American Gods - Neil Gaiman

~ Libro del mese di marzo e aprile 2013

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Lascio che le cose mi portino altrove

    Group
    Amministratori
    Posts
    21,962

    Status
    offline
    Libro del mese di marzo e aprile 2013
    Titolo: American Gods
    Autore: Neil Gaiman
    Anno: 2001
    Link Ibs: American Gods
    americangods-hard

    wiki:

    CITAZIONE
    American Gods è un romanzo fantasy dello scrittore inglese Neil Gaiman pubblicato per la prima volta nel 2001. Vincitore nel corso del 2002 dei premi Nebula, Hugo e Bram Stoker.

    Trama: shadow esce di galera un giorno prima. dopo aver scontato alcuni anni per una rapina. esce di galera perché sua moglie è morta. in un incidente d'auto, con il suo migliore amico.
    è sconvolto, convinto di non avere più nessuna ragione di vita, finchè un certo signor Wednesday lo assume come guardia del corpo. inizia il loro viaggio attraverso gli stati uniti, W. va alla ricerca di personaggi strani, umili lavoratori, e cerca un'alleanza.
    "La tempesta si avvicina".
    lentamente viene rivelato che W. è una divinità, un vecchio dio, dell'olimpo scandinavo che, come tutte le altre antiche divinità, hanno perso interesse agli occhi del popolo.
    gli dei vivono soltanto se sono adorati, e nel vecchio continente nessuno più si cura di loro, così si sono trasferiti nella sconfinata america, e adattati ai lavori più disparati per sopravvivere.
    La tempesta si avvicina, nel luogo più desolato d'america, il centro esatto di questo sconfinato stato, dove si annulla l'interesse popolare, si prepara la battaglia, tra vecchie divinità dimenticate e nuovi dei contemporanei (internet, tv)

    E' stato il primo libro di gaiman che ho letto, senza minimamente conoscerlo come scrittore di fumetti (si, tanto tempo fa), e sono rimasta ammaliata.
    questo universo particolarissimo, così ben strutturato, la concezione pura e semplice che ha delle divinità. è grandioso, magnifico. da perdercisi e credere veramente che sia così.
    tale concezione (ho poi scoperto) rimane in tutte le sue opere (dagli altri romanzi ai libri di sandman e così via), è semplicemente geniale: gli dei esistono finchè vengono adorati. nascono dall'adorazione della gente, e di essa vivono. cadono in disgrazia, vengono dimenticati e cercano di non morire, finchè poi si lasciano andare in un'esplosione finale, o cercano di vendicarsi in una grande battaglia, e riprendere il loro posto nel cuore sempre più arido degli uomini.

    forse un po' difficoltoso all'inizio, la lettura non sembra così coinvolgente, ma andando avanti si rivela per quello che è: un ottimo libro.

    voto: 8/10


    ho trovato questa recensione, su ibs, che a mio parere è bellissima:

    CITAZIONE
    Recensione de L'indice

    Vi sono molti aspetti, in questo nuovo romanzo di Neil Gaiman, che possono sconcertare chi si aspetta un trattamento più convenzionale della materia, ma sono proprio questi che rendono il libro più interessante e originale di quello che sarebbe stato altrimenti. American Gods è essenzialmente un gothic novel ambizioso e dalla premesse altisonanti. Non riesce mai a onorarle del tutto, ma nonostante questo, o forse grazie a questo, si fa apprezzare più di prodotti maggiormente in riga con il genere.

    Un uomo che ha poco passato, pochi pensieri e apparentemente nessuna psicologia, e che infatti non ha altro nome se non Shadow, "ombra", è appena uscito di prigione dove ha scontato tre anni a causa di una rapina alla quale sua moglie l'aveva convinto a partecipare. Appena tornato libero scopre che la moglie, che aveva una relazione con il suo migliore amico, in un incidente di macchina è morta con lui. Non gli resta nessun motivo per stare al mondo, ed è proprio allora che incontra Mr. Wednesday, un anziano bevitore, truffatore e seduttore di ragazzine che gli propone di lavorare per lui come guardia del corpo. "La tempesta è vicina", dicono Wednesday e i suoi strani amici, tutti bizzarri emigrati dall'Europa, e Wednesday ha bisogno di qualcuno di cui potersi fidare. E la tempesta, nientemeno, è quella tra i vecchi e i nuovi dei. Perché Wednesday in realtà è Odino, il Wotan di Wagner, emigrato in America come tutti gli altri dei celtici, nordici, slavi e mediterranei. Dimenticati nei loro vecchi mondi, gli antichi dei restano immortali, ma se non vengono nutriti dall'adorazione dei fedeli e da costanti sacrifici perdono potere e si riducono all'ombra di se stessi ("ombra", come si è detto, è anche il nome del protagonista). È così che hanno preso la via dell'America, dove sopravvivono facendo i mestieri più umili, così come hanno fatto per generazioni i popoli che un tempo li adoravano.

