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Titolo:La dittatura delle abitudini
Autore:Charles Duhigg
Anno: 2012
Editore: Corbaccio
Pagine: 432
Descrizione:
http://www.amazon.it/dittatura-abitudini-f...e/dp/8863800766
Come ha fatto un generale americano in Iraq a sedare dei tumulti di piazza con l’aiuto del fast food? Come è riuscito Michael Phelps a ottenere i suoi record mondiali di nuoto con gli occhialini pieni d’acqua? Come è possibile che i pubblicitari riescano a identificare e catalogare le donne incinte prima ancora che lo vengano a sapere i loro mariti? La risposta è una sola: attraverso le abitudini. La maggior parte delle scelte che compiamo ogni giorno non sono frutto di riflessioni consapevoli bensì di abitudini. E benché, singolarmente prese, non abbiano grande significato, nel loro complesso le abitudini influenzano enormemente la nostra salute, il nostro lavoro, la nostra situazione economica e la nostra felicità. Da secoli gli uomini studiano le abitudini, ma è solo negli ultimi anni che neurologi, psicologi, sociologi ed esperti di marketing hanno realmente incominciato a capire in che modo funzionano e, soprattutto, come possono cambiare. Le abitudini, infatti, non sono un destino ineluttabile: leggendo questo libro impareremo a trasformarle per migliorare la nostra professione, la collettività in cui viviamo, la nostra vita.
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Quasi finito... intanto infilato nel Giralibri, se per caso foste interessati!!
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.- Group
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Volevo chiedertelo... . -
N. Zyme.
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Finito, si termina in fretta. Posso confermare la mia delusione. La prima parte sui casi clinici e l'ultimo sulla giocatrice patologica sono stati interessanti, ma in mezzo... troppo aneddotico, mi sembrava quasi che si allontanasse dal punto del libro, e a tratti davvero noioso, soprattutto quando parla del football entrando troppo nello specifico. Inoltre ripete spessissimo gli stessi concetti; gli aneddoti aggiungono poco (e comunque la capacità delle aziende di ficcare il naso negli affari altrui è francamente paurosa).
Inoltre mi ha dato l'impressione di essere un'americanata, confezionata in modo da essere riempito di fuffa e spot, molto molto superficiale. La parte più interessante è forse la bibliografia.. -
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Anche a me in realtà ha dato la stessa sensazione, non mi ha conquistato. Le parti che però a te non sono piaciute molto a me sono parse interessanti, quelle sul football e le altre dettagliate. Poi sì, mi è parso anche a me piuttosto superficiale e banale e ripetitivo... e a volte mi è parso che volesse ficcare un po' per forza tutto nel suo schemino, ipersemplificando.... e cercando di ficcarci dentro cose abbastanza borderline. .