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Titolo: Il defunto signor Gallet
Autore: Georges Simenon
Anno: 1931
Editore: Adelphi (ita)
Pagine: 157
Descrizione:
Un umbratile viaggiatore di commercio, Emile Gallet, è assassinato in un alberghetto a Sancerre. La caratteristica di quel caso era la mediocrità. Ma questa coltre di mediocrità sembra lacerarsi non appena il commissario comincia a indagare: si viene a scoprire che Gallet aveva da diciotto anni lasciato la ditta per la quale diceva di lavorare e che frequentava Sancerre sotto il nome di Clément. Nell'afa malsana di una precoce estate di provincia Maigret si imbatterà nei segreti, torbidi quanto inaspettati, di un piccolo borghese dalla doppia vita e dall'incerta stabilità.
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"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
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Praticamente, fino alle ultime 20 pagine io brancolo nel buio, immersa nei dubbi e senza capirci molto. Ma va bene così: mi faccio prendere per mano da Maigret e lascio che sia lui a condurmi, come se fossi la sua assistente, ancora alle prime armi e, per giunta, poco perspicace. Poi, nelle ultime 20-30 pagine, la luce squarcia l'oscurità e si apre tutto il mondo interiore dei personaggi. E' incredibile come questo autore riesca ad accompagnarti nella psicologia dei personaggi, svelando sfumature del comportamento umano, la complessità delle relazioni umane, a farti comprendere quanto è caleidoscopica la natura umana. .