La scienza e la pretesa della sua neutralità

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  1. N. Zyme
     
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    "Se gli uomini di scienza non reagiscono all' intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l' uomo.
    E quando, coll' andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall' umanità.
    Tra voi e l' umanità può scavarsi un abisso così grande, che ad ogni vostro eureka rischierebbe di rispondere un grido di dolore universale [...] Così stando le cose, il massimo in cui si può sperare è una progenie di gnomi inventivi, pronti a farsi assoldare per qualsiasi scopo."


    Proprio in questi giorni stavamo discutendo (io anche in real) della questione OGM e ambienti radicali, collegato alla divulgazione scientifica e alla corretta informazione. Per quanto vicina agli ambienti anticapitalisti ho lamentato una loro troppo semplice presa di posizione nei confronti di questioni spesso delicate, sfaccettate, spesso priva di fondamenti solidi che non fossero legati a un bias. O comunque, nella foresta di posizioni, non mi è mai arrivato nulla di così degno da essere preso seriamente in considerazione per una discussione come si deve. Nel senso che spesso la presa di posizione o è supportata solo da bufale, o non è spiegata abbastanza da poter essere presa in considerazione (es. "OGM fanno male! Monsanto kattiva! NONONO" sì vabbè ma perché?).
    Abbiamo un po' tutti preso atto di come internet abbia catalizzato la diffusione di informazioni inattendibili e senza alcun riscontro reale, in ambito scientifico e non: è un fiorire di bufale di ogni specie, dalla fragola-pesce ai crimini degli immigrati che affettano le bambine nel sotterraneo del'emporio cinese, passando per le scie chimiche. Non stupisce, quindi, che abbia preso piede, per reazione, una florida attività di debunking, e che parte della comunità scientifica si sia presa la briga di organizzarsi in convegni, pubblicazioni, e altre forme di divulgazione per cercare di contrastare questa preoccupante forma di neo-analfabetismo (che secondo me non ha niente di nuovo: è solo velocizzata, ma vabbè).

    Da persona che ha intrapreso studi scientifici ho inizialmente guardato di buon occhio queste iniziative, ma presto me ne sono tirata fuori. E questo perché ho presto notato che se da una parte si colmavano delle lacune, dall'altra c'erano delle visibili mancanze... dei muri. Mi sembrava che lo scienziato pensasse solo alla scienza, e questo francamente non mi piaceva. Non ho mai trovato auto-analisi sulle ripercussioni sociali dei propri gesti, di tentativi di capire (laddove possibile) l'antagonista. Appena ti azzardi a dire qualcosa di "schierato", beh, sei schierato. Sei complottista. Senza capire che i rapporti di potere esistono, che non li voglio ignorare e che, soprattutto, la tanto sbandierata pretesa di neutralità è una beata illusione. Che anche loro partecipano a corroborare, o indebolire, i rapporti di potere. O semplicemente si schierano e non se ne accorgono.
    Quando ho scritto, a proposito degli OGM
    parliamo di se, quanto e come possa essere conveniente utilizzarlo, declinarlo, abbandonarlo
    il dibattito sarebbe, in teoria, aperto anche agli scienziati: un'assunzione di responsabilità, insomma, che invece è il più delle volte sacrificata in nome di una presunta neutralità.
    (vedi l'esempio di Bressanini: non ha mai scritto che è un liberale, ma io ho capito benissimo "dove si schiera", regà, il personale è politico e non possiamo negarcelo)


    «Supponiamo di vivere in una società autoritaria in cui una popolazione straniera viene tenuta in schiavitù e torturata per compiere esperimenti scientifici. Supponiamo che le associazioni umanitarie si oppongano alla tortura e che cerchino di fermarla con ogni mezzo, anche dicendo che quegli esperimenti non sono attendibili. Se gli scettici di quella società facessero “fact checking” dicendo che quegli esperimenti in realtà sono validi dal punto di vista scientifico, senza dire nient’altro, e le loro dichiarazioni venissero strumentalizzate dal governo per giustificare le torture, quegli scettici non avrebbero nessuna responsabilità?»

