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Titolo:Concerto per archi e canguro
Autore:Jonathan Lethem
Anno: 1994
Titolo originale Gun, with Occasional Music
Editore:Bompiani
Pagine: 225
Descrizione:
www.ibs.it/code/9788845275425/lethe...-per-archi.html
Conrad Metcalf è un investigatore con un sacco di problemi: per cominciare, nella sala d'attesa del suo studio ci sono un coniglio e un canguro dal grilletto facile. Oakland, un prossimo futuro: gli animali evoluti fanno ormai parte della società, la polizia controlla i cittadini attraverso i loro livelli di karma e farmaci da capogiro come Forgettol e Acceptol sono di gran moda. Metcalf sta pedinando Celeste, la moglie di un medico facoltoso, e forse se ne sta anche innamorando. Quando il dottore viene assassinato, l'investigatore si ritrova sotto il fuoco incrociato dei detective governativi, pronti a ibernarlo per sempre, e dei gangster che si riuniscono nel retro del bar "La musa incostante". Mescolando fantascienza e noir nella trama, il primo romanzo di Jonathan Lethem è uno sguardo ironico, divertente e satirico su tutto ciò che può riservarci il futuro.
Un mix abbastanza banale e mal riuscito di ambientazioni hard boiled e futuristiche. I più ottimisti potrebbero dire "Chandler incontra PKD", a me viene da pensare "non poteva fare un omologo di Philip Marlowe e allora s'è inventato una realtà alternativa" chepperò risulta piuttosto puerile e grossolana.. -
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Biting's excellent.
It's like kissing.
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Peccato. Non è facile gestire certe situazioni. . -
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Ok, forse sono stata un po' esagerata....
Diciamo che ci sono alcune situazioni interessanti, in alcuni casi è pure ben amalgamato ma spesso è pesante e suona un po' fasullo e forzato.... Forse è anche colpa mia che non riesco a scinderlo da altre letture precedenti, sono partita col piede sbagliato e non sono riuscita a togliermi di dosso la sensazione sgradevole di copiaticcio... In realtà però l'ambientazione potrebbe anche avere il suo perché, il personaggio preso senza raffronto potrebbe essere interessante ma... La trama è comunque costruita in maniera molto "videogiocata": ogni capitolo pare una nuova missione che va ad aggiungere altri elementi utili per la soluzione finale, ma mi ha dato tanto l'idea di una struttura stile libro game o appunto, videogame stile punta e clicca. Sempre la sensazione che gli interrogatori seguissero i binari "costretti" dal programmino del gioco, e sempre la sensazione di qualcosa di irrisolto.
Che poi alla fine non si risolve..