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Titolo: La ballerina del Gai-Moulin
Autore: Georges Simenon
Anno: 1931
Editore: Adelphi (1994)
Pagine: 148
Descrizione: Due giovani e patetici viveurs indebitati fino al collo si nascondono una sera nella cantina di un losco night-club di Liegi con l'intenzione di attendere l'ora di chiusura e di svuotare la cassa. Ma un cadavere, intravisto nell'oscurità alla luce fioca di un fiammifero, viene a turbare i loro piani: è il facoltoso greco cui poco prima rivolgeva le sue sapienti e professionali attenzioni Adèle, l'entraineuse del Gai-Moulin. E' una notte degli inganni, dove nessuno è ciò che sembra. Ma provvederà Maigret, ancora una volta, a capire di che si tratta.
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Non so se riuscirò a non leggere piu' di un Maigret al mese: quest'uomo era davvero geniale. Non spreca una parola e con poche frasi riesce a costruire un'ambientazione limpidissima. Alla prossima!
Voto 4/5. -
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"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
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Fino a 3/4 del libro mi perdo in ipotesi e congetture per rimanere a bocca aperta alla fine..
adoro la profondità dei personaggi, l'attenzione ai loro mondi interiori dipinti con maestria a volte anche con poche pennellate.
Altro personaggio che rimane sempre una piccola apparizione sul finale ma che mi ha già conquistato: la moglie di Maigret!.