La dura vita della divulgazione scientifica su internet

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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Nel giro di pochi giorni sono apparse due notizie relative a due mondi piuttosto distanti ma entrambi accomunati da un intento di divulgazione scientifica, in cui entrambi i soggetti hanno deciso di rinunciare all'interazione con i lettori su internet a causa degli stessi motivi.
    Parlo di questi due eventi:

    Why We're Shutting Off Our Comments
    Starting today, PopularScience.com will no longer accept comments on new articles. Here's why.
    http://www.popsci.com/science/article/2013...ng-our-comments
    (Articolo in italiano sul Post: http://www.tempi.it/io-prof-universitario-...ce#.Ukvy7IYvU9x)

    e:

    «Io, prof universitario esperto di ogm, sconfitto sul web dalle bufale tipo la fragola-pesce»
    Intervista a Dario Bressanini, docente e divulgatore scientifico, “costretto” a lasciare il blog sul Fatto quotidiano per sovraffollamento di teorici delle panzane biotech
    http://www.tempi.it/io-prof-universitario-...ce#.Ukvy7IYvU9x

    In sostanza entrambe le realtà si stanno scontrando col fatto che il web è un luogo pieno di cospirazionisti, bufalari, gente antiscientifica e con una grandissima attitudine al flame..... Il posto ideale per la proliferazione di commenti di gente disposta a credere a tutto tranne che alla scienza.....
    direi quasi che i grillini stano vincendo
     
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    Mangianabbi

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    ho letto certe cose scritte dai miei contatti e loro amici :woot:
     
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    Alt er Tabt

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    Io non capisco il problema. C'è gente stupida su internet? Beh, c'è nel mondo reale, perché non dovrebbe esserci anche in quello virtuale. Alla fine conta quello che viene divulgato, capisco che questi siti debbano fare concorrenza agli altri cercando di attirare utenza e quindi consentire a chiunque di commentare un articolo era una necessità di promozione. Ora si sono resi conto che è deleterio e hanno fatto un passo indietro. Che ben venga.
    Al momento sto seguendo un corso di un professore che si riferisce alle persone citate in questo articolo dividendole in due categorie "gli ignoranti e gli imbecilli". Ovvero, quelli che non sanno di cosa stanno parlando e dunque affermano cose basandosi su informazioni sbagliate e quelli (gli imbecilli) che pur di dimostrare che loro hanno ragione si inventano cose o distorcono la realtà come gli fa comodo (pur sapendo che non è così). Mi sembra un esempio calzante anche per questa situazione.
    Purtroppo è così da sempre e non ho mai pensato che internet potesse salvarsi. Almeno su internet c'è anche posto per chi invece vuole davvero discutere e informarsi, mentre nel "mondo reale" non sempre è così.
     
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  4. Fa}
     
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    ma infatti è da sempre così, l'ingenuità o la presunzione sta nel pensare di poter arrivare alle masse.la scienza per sua natura è una materia elitaia, questi due esempi dimostrano il fatto che se uno non c'arriva non c'arriva.se possono esistere teorie come quelle delle scie chimiche, come stamina, significa che c'è gente disposta a chiudere gli occhi davanti alla realtà. ragionare con loro non solo è inutile, ma è dannoso... spiegare a chi non vuole ascoltare non solo fa perdere tempo, ma comunque è impossibile.
    la cosa triste è vedere che i faziosi sono diventati la maggioranza!
     
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    Alt er Tabt

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    Non sono d'accordo sul fatto che la scienza sia elitaria, l'hanno resa tale, ma di suo non lo è.
    Mentre i faziosi non sono diventati la maggioranza, lo sono sempre stati...
    Secondo me, almeno.
     
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  6. Fa}
     
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    insomma dai, ci sono delle cose che se non ci sei portato o se non hai voglia di impegnartici non tutti possono capirle..... in questo senso elitaria: un ragazzino che si ferma alla 3 media non può semplicemente capire alcune cose, se poi arriva a 50 anni ed è convinto che ciò che non capisce sia inutile..... non è colpa dei divulgatori di certo!
    cioè, "loro possono spiegartelo ma non possono capirlo per te"
     
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    Concordo con Fa, la scienza non è elitaria solo nel senso che bisogna ammettere umilmente la propria ignoranza, e impegnarsi a cercar di capire quello che non si capisce e a cercar di conoscere ciò che non si conosce.

    Posto che il dubbio è principe in ambito scientifico, se quando una cosa ti viene spiegata e tu ti ostini comunque a non porti nemmeno il dubbio che la tua posizione possa essere sbagliata allora non è colpa della scienza... sei tu che sei imbecille.