    La tempesta che si avvicina è quella che i nuovi dei vogliono scatenare contro i vecchi per toglierli di mezzo una volta per tutte. Televisione, carte di credito, mass media, Internet. Sono questi i nuovi dei, forniti di elicotteri neri senza insegne e di treni piombati dove torturano i loro prigionieri, nella migliore tradizione della paranoia americana come ci è stata insegnata dai telefilm di X Files. Visti da vicino, i nuovi dei sono gradevoli: belli, biondi, ben vestiti, sembrano tutti usciti da un pubblicità televisiva o da una puntata di Cheers, ed è un peccato che Gaiman non abbia approfondito più di tanto la contrapposizione tra i due gruppi. Il suo interesse va tutto ai vecchi dei, che per la sua immaginazione sono ben più interessanti.

    Il romanzo prende corpo con grande lentezza e in una successione di episodi e divagazioni che sfidano continuamente le premesse del gothic e dell'horror. Poca violenza, poco sangue, poco il compiacimento per il disgustoso. Un lungo vagare, invece, di Shadow, Wednesday e dei loro occasionali compagni, per il Midwest americano più squallido e dimenticato, tra il Wisconsin, l'Illinois e il South Dakota alla ricerca di giostre di paese, agenzie di pompe funebri, motel diroccati, riserve indiane impoverite e lindi paesini che nascondono infami segreti. È in questi luoghi che Wednesday deve reclutare gli antichi dei e convincerli a partecipare alla battaglia finale. Avverrà in un luogo turistico della Georgia, ma "dietro le quinte del reale", senza che abitanti e turisti abbiano il minimo sospetto che mentre loro stanno guardando il panorama dalla Lookout Mountain qualcuno si sta battendo per il possesso dell'anima dell'America, e anche della loro.

    Attraverso una prova iniziatica che ricorda quella del mito di Gilgamesh, Shadow scoprirà infine la verità sul suo passato, e capirà di avere in mano le chiavi della guerra. Non diremo di più, se non che American Gods, che non si ferma davanti a nessuna assurdità e che tralascia tranquillamente di spiegare quello che sarebbe troppo difficile spiegare, è una lettura intrigante proprio per la sua strana torpidità, per il suo lento vagare attraverso le aspettative di un genere che vengono sempre intelligentemente deluse.


    Edited by °Ln - 1/5/2013, 21:48
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar
    Group
    Amministratori
    Posts
    22,341
    Location
    Mondo Parallelo

    Status
    offline
    è ciò che ho pensato anch'io quando mi sono avvicinata a questo autore particolarissimo. di lui ho letto solo Nessundove ma ho adocchiato questo American gods da qualche tempo...
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar
    Group
    Amministratori
    Posts
    5,530

    Status
    offline
    buttati, ché merita davvero :)
     
    Top
    .
  4. Violetta‚
     
    .

    User deleted


    concordo con anemone! american gods incanta, è molto più profondo di quanto possa sembrare, una delle mille sfaccettature del meraviglioso neil *_*
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar
    Group
    Amministratori
    Posts
    22,341
    Location
    Mondo Parallelo

    Status
    offline
    allora lo metto in lista!
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Lascio che le cose mi portino altrove

    Group
    Amministratori
    Posts
    21,962

    Status
    offline
    Libro del GdL ufficiale di Libridine!! Ci prepariamo a una rilettura!!

