato non hanno mai accettato l'ipotesi di un qualunque disturbo mentale, ma Gacy ha sempre dichiarato che a commettere quei delitti fosse stato il suo alter ego Pogo il Clown sul quale non aveva alcun controllo. Non sono informatissimo sulla vicenda quindi non so se fosse solo una strategia per evitare la galera, però sinceramente io non potrei spiegarmi come una stessa persona possa vivere una vita normale e al contempo costruirsi un'identità che rapisce e uccide bambini senza soffrire di problemi mentali seri: questa vicenda mi sembra proprio la definizione di personalità multipla (con questo non voglio assolutamente dire che Gracy avrebbe dovuto avere diritto agli sconti di pena che la legislazione americana riconosce in questi casi, anzi: averlo tenuto in vita per 14 anni prima di fargli l'iniezione letale è stato un grande regalo). . -
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Aveva una doppia vita come la quasi totalità dei serial killer più famosi.
A volte uno è solo malato e, come molti serial killer, l'alto QI gli ha permesso di nascondersi tra la gente normale..
