Luci del varietà

~ Federico Fellini, Alberto Lattuada (1950)

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    Titolo: Luci del varietà
    Regia: Federico Fellini, Alberto Lattuada
    Anno: 1950
    Cast: Peppino De Filippo, Carla Del Poggio, Giulietta Masina, John Kitzmiller, Dante Maggio, Checco Durante, Gina Mascetti, Giulio Calì, Silvio Bagolini, Giacomo Furia
    www.imdb.it/title/tt0042692/

    CITAZIONE
    Checco Dalmonte (Peppino de Filippo) è attore comico in un'improbabile compagnia di varietà, perennemente in bolletta, dove fa coppia con la fidanzata Melina (Giulietta Masina). Una giovane e bella ragazza, Liliana (Carla Del Poggio), che sogna di entrare nel mondo del varietà, dapprima segue la compagnia e poi, anche facendo leva sul fascino che esercita sull'ingenuo Checco, riesce a farsi scritturare come ballerina. Ben presto ruba la scena agli altri membri della compagnia, ed in seguito determina la separazione tra Melina e Checco. Quest'ultimo, abbandonato il gruppo, vorrebbe proporsi come capocomico e mettere su uno spettacolo dove Liliana sarà prima soubrette. Ma il destino è avverso e Liliana si dimostra decisamente troppo libera. Ben presto Checco si rende conto che Liliana altro non è che una "calcolatrice", insensibile e cinica, animata dal solo desiderio di sfondare, a tutti i costi. Caduto in disgrazia e senza più un soldo, Checco torna da Melina, riesce ad impietosirla e si fa prestare del denaro per mettere su la propria compagnia. Sta allestendo uno spettacolo con artisti "internazionali" (in realtà ancora più scapestrati della compagnia di partenza), quando Liliana gli comunica di essere stata scritturata come "prima soubrettina" per un importante spettacolo. Nel finale Liliana (ormai "arrivata" e impellicciata) incrocia in una stazione il povero Checco, che è rientrato nella compagnia di Melina. I due si salutano e partono, ciascuno per la propria strada. L'amore tranquillo e familiare di Melina sembra aver riconquistato Checco. Ma la tentazione è sempre dietro l'angolo, come un'eterna palinodia.

    Primo film che vede alla regia Fellini, anche se in coppia con Lattuada, che personalmente come regista credo di non conoscere. Terribilmente commedia anni '50, si distingue comunque per uno sguardo più fresco e nuovo, con scene (purtroppo solo scene) decisamente... felliniane. Niente di particolare, la Masina appena accennata, ben caratterizzati Checco / De Filippo con un personaggio viscido-odioso e la bonazza Liliana odiosa.
    perfetta l'attrice che mi ricorda una mia amica con la stessa espressione sulla faccia.


     
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