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Titolo:L'enigma di Flatey
Autore: Viktor Arnar Ingólfsson
TITOLO ORIGINALE: FLATEYJARGÁTA
PRIMA EDIZIONE: OTTOBRE 2012
Editore: Iperborea
Pagine: 288
Descrizione:
È l’alba di una limpida giornata di giugno del 1960 quando una famiglia di pescatori dell’isola di Flatey, tra i fiordi occidentali dell’Islanda, trova il cadavere di uno sconosciuto. Nella sua tasca un foglio con una serie di 39 lettere. La vittima è il danese Gaston Lund, studioso di un antico enigma irrisolto basato sulle saghe raccolte nel Libro di Flatey e custodito nella biblioteca locale. Inviato dal continente a sciogliere il mistero, il giovane avvocato Kjartan si ritrova smarrito su un irreale pezzetto di terra con una manciata di case, dove i prezzi si calcolano ancora in pelli di foca, in tavola si servono uova di sterna e razza fermentata, e tutti credono nella maledizione legata all’enigma, che sembra avverarsi quando sull’isola compare un altro cadavere. Il fascino dei miti nordici avvolge un’indagine a doppio filo che insegue la soluzione dell’enigma attraverso le sue 40 domande mentre si addentra in questo piccolo mondo fuori dal tempo, in cui ogni abitante nasconde un universo di storie e di segreti, dal sacrestano che parla con gli elfi e si diletta in vaticini, al maestro depositario di memorie e leggende tramandate da generazioni. Molto più di un thriller, L’enigma di Flatey è un affresco ammaliatore dell’Islanda profonda, sospesa tra l’incanto di paesaggi vergini e l’eco delle saghe.
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Allora, il libro ci ha messo un po' a ingranare, complice (a) la difficoltà oggettiva dei nomi Islandesi ( qui potete trovare l'incipit https://iperborea.com/files/files_intranet...bre_incipit.pdf)
Breiðafjörður, Patreksfjörður, Stykkishólmur (luoghi) o personaggi come Guðvaldur detto Valdi, Elliðagrímur Einarsson, detto Grímur, Högni, Þormóður il Corvo, Ingibjörg.... ma soprattutto, ahimé, (b) l'ocr che è andato in tilt con le lettere dell'alfabeto islandese e mi ha sottoposto grafie alternative e fantasiose per le ð (sempre ò, ci ho messo un po' a rendermene conto) o Þ ( a volte I> o P o ] e cose simili...) ..... ed è impazzito anche sulla chiusura dei capitoli in cui c'è un dialogo sul manoscritto di Flatey intorno a cui è incentrato il romanzo.
Insomma: se me l'ero comprata sicuramente scorreva 'na favola, ma mi sta bene. Ingranato comunque il fantasioso mondo islandico, aiutatami con google immagini per immergermi di più nell'atmosfera, mi sono trovata sulla piccola isola di Flatey, un paio di km di lunghezza e altrettanti di larghezza, negli anni '60. Un villaggio di pescatori di foche e mangiatori di petti di pulcinella, che si ritrova a che fare con un delitto.
Indagini che si intrecciano a storie personali, vicende complesse che piano piano trovano un loro filo logico fino a una soluzione non forzata e non banale.
Mi è piaciuto!
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Giusto per dire che dopo un anno e senza aspettarmelo sono a pochissimi km da Flatey, e tutti questi nomi improbabili me li sto trovando a portata di mano. . -
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Biting's excellent.
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Sappi che ti sto invidiando.
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Anch'io. . -
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E sto pure lavorando . -
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