    L'ho letto diversi anni fa, è stato il mio primo romanzo di Gaiman mai letto e l'ho amato a dismisura. E' stratificato, complesso, pieno di riferimenti, assolutamente originale... La sua concezione del mondo deistico poi si riflette anche nelle altre opere (per esempio I ragazzi di Anansi è generato dallo stesso Pantheon) e proviene probabilmente da Sandman.
    Voglio rileggerlo proprio perché ora che ho un'idea più chiara del lavoro di Neil, avendo letto quasi tutto (ehm... con lui non si può mai dire) spero di trovarci qualcosa di nuovo *-*
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Alt er Tabt

    Group
    Altrove
    Posts
    17,455
    Location
    Bologna

    Status
    offline
    Ok, finito oggi. Alla fin fine non era male, però continuo a pensare che Gaiman non faccia per me. A parte che praticamente ripropone spesso gli stessi schemi narrativi (ci ho visto diverse analogie con Nessundove) e si diverta a descrivere le sue fantasie (che a me non colpiscono più di tanto), non trovo niente di così eccezionali nei suoi libri. Di sicuro è originale in alcune sue trovate, ma vedendo che le ripropone in un modo o nell'altro in tutte le sue opere, mi è scaduto un po'. Ad ogni modo come lettura è stata abbastanza gradevole (anche se alcune parti mi hanno un po' annoiato).
     
    Top
    .
  8. Fa}
     
    .

    User deleted


    ho finito di leggerlo anche io! gaiman è un autore che apprezzo a metà. questo però essendo il libro più lungo che ho letto è anche quello più "compiuto", con belle riflessioni e molto ben strutturato al suo interno: per quanto mi lasci un pò indifferente a livello di contenuti non posso negare che a livello di costruzione è veramente ben congegnato.
    l'idea degli dei che si trasferiscono in massa, che vivono e muoiono è molto interessante, la dea micia un pò mi ha ricordato la scena di serendipity nel film dogma di kevin smith ad essere sincero.
    tutto sommato direi che è stata una buona lettura.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Biting's excellent.
    It's like kissing.
    Only there's a winner.

    Group
    Amministratori
    Posts
    24,483
    Location
    Bologna

    Status
    offline
    Chi ha copiato da chi?
    L'idea delle divinità umanizzate è presente anche in altri libri ("Il ritorno del Dio Coyote" di Moore è del 1993), quindi non è del tutto originale.

    Io sono a metà... ma in 'sti giorni ho poca voglia di leggere...
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar
    Group
    Altrove
    Posts
    8,331

    Status
    offline
    Io lo sto leggendo, e per ora non sta deludendo le mie aspettative (: Ho però l'impressione che una lettura sola non mi basterà assolutamente per cogliere tutte le sfumature che vorrei...
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Lascio che le cose mi portino altrove

    Group
    Amministratori
    Posts
    21,962

    Status
    offline
    Io sono alla seconda lettura, credo la prima se non risale a 10 anni fa poco i manca.... Lo ricordo benissimo anche se devo dire che lo sto apprezzando infinitamente di più adesso che conosco Gaiman *-*
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Biting's excellent.
    It's like kissing.
    Only there's a winner.

    Group
    Amministratori
    Posts
    24,483
    Location
    Bologna

    Status
    offline
    Sto andando a rilento perché ho poca voglia di leggere... ma mi sto divertendo, il solito Gaiman, ma sempre con dettagli e riferimenti che scopri e riscopri ad ogni lettura.

    Per chi fosse interessato, purtroppo solo in inglese, qui (http://frowl.org/gods/) un elenco e i vari riferimenti a tutte le divinità citate nel libro.
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar
    Group
    Amministratori
    Posts
    22,341
    Location
    Mondo Parallelo

    Status
    offline
    io non l'ho ancora iniziato^^ credo che lo inizierò tra qualche giorno: Le ultime 5 ore lo sto divorando!
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar
    Group
    Altrove
    Posts
    8,331

    Status
    offline
    CITAZIONE (taksya @ 15/3/2013, 19:37) 
    Per chi fosse interessato, purtroppo solo in inglese, qui (http://frowl.org/gods/) un elenco e i vari riferimenti a tutte le divinità citate nel libro.

    Grazie del link, Taksya!! Stavo proprio cercando qualcosa del genere... C'è anche la mappina degli spostamenti fatti da Shadow =P
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Biting's excellent.
    It's like kissing.
    Only there's a winner.

    Group
    Amministratori
    Posts
    24,483
    Location
    Bologna

    Status
    offline
    Il sito è sempre utile.
    Visto che sono più ferrata su Grecia, nord Europa e Egitto, ci sono un sacco di divinità e riferimenti che non riuscivo a cogliere.
     
    Top
    .
29 replies since 7/7/2009, 09:51   358 views
  Share  
.