Ovidio

Amores II XI

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  1. aspirantelatinista
     
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    Amores II XI
    Tu mihi, tu certe, memini, Graecine, negabas
    uno posse aliquem tempore amare duas.
    per te ego decipior, per te deprensus inermis --
    ecce, duas uno tempore turpis amo!
    utraque formosa est, operosae cultibus ambae;
    artibus in dubio est haec sit an illa prior.
    pulchrior hac illa est, haec est quoque pulchrior illa;
    et magis haec nobis, et magis illa placet!
    erro, velut ventis discordibus acta phaselos,
    dividuumque tenent alter et alter amor.
    quid geminas, Erycina, meos sine fine dolores?
    non erat in curas una puella satis?
    quid folia arboribus, quid pleno sidera caelo,
    in freta collectas alta quid addis aquas?
    Sed tamen hoc melius, quam si sine amore iacerem --
    hostibus eveniat vita severa meis!
    hostibus eveniat viduo dormire cubili
    et medio laxe ponere membra toro!

    TRADUZIONE:
    Tu Grecino, proprio tu , mi ricordo negavi
    che si possano amare contemporaneamente due donne.
    A causa tua sono ingannato e catturato
    ecco vergognosamente amo nello stesso momento due donne.
    Entrambe sono belle entrambe attente all'eleganza ;
    nelle arti è incerto se sia meglio una o l'altra ;
    questa è più bella di quella, l'altra è più graziosa di quella.
    e più mi piace questa e tanto ancora mi piace quella.
    Errando come una barca sospinta da venti discordi
    e entrambi gli amori mi tengono diviso.
    Perché Ercina raddoppia i miei dolori senza fine?
    Non era abbastanza a darmi preoccupazioni una sola fanciulla?
    Perché aggiungi foglie agli alberi, stelle al cielo che è pieno di astri
    e masse d'acqua al mare profondo?
    Tuttavia questo è meglio che giacere senza amore:
    ai miei nemici accada di vivere una vita austera,
    ai miei nemici tocchi di vivere in un letto gelido (=vedovo)
    e distendervi in lungo e in largo le membra!
    OVIDIO AMORES.



    Come ho detto Ovidio è un tra i miei poeti preferiti, egli ha saputo creare capolavori immortali e magistrali, ma è riuscito anche a far sorridere e a giocare con la letteratura. Nessuno tra i poeti elegiaci precedenti è riuscito a scrivere un corpus di opere così fresco ed attuale, senza ipocrisie o costrizioni di alcun genere... Però non voglio stancarvi, magari ne parleremo in un secondo momento, spero solo che vi sia piaciuto il testo... :) :)

    Edited by aspirantelatinista - 30/3/2008, 21:27
     
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