In un volo di storni. Le meraviglie dei sistemi complessi

~ Giorgio Parisi

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    Titolo: In un volo di storni. Le meraviglie dei sistemi complessi
    Autore: Giorgio Parisi
    Anno: 16 novembre 2021
    Editore:Rizzoli
    Pagine: 128
    Descrizione:
    “Il lavoro migliore di una vita di ricerca può saltare fuori per caso: lo si incontra su una strada percorsa per andare da un’altra parte.”“Le idee spesso sono come un boomerang: partono in una direzione ma poi vanno a finire altrove. Se si ottengono risultati interessanti e insoliti, le applicazioni possono apparire in campi assolutamente imprevisti.” Realtà sperimentali che sembrano sfuggire a ogni legge, ricerche che portano a scoperte che sorprendono lo stesso ricercatore, il lampeggiare dell’intuizione fisica e matematica: è il mondo indagato da più di cinquant’anni da Giorgio Parisi, vincitore nel 2021 del premio Nobel. Dall’ingresso, nel 1966, all’istituto di Fisica di Roma (dal retro, perché gli studenti dei primi due anni non potevano passare dalla porta principale) al Nobel sfiorato già all’età di venticinque anni, dagli studi pionieristici sulle particelle all’interesse per fenomeni enigmatici come le trasformazioni di stato, i “vetri di spin” e il volo degli storni, dalle riflessioni su come nascono le idee a quelle sul senso della scienza nella nostra società, questo libro è un viaggio nella mente geniale di un fisico che ha cercato le regole dei sistemi complessi, perché quelli semplici gli sono sempre sembrati un po’ troppo noiosi.
     
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    Sono abbastanza perplessa. Ho preso il libro perché è da diverso tempo che vorrei approfondire il discorso del volo degli stormi e i sistemi complessi in natura: formiche, sciami ecc. Ahimè non ho trovato molto di quello che cercavo. Mia colpa che non ho approfondito prima di cimentarmi con la lettura, magari avrei potuto leggere meglio la quarta... Avrei scoperto che lo studio sugli stormi di storni era solo una piccola parte, un saggio di una decina di pagine. Grazie, Parisi, per averlo studiato e capito, ma poi? Gli altri saggi sono su vari soggetti, interviste sulle procedure e l'intuizione, la difficoltà di lavorare su certi temi negli anni 70, per carità tante cose interessanti ma non interessanti per me. Ma soprattutto, la "title track", almeno quella che mi ha fatto da esca, l'ho trovata estremamente breve e insoddisfacente.
     
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    Ma non trovi anche tu che la divulgazione scientifica stia diventando sempre più deludente? :/ io non riesco più a leggerne...
     
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    Molto di quello che leggo lo trovo incredibilmente superficiale ed estremamente semplificato
     
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3 replies since 7/7/2022, 07:10   41 views
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