Ad Arimane (abbozzo di inno)

Giacomo Leopardi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Jimson
     
    .

    User deleted


    Testo incompiuto di Leopardi (in realtà un abbozzo, i punti di sospensione sono parti non sviluppate) edito postumo, dove l'autore identifica il principio di tutte le cose in un dio demiurgo, Arimane ( principio del Male nello zoroastrismo). In tal modo si schiera in aperto contrasto con i positivisti cattolici napoletani dell'epoca e vi contrappone un teismo in cui l'unico fine dell'esistenza è il Male e dove la causa efficiente di tutte le cose è l'assenza dell'Amore, l'illusione.

    Per chi fosse interessato, online ho trovato questo interessante approfondimento

    Re delle cose,
    autor del mondo,
    arcana malvagità,
    sommo potere e somma
    Intelligenza, eterno
    dator de’ mali e reggitor del moto,
    io non so se questo ti faccia felice, ma mira e godi ... contemplando eternamente ...
    Produzione e distruzione ... per uccidere partorisce ... sistema del mondo, tutto patimen. Natura è come un bambino che disfa subito il fatto. Vecchiezza. Noia o passioni piene di dolore e disperazioni: amore.
    ...
    I selvaggi e le tribù primitive, sotto diverse forme, non riconoscono che te. Ma i popoli civili ... te con diversi
    nomi il volgo appella Fato, natura e Dio. Ma tu sei Arimane, tu quello che ...
    E il mondo civile t’invoca.
    Taccio le tempeste, le pesti ... tuoi doni, che altro non sai donare. Tu dai gli ardori e i ghiacci.
    E il mondo delira cercando nuovi ordini e leggi e spera perfezione. Ma l’opra tua rimane immutabile, perché per
    natura dell’uomo sempre regneranno L’ardimento e l’inganno, e la sincerità e la modestia resteranno indietro, e
    la fortuna sarà nemica al valore, e il merito non sarà buono a farsi largo, e il giusto e il debole sarà oppresso.
    Vivi, Arimane e trionfi, e sempre trionferai.
    Invidia degli antichi attribuita agli dei verso gli uomini.
    Animali destinati in cibo. Serpente Boa. Nume pietoso ...
    Perché, dio del male, hai tu posto nella vita qualche apparenza di piacere? l’amore?… Per travagliarci col
    desiderio, col confronto degli altri e del tempo nostro passato?
    Io non so se tu ami le lodi o le bestemmie. Tua lode sarà il pianto, testimonio del nostro patire. Pianto da me
    per certo Tu non avrai: ben mille volte dal mio labbro il tuo nome maledetto sarà.
    Ma io non mi rassegnerò.
    Se mai grazia fu chiesta ad Arimane, concedimi ch’io non passi il 7° lustro. Io sono stato, vivendo, il tuo maggior
    predicatore, l’apostolo della tua religione. Ricompensami. Non ti chiedo nessuno di quelli che il mondo chiama
    beni: ti chiedo quello che è creduto il massimo de’ mali, la morte (non ti chiedo ricchezze, non amore, sola
    causa degna di vivere). Non posso, non posso più della vita.
     
    Top
    .
  2. Fa}
     
    .

    User deleted


    il nichilismo leopardiano al suo apice!!!!!!!
     
    Top
    .
1 replies since 13/2/2013, 21:13   78 views
  Share  
.