    Del resto tutto si può dire, tranne che su:
    - scie chimiche
    - naturale vs articifiale
    - medicina vs medicine naturali, omeopatiche, osteopatia e bla bla bla
    - e tanta altra roba

    la diulgazione scientifica non offra l'occasione di farsi una cultura e comprendere la realtà.
    La verità è che gli stupidi sono anche troppi...
     
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    Alt er Tabt

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    CITAZIONE (Fa} @ 3/10/2013, 16:28)
    insomma dai, ci sono delle cose che se non ci sei portato o se non hai voglia di impegnartici non tutti possono capirle..... in questo senso elitaria: un ragazzino che si ferma alla 3 media non può semplicemente capire alcune cose, se poi arriva a 50 anni ed è convinto che ciò che non capisce sia inutile..... non è colpa dei divulgatori di certo!
    cioè, "loro possono spiegartelo ma non possono capirlo per te"

    Trovo che siano due discorsi diversi. Il fatto che qualcuno non abbia le conoscenze sufficienti non significa che chi ce le ha sia un elite e che quindi gli altri non possano arrivarci se non entrando in quella elite. D'altronde anche Einstein diceva "Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna". Il che presuppone che un buono scienziato che sia competente nella sua mateira dovrebbe essere in grado di riuscire a spiegarlo anche a chi non appartiene all'elite degli scienziati. Almeno, questo è quello che ho sempre creduto intendesse.

    Il secondo discorso sta nell'arroganza che negli ultimi tempi anche a causa del'esplosione dei mass media (che ha tantissimi pregi, ma altrettanti difetti) che porta la gente a intestardirsi sulla prima cosa in cui si imbattono e non sono capaci di mettersi in discussione.
    Anche perché come diceva Russel "E' questo il problema dell'uomo: gli uomini stolti e ignoranti sono sempre sicuri di ciò che pensano, gli uomini saggi no." (oggi mi sento citazionista).

    Quindi posso anche capire il discorso che "non tutti hanno i mezzi", ma ciò non esclude che anche non avendoli qualcuno (o loro stessi con un po' di impegno) possa arrivare alle giuste conclusioni.

    CITAZIONE (LiberaMente_Libero @ 11/10/2013, 14:57)
    Concordo con Fa, la scienza non è elitaria solo nel senso che bisogna ammettere umilmente la propria ignoranza, e impegnarsi a cercar di capire quello che non si capisce e a cercar di conoscere ciò che non si conosce.

    Posto che il dubbio è principe in ambito scientifico, se quando una cosa ti viene spiegata e tu ti ostini comunque a non porti nemmeno il dubbio che la tua posizione possa essere sbagliata allora non è colpa della scienza... sei tu che sei imbecille.

    [...]

    la diulgazione scientifica non offra l'occasione di farsi una cultura e comprendere la realtà.
    La verità è che gli stupidi sono anche troppi...

    Mi trovo d'accordo con questo ragionamento che però mi sembra in contrasto con quello di Fa. Ma forse ho frainteso io, a questo punto.
     
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  9. Fa}
     
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    diciamo che libero si è espresso meglio....... per certe cose devi impegnarti, approfondire e spingerti a ragionare in un certo modo. se hai l'attitudine a leggere il titolo e credere di aver capito l'articolo, se non sei disposto ad approfondire e a arrenderti alla prima cosa che non capisci allora va bene...... vai commenti a cazzo di cane e non leggi nemmeno le risposte sensate.
    l'istruzione aiuta la formazione, ma non è indispensabile.conosco universitari che credono fermamente alle scie chimiche e idraulici che contestano stamina con ragionamenti logici, che magari non capiscono in dettaglio un certo aspetto ma almeno sanno valutare l'autorevolezza delle fonti.....
    spesso però chi è più ignorante è anche più.....ignorante! con la prepotenza compensa l'incapacità di ragionare.
     
