Lascio che le cose mi portino altrove
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Jagoda - Fragole al supermarket
Film interessante, assolutamente da vedere, divertente e fresco: il tutto ambientato in un nuovo supermercato americano in una città della nuova, democratica Jugoslavia.
Una commessa sognatrice-jagoda, fragola-, un'amica un po' troia, un rapinatore un po' arrangiato, e, come dice il morandini, un sacco di stereotipi (ma come suggerisce djo, attenzione ad usare questo termine con superficialità, è molto infido).
Scoordinato, sconnesso, esilarante.
Tra i poliziotti che cercano di far ragionare il rapinatore, gli ostaggi che empatizzano con lui, un cecchino ("sparviero")un po' (troppo) malandato, la folla radunatasi che incoraggia la sommossa, insultando in vari modi prima i poliziotti stessi, poi i corpi speciali intervenuti per ripristinare la democrazia - l'America che permea tutti gli strati della società, della nuova classe borghese jugoslava- e la gente, come "la folla", come Marko, Jagoda, che si ribella alla "democrazia" americana...
Non intendo dire che questo sia un film politico, o satirico, ma sulla politica ci scherza un po' su, un po' a rappresentare una Jugoslavia disincantata, che non crede molto al sogno americano.
Ce n'è di tutti i colori - più che colorito, è proprio colorato, quasi ridicolizzato, con il signor vecchietto che si chiede se siano più fresche le uova-uova o gli ovetti kinder.
Insomma, avete capito che io non so scrivere (e ho pure sonno).
Però il film è bello, vedetevelo, specie se vi piace Kusturica (che è appunto il produttore)
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