Lascio che le cose mi portino altrove
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Autore: Giuseppe Tomasi di Lampedusa Titolo: Il Gattopardo, 1958 IBS: www.ibs.it/ser/serlib.asp?isbn=9788820118150&redir=no Descrizione Don Fabrizio, principe di Salina, all'arrivo dei Garibaldini sente inevitabile il declino e la rovina della sua classe. Approva il matrimonio del nipote Tancredi, senza più risorse economiche, con la figlia, che porta con sé una ricca dote, di Calogero Sedara, un astuto borghese. Don Fabrizio rifiuta però il seggio al Senato che gli viene offerto, ormai disincantato e pessimista sulla possibile sopravvivenza di una civiltà in decadenza e propone al suo posto proprio il borghese Calogero Sedara. scheda libro
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Titolo: Il Gattopardo Anno 1963 Durata 187 min Regia Luchino Visconti Soggetto Giuseppe Tomasi di Lampedusa Interpreti e personaggi Burt Lancaster: Principe Don Fabrizio di Salina Claudia Cardinale: Angelica Sedara/Donna Bastiana Alain Delon: Tancredi di Falconeri Paolo Stoppa: Don Calogero Sedara
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Dopo aver affrontato - tramite audiolibro - il romanzo sono rimasta talmente colpita da voler vedere al più presto il film. Visconti lo conosco di sfuggita, ho visto poche settimane fa La caduta degli dei, che mi è piaciuto moltissimo, e l'episodio su Boccaccio 70. Gli elementi per affrontare la visione quindi c'erano tutti.
Devo dire che sono rimasta sorpresa per la fedeltà della sceneggiatura al romanzo! Quasi le stesse frasi sono state riportate, e le pochissime scene o conversazioni in più sono state inserite per contestualizzare meglio le riflessioni fatte nel libro. Probabilmente molte sottigliezze non sono state esplicitate, tipo che il principe Salina era rinomato per l'astronomia o il rapporto tra Tancredi e il principe stesso... Ma anche senza questi dettagli il contesto è perfettamente reso. Tralasciando la bellezza assoluta della fotografia e degli scenari, i personaggi del principe e di Tancredi mi sono parsi davvero azzeccati, senza la minima collisione tra immagine mentale e filmica! Invece la Cardinale non ce l'ho saputa vedere molto come Angelica, il suo forse è il personaggio che meno mi ha convinto. La scena del ballo, un'ora e un quarto, condensa una parte adeguatamente lunga, e trovo che abbia reso tantissimo il senso di fatica, di desolazione e di ambizione del libro...
Il film però si interrompe ben prima del romanzo, e anche se il romanzo non aggiunge dettagli, mi è mancata un po' la conclusione malinconica, tragica e magnifica di Tomasi di Lampedusa... Forse è questa parte finale mancante che ha fatto percepire a qualcuno una differenza di visione netta tra l'opera letteraria e quella cinematografica.... invece io trovo che Visconti abbia calcato molto molto bene lo spirito del romanzo.
Bellissimi entrambi!
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