    E insomma, capita a fagiolo questo articolo di Mariano Tomatis su Giap, blog del collettivo Wu Ming, che parla proprio di questo.
    Invito a leggerlo... perché io, a dire il vero, sono d'accordo, al netto dei buoni servizi di divulgazione che secondo me Bressanini ha portato avanti nella rubrica di scienza in cucina su Le Scienze, nel libro sugli OGM e via discorrendo.

    www.wumingfoundation.com/giap/?p=22200#more-22200

    Particolarmente interessante è la critica al concetto di "militanti" dipinto da Bressanini e Mautino portato alla luce dall'autore.

    Per denunciare il clima di diffidenza sollevato nei confronti degli OGM, Bressanini e Mautino propongono distinzioni molto sottili tra le diverse sostanze chimiche coinvolte, facendo notare quanto sia scorretto fare di tutta l’erba un fascio. Peccato che la stessa capacità di sottilizzare – elemento fondamentale delle loro argomentazioni – non si ritrovi quando i due autori passano a identificare il nemico numero uno della Scienza: il cosiddetto “attivista”, una figura presentata in modo caricaturale e monodimensionale, tale da poterne liquidare gli argomenti con poche battute; una messa in ridicolo oltremodo facile, dato che le argomentazioni pseudoscientifiche fioccano abbondanti un po’ dappertutto ed è un gioco da ragazzi trovare attivisti che fondano la propria lotta su argomenti farlocchi (e rom che delinquono e immigrati ubriachi e slavi che stuprano…). Non distinguere tra diversi OGM o fare di tutti gli attivisti una pappa indistinta evidenzia la stessa inerzia intellettuale, ma la demonizzazione operata da Bressanini e Mautino è quella funzionale ai powerful perché liquida senza appello qualsiasi voce critica, gettando via – senza sottilizzare troppo – il bambino e l’acqua sporca.

    Edited by N. Zyme - 1/9/2015, 20:12
     
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    Sono d'accordo. Dopo aver letto il libro di debunking uscito qualche anno fa e che conteneva articoli di Attivissimo, Salvo Di Grazia e Bressasini mi sono fatto l'idea che troppo spesso si risponde ai troll trolleggiando per ripicca. Il risultato è pietoso
     
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  3. TheGrandWazoo
     
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    io personalmente avendo visto tanto ma tanto negli ultimi 4 anni,
    mi sento di confutare certi metodi scientifici che a detta degli stessi ricercatori che pubblicano i paper,
    a volte sono frutto di "fortuna" , " approssimazioni arrotondate alla cavolo " , " dati generati dal nulla ",
    e mille altre cose.
    Plauso ai tanti volenterosi che si ammazzano anche nei week end e di notte nei laboratori,
    a volte si arriva a qualcosa
    ma il grosso e' una massa di dati impilati, modellizzati e organizzati per tenere viva una grande macchina dei soldi.
    Chi conosce come funziona l'amministrazione di un istituto scientifico, capira' senza aggiungere nient'altro,
    chi non ha visto o sentito in prima persona invece, faccia sforzo di immaginazione.
    I miliardi che girano sono uno dei grandi affari ma le cose non si fermano a quello che si vede alla luce del sole.

