EVA ~ Kike Maillo (2011)

Cinema altrove sci fi night Marzo 2013

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  1. asimov83
     
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    Un film di Kike Maillo. Con Daniel Brühl, Lluís Homar, Alberto Ammann, Marta Etura, Claudia Vega. continua» Titolo originale Eva. Fantascienza, durata 94 min. - Spagna 2011

    Alex Garel è un ingegnere cibernetico che sogna di costruire un robot fornito di cuore e anima. Tornato dopo dieci anni a Santa Irene, ritrova i suoi affetti e riprende i progetti lasciati a metà. Stabilitosi nella casa paterna, riordinata e riassettata da un domestico meccanico, Alex scopre molto presto che il fratello David ha una bambina ed è sentimentalmente legato alla donna amata e abbandonata dieci anni prima. Eva è una fanciulla curiosa e ciarliera che prova un'istintiva simpatia per Alex e la sua professione. Invitatasi nel suo laboratorio resta affascinata da un robot bambino a cui l'ingegnere sta lavorando per conto terzi. Tra esperimenti falliti e scivoloni sulla pista di pattinaggio, Alex comprenderà presto che niente è come sembra e che il cuore di Eva nasconde un segreto che lo riguarda da vicino.
    Per il suo esordio in lungo il regista spagnolo Kike Maíllo sceglie la fantascienza e confronta l'uomo e la macchina in un film dagli echi collodiani. Eva è più precisamente una science fiction, prodotto principe degli studios e dei laboratori digitali americani. Questa volta tuttavia ci troviamo davanti a un 'articolo' squisitamente europeo che combina felicemente tecnologia e drammaturgia, scomodando per la sceneggiatura il drammaturgo catalano Sergi Belbel. Il risultato è un film che mette in relazione l'uomo e le macchine attraverso una storia di sentimenti potenti al cui centro c'è uno scienziato, epigono del dottore di Shelley, che desidera simulare la vita. Ma anche questa volta, come fu per il celebre Frankenstein, l'irriducibile ricercatore patirà la colpa di essersi sostituito a Dio nella creazione della vita. Lo patirà con lacrime e dolore, decidendo del destino di una bionda replicante, un organismo artificiale che come il burattino di Collodi promette sempre di fare il bravo.
    Cortocircuitando attori e cyborg, materia organica e inorganica, Maíllo crea un futuro che viene dal passato ed è già presente, dove gli uomini convivono con robot meccanici, di cui sviluppano l'aspetto emotivo e quello sentimentale. L'amore, empatia da cui erano esclusi i replicanti di Blade Runner, è di fatto il motore che muove l'ingegnere di Daniel Brühl verso Eva, angelo lacerato fra le sue due nature che anelano a un saltus verso l'umano. La piccola Eva è allora figura di un desiderio umano di realizzazione, l'anelito di un inferiore a una condizione superiore. Una bambina perfetta che brama l'imperfezione dell'umano. Di quella madre e di quel padre che l'hanno 'concepita' contro natura e dentro un laboratorio.
    Eva non cerca nelle creature artificiali che mette in schermo informazioni sulla natura del comportamento umano, piuttosto ipotizza e 'ammette' relazioni altre e oltre con macchine capaci di innamorarti il cuore. Androidi che non imitano gli umani ma che sono già umani. Una storia, quella di Eva, che 'non è vera' ma che dice la verità sul mondo e sull'uomo. Un uomo che creò una bambina perché lei lo amasse.
     
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  2. Fa}
     
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    visto di recente!!!!! bella storia, abbastanza contorta ma comunque si riesce a seguire senza problemi. per gli appassionati della fantascienza è forse un pò rivisto come tema però merita una visione
     
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    Biting's excellent.
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    Visto oggi pomeriggio e trovato un po' noioso.
    L'idea di base e il colpo di scena sanno di già visto (o letto, se preferite). Ti aspetti già quale sarà l'epilogo e l'andamento lento e poco coinvolgente della recitazione di tutti (tranne la ragazzina e il gatto robotico) non aiuta a mantenersi svegli.

    Belli i paesaggi, che rendono il tutto molto più nordico che spagnolo.

    3/5 (ma solo per il gatto)
     
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  4. asimov83
     
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    concordo in toto col grande capo
     
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    Alt er Tabt

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    Concordo anche io. Lentissimo, forse troppo, idea abbastanza prevedibile e rivisitazione di tematiche già straviste. A me poi il gatto robot non fa né caldo né freddo. Belle le ambientazioni e la fotografia. Comunque c'è molto di peggio e per essere spagnolo premio la buona volontà.
     
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4 replies since 3/3/2013, 23:59   91 views
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