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    Alt er Tabt

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    Ok, però quello è un discorso che si può fare in ogni ambito. Conta pure per l'economia, la politica, l'arte e via dicendo. Giusto l'altro giorno un professore (piuttosto singolare) diceva che secondo lui in Italia pare che ci siano tre mestieri che chiunque può fare. Il dietologo (evidentemente si riferiva ad una moda di far parlare tutti di diete durante gli spettacoli televisivi, anche senza avere alcuna conoscenza in materia), il politico (perché dice che oramai cantanti, attori o chiunque abbia notorietà anche senza alcuna preparazione può darsi alla politica) e l'uomo dell'energia (questo era collegato al fatto che stava spiegando gli impianti nucleari, ma sorvoliamo). Discorso controverso, ma comunque emblematico nel far capire che di questi tempi chiunque si sente autorizzato ad esprimere opinioni su qualunque cosa anche se tutta la sua conoscenza si basa su due righe lette su wikipedia.
    Lo stesso vale per la scienza, posso anche capire che sia per molti più ostica rispetto ad altro (per dire, in generale se leggi un romanzo alla fine è più facile capirlo rispetto ad un teorema di analisi, ma dipende anche dal romanzo e dal teorema), ma non credo che sia un problema solo della scienza. E dunque non credo che la scienza sia più elitaria di qualunque altra categoria. Ovviamente se non hai le basi non puoi capire a fondo il problema ed è facile sbagliare.
    Poi lasciamo perdere che purtroppo c'è anche gente che pur avendo fatto studi (con ottimi risultati) scientifici crede a scie chimiche e simili, più per questioni politiche che altro. Ma è un altro discorso.
     
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  11. TheGrandWazoo
     
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    secondo me la responsabilita' di un divulgatore scientifico e' tanta
    i giornali ci bagnano il pane
    se la scienza viene affrontata ( e qui si parla proprio di affronto, e' un affronto alla scienza )
    durante la scuola dell'obbligo con voluta approssimazione
    e' anche perche' il sistema e' costituito in maniera da deformare invece che formare.
    Fanno piu' comodo ignoranti fideistici che gente che confuta persino la legge di attrazione gravitazionale.
    E' una vergogna e me ne vergogno
    anche se e' mia abitudine sedere a mensa con scienziati anche grossi e discutere di scienza
    perche' ogni volta al termine mi dico sempre: Ma perche' in tutto il mondo non puo' essere cosi' ?
    Invece di parlare di calcio, di gossip, di secondarieta', perche' non si affrontano temi vitali ?

    Giusto per dire, l'altro pomeriggio mentre si mangiava, mi e' capitato di spiegare ad una biologa molecolare
    che l'assorbimento del beta carotene viene favorito dalla bollitura e macerazione della carota
    e da li' e' scaturita una conversazione lunga ma dai riscontri pratici interessanti.
    Discussione che se ridotta in pratica poteva essere ascoltata e compresa anche da un bambino di anni 5.
    Ripeto e' una vergogna e me ne vergogno ancora.
     
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    CITAZIONE (TheGrandWazoo @ 16/10/2013, 13:30) 
    secondo me la responsabilita' di un divulgatore scientifico e' tanta
    i giornali ci bagnano il pane

    Mi chiedo a che serva avere dei giornalisti professionisti se poi gli articoli che vengono pubblicati sono ridicolmente fuorvianti e incompleti, per non dire falsi spudoratamente.
    E senza voler fare il pedante sui titoli alla cazzo di cane, che mi dicono non è responsabilità di colui che scrive l'articolo, ogni volta che leggo un pezzo "scientifico" su un quotidiano devo poi andarmi a cercare le fonti o articoli sull'argomento in giro per il web perché ho fatto il callo alle stronzate pubblicate da certi imbecilli o filibustieri della divulgazione.
    Questo al netto di quelli che scrivono di scienza perché il giornale non ha nessuno a cui rivolgersi per avere un pezzo scritto in modo serio.


    Triste, e rivelatore, il caso neutrini di due anni fa. I giornali a cavalcare prima la gloria e a svilire poi i ricercatori italiani. Ma, ovviamente, di spiegare al popolino come funziona la scienza, come si fanno le scoperte, come si ammette di aver preso un granchio, come questo sia la banale normalità nella pratica scientifica...ecco...di spiegare tutto questo non se n'è parlato nella stampa generalista. Vuoi perché vende meno, vuoi perché chi è pagato per fare il pezzo non ha neppure una mezza idea di cosa sia la scienza.
     
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  13. TheGrandWazoo
     
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    guarda sfondi proprio una porta aperta nel senso che non potrei riuscire a parlare piu' male di quanto gia' non faccia di radio-tv-stampa-vuvvuvvu'usatoallacarlsbrodicarne.
    Mi mantengo per non offendere la pubblica decenza ma lo sdegno anche se in silenzio
    sappiate che c'e' ed e' tumultuoso.
     
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  14. Fa}
     
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    CITAZIONE
    Mi chiedo a che serva avere dei giornalisti professionisti se poi gli articoli che vengono pubblicati

    spesso non vengono nemmeno letti....
     
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  15. TheGrandWazoo
     
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    come diceva un amico mio
    non liberta' di stampa ma
    liberta' dalla stampa .
    Per Ozzy Osborne !
     
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14 replies since 2/10/2013, 11:38   101 views
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