    Sugli OGM in particolare sono smaliziato, non mi fanno ne' impressione ne' mi esaltano,
    dialetticamente pero' in molti cascano quando si parla di naturale/chimico/organico e quant'altro
    il fatto e' che cosi' come nel mondo dell'Hyperinformazione si usa la dialettica in maniera subdola
    e secondo alcuni principi ben studiati di marketing,
    cosi' una bella massa di ignoranti ( e mi ci metto pure io da giovinetto che ne sparavo grosse per partito preso, oggi mi sono abbastanza calmato e prima di fiatare o digitare ci penso bene mille volte, la soluzione piu' onesta ho scoperto essere il semplicissimo ma difficilissimo - non lo so - maledetta trinita' che ignorata porta allo spreco di parole, bisogna sempre e comunque liberarsi di quello che si vuole dire, e' una grande evacuazione globale cui il via proviene dalle induzioni e indottrinazioni delle grosse ombre che circondano le comunita' e di cui e' difficile liberarsi )
    una bella massa di ignoranti si diverte, prova piacere a diffondere virus disinformativi
    a volte per sentito dire o dopo la ricerchetta su internet.
    Gli scontri tra fazioni e faziosi intasano le polis della rete
    vi sono ormai speranze in un rinsavimento ?
    Ne approfitto per praticare la triade onesta,
    non lo so.
    Quello che credo di sapere pero' e' che se ci si attiva in maniera critica ma giudiziosa,
    anche la scienza comunemente accettata puo' essere confutata.
    Sui complotti, gomblotti e gommoni non mi pronuncio, sono molto ignorante a riguardo,
    le scie chimiche le avra' inventate un dio in vena di sniffarsele
    non si e' mica in dovere di diventare metereologhi o di dover discutere per forza
    dei temi di tendenza,
    ma c'e' un dovere verso il quale siamo chiamati
    ed e' quello di ammettere che l'intelligenza ha le sue falle
    e con tutta la conoscenza di questo mondo, non arriveremo mai a nulla se non alla rovina
    se non affianchiamo una buona morale oggettiva e non retorica.
    La politica oggi e' pura retorica per questo la rifiuto al duecento percento,
    l'ho fatta, me ne sono saturato per bene e non ne voglio piu' sentir parlare,
    non sono miei interlocutori i retorici, sono tutti una massa di peggioratori del tenore di vita altrui,
    e per gli altri intendo tutti quelli fuori dalle loro orbite familiari o di amicizie.
    Qui non ci vedo scampo ne' soluzione se non quella di abolire il sistema attuale a favore di qualcosa di
    contro-retorico. Allora e solo allora ci sara' un mio interesse allo scambio con questa gente,
    per ora e' tutta una presa in giro e una perdita di tempo, non e' possibile operare in nessuna maniera per fermare i loro egoistici scopi se vogliamo farla semplice.

    La scienza quindi essendo influenzata in buona parte dalla politica e dall'economia ( per il giro di soldi che descrivevo prima ) sin da Galileo Galilei tarpato dal vaticano ( ente politico tra i piu' forti ed ente economico ancor piu' solido di quanto si possa pensare )
    si' e' partiti abbastanza male.

    Le risorse vengono " sprecate " per scopi secondari e terziari.
    Chi sono io per definire cosa e' secondario e terziario ?
    Non lo so, ma non sono il solo a pensarla in questa maniera, mi si affiancano decine di ricercatori frustrati con cui ho avuto a che fare che per anni hanno lavorato sul niente, magari la prendono pure sul personale come se fosse colpa loro, producono numeri riplasmati dalla statistica
    e se cio' che e' stato e' stato,
    e ci si mette pure lo stato
    ebbene sono guai......

    Concludo con una ultima osservazione descrittiva delle dinamiche della diffusione delle bufale, del debunking di tali fregnacce e della desensibilizzazione ai fatti della vita reale come se si svolgesse tutto dentro questa macchina del vero/falso/clamoroso/inutile.
    In pratica la storia di - al lupo ! al lupo ! -
    Certo che oggigiorno bisogna essere ben dotati di una buona dose di anima discriminante e recettiva per non essere imbrattati da tutte ste fesserie ( ma che ripeto, a volte diffuse invece dalla scienza canonica anche se in minor quantita' ) /
    Per prudenza per adesso il mio mantra ricorrente e' il glorioso - non lo so -

    me ne fumo un altro ancora,
    me ne bevo un paio
    e ne dormiro' altrettanti -
     
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