2007: Viaggio in Russia

(i diari di Ellen)

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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Mentre leggevo il mio vecchio blog ormai offline ho trovato i post del mio viaggio in Russia, un mese a cavallo tra il luglio e l'agosto 2007.
    Visto che Weltsch forse tornerà in terra sovietica, e visto che mi sono divertita tanto a rileggerli, ho pensato di riproporveli ^^

    LUNEDÌ 30 LUGLIO 2007
    rolling stones @ pietroburgo

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    ed eccomi qui. finalmente riesco a scrivere qualche riga.
    ho dovuto cambiare password e mille problemi per entrare.
    possibile che ci siano solo problemi qui? comincio ad essere demoralizzata.
    cerco di esprimere in poco tempo, in poche righe, lo sconforto e i piccoli progressi che cerco di ottenere.
    allora.

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    innanzitutto i primi due giorni ci hanno buttato su un ostello pieno di cinesi, inculato rispetto al centro della citta', sporchissimo, puzzolente, triste.
    la zona era decisamente poco invitante, in una traversa del moscovskij prospekt, a circa mezzora di metro dal centro.
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    l'unica cosa da vedere era la moskovskaja ploschad, con la statua di lenin di fronte a non so quale edificio, circondato da fontane....

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    e' stato piuttosto strano trovarsi di fronte a questa. sull'edificio retrostante spiccava il simbolo falce &martello, che credevo scomparso dopo il '91. e invece....


    il tempo di ambientarsi in questa periferia suburbana, che ci spostano all-ostello dove inizialmente dovevamo andare, sull-isola vasilevskij, quella dell-universita'.
    qui un altro dramma si aggiunge ai precedenti: veniamo smistate in camere doppie, con gente sconosciuta. io per un caso fortuito del destino, sono finita in stanza con una ragazza del nostro gruppo, che si chiama elena anche lei, ed e' di terni, ed e' al primo anno.
    mmm.

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    cominciano le lezioni. prima di quelle dell-universita' ci sono quelle per chiedere informazioni sulle strade, sui supermercati, su tutto....
    e se formulare una domanda diventa quasi possibile, capire la risposta e' un'impresa epica.
    riuscire a orientarsi....
    in mezzo a tutte queste scritte.. che piano piano imparo a leggere piu' agilmente.
    piano piano piano....
    osservare le strane abitudini..
    automobili vecchissime....
    tipo le bianchine fantozziane (vi ricordate cosa ci diceva la pucci al riguardo??)
    metropolitana iper funzionale.... e funzionante... altro che roma milano parigi... treni ogni minuto e mezzo al massimo....
    stradE pulite... sono loro che non sono puliti.
    le persone puzzano, si vestono da straccioni, sono di una scortesia inimmaginabile...
    gli ingressi delle case, delle poste, sono luridi lerci e puzzano di pipi' e vomito, quando va bene, ma detnro le case e i negozi sembrano puliti. se pero' si guarda bene in un angolino, dietro una tenda, sui davanzali delle finestre, ci si puo' facilmente rendere conto che e' anche in questo caso solo un'impressione di pulizia....

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    pullulano i macdonaldZ.
    scritti a caratteri cirillici : МАКДОНАЛДС. eppure ce ne sono a centinaia.
    simbolo del fallimento del socialismo sovietico, o dell'avanzare dell'occidente, spiccano dietro i siboli del vecchio potere.

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    sembra un mondo impazzito, rimasto indietro di 40 anni, che cerca di avanzare, ma in realta' rimane fossilizzato nelle sue vecchie abitudini.
    un corpo sporco dentro un vestito pulito.


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    e sabato sera, concerto dei rolling stones nella piazza dell'ermitage.
    un mega palco issato nella piazza del palazzo d-inverno, dove hanno trovato la morte i romanov trova gloria mick jagger.
    i biglietti costavano dai 1000 ai 3000 rubli ( da 30 a 100 euro circa).
    uno stipendio medio e' di circa 1500 rubli.
    gente ha peso una fortuna per asistere.
    noi non siamo entrate,ci siamo messe nei giardinetti li' vicino. potevamo intravedere il palco da dietro gli alberi, e si sentiva benissimo, o quasi.
    si sentiva benissimo il fatto che c'erano migliai a di persone silenziose.
    non un grido, non un applauso.
    una piazza di centinaia di metri, con centinaia e migliaia di persone
    silenziosa.
    un mare di zombie, di cadaveri, di piccoli soldati immobili e ordinati.
    alcuni, piu' ubriachi, hanno provato ad accennare qualche parola giusto su satisfaction, simpathy for the devil, paint it black.
    immobili, silenziosi, fermi, freddi, nella luce accecante delle 10 di sera.



    ho comprato il biglietto per il concerto dei NIN, venerdi' prossimo.
    700 rubli, una ventina di euro.

    MARTEDÌ 31 LUGLIO 2007
    Отправка

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    ed ecco altre due parole....
    ah mentre il malessere incompe....
    ho bisogno di cibo...
    chi l-avrebbe mai detto....
    ahahaha forse mio nonno, che mi minacciava sempre quando da piccola non volevo mangiare... " ti ci vorrebbe un mese in russia...."
    se fosse vissutoaltri 12 anni mi ci avrebbe visto gh ghgh gh
    per la sua contentezza...
    .

    mah.
    a parte questo.
    se andate a san pietroburgo state attenti alle strade.
    sono strade enormi, le piu' piccole a due corsie, le piu' grandi con tre o quattro per senso di marcia.
    non autostrade, ma strade cittadine.

    e gli automobilisti sono di pazzi.
    le strisce pedonali sono solo piu' facili bersagli. c'e' sempre un pedone da investire.
    c'e' di che aver paura.
    i tombini crollano.
    sono voragini aperte nell-asfaLTO.

    lavori di manutenzione. non segnalati, ti trovi dentro un buco e via.
    la sicurezza e' un optional non previsto.
    vedi queste impalacature formate da tavole di legno appoggiate qua e la', con chiodi sporgenti e lati appuntiti.
    gente che cammina sui tetti, sui cigli dei ponti, senza corde di sicurezza, senza caschi.
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    mumble.
    luoghi poco consigliabili.
    cimiteri come boschi, con cani liberi che giocano sulle tombe.
    palazzi putrescenti.
    e, ovviamente, il nostro ostello, in via schevcenko.
    XD
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    e' un mondo stranooooooo
    strano.
    e ho paura,e voglia di cibo italiano.
    abbiamo quasi finito le scorte di pasta e di pomodoro....

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    panico.

    Edited by Yelena‚ - 29/7/2011, 10:08
     
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    GIOVEDÌ 2 AGOSTO 2007
    a night like this

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    una notte assurda, da raccontare, nei suoi mille particolari, nella sua strana vividicita'.
    partenza un po' stentata, io e giulia, cosa si fa, andiamo, non andiamo, chi lo sa.
    ci vediamo con quello che ormai e' stato ribattezzato "il genovese", roberto, anche se di genovesi ce ne sono parecchi... con lui due suoi amici, agnese e stefano, credo (sapete come sono per i nomi... arg)
    ci piazziamo in un locale che si chiama "fidel" ( che dopo il "che" dell'altra sera rende bene l'idea di russicita'), 2 x 2 x 2 (un cubo asfissiante), dove la birra costa 80 rubli e c'e' un dj che mette pezzi bellabili.

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    ballo i cure, i depeche mode, i police, i red hot chili peppers
    ascolto seven nation army senza la tortura del popopo
    sono truccata come billy corgan nel video di try try try
    ho i capelli osceni appena lavati
    una maglietta nera a maniche lunghe e troppo larga
    sono inguardabile ma mi sento bellissima nel mio angoletto dove nessuno sta a guardarmi, dove io e la musica ci divertiamo per conto nostro.
    bevo una due tre sei birre a meta' con giulia
    e rido e sto bene, ballo e sudo dopo tanto
    mi diverto a vedere i tipi assurdi e scarico i rompicoglioni dichiarandomi sposata.
    l'orologio va avanti veloce, sara' che siamo arrivate sulla nevskij con una mezzora di ritardo (23.30), ma alle 3 cominciamo - io e giulia- ad accusare un po' di stanchezza...
    decidiamo di andarcene, io & ella, somewhere.
    passeggiamo peruna rara Piter notturna, che vale mille ore di giorno...
    la cattedrale del sangue versato che si riflette sul canale e' uno spettacolo indