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Titolo: La diga
Autore: Michael McDowell
Anno: 1983
Editore: BEAT
Pagine: 256
Descrizione:
1922. Mentre Perdido si sta riprendendo dalla devastante inondazione, la costruzione di una diga è l'unico baluardo possibile contro la furia dell'acqua. Ma il cantiere riversa sulla cittadina il suo carico di imprevisti: la rivolta degli operai, il capriccio delle correnti, il mistero di alcune sparizioni. La matriarca Mary-Love si scontra con Elinor, ora parte della famiglia Caskey. Macchinazioni, alleanze innaturali, sacrifici: a Perdido i mutamenti saranno profondi, le conseguenze irreversibili. La lotta è appena cominciata.
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"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
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Secondo capitolo di una saga che diventa sempre più avvincente. Si inizia ad approfondire la conoscenza di alcuni personaggi, se ne conoscono altri sempre in un'atmosfera che trascina con sè un non so che di inquietante anche quando si tratta di passare una piacevole serata estiva sul dondolo del terrazzo. Mentre si riesce a delineare con chiarezza il personaggio di Mary-Love con tutte le sue dinamiche relazionali, Elinor, per me, resta sempre un mistero oscuro capace di attrarmi e farmi paura allo stesso tempo. . -
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Sister inizia a mettere la testa fuori dal sacco e assomiglia sempre piu' al cattivo palese della storia, Mary Love. Anche se forse non è tutto come sembra e i confini tra buono/cattivo sono sempre piu' labili... . -
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Nel terzo, la storia e i personaggi fanno il botto... . -
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Bene, cerco di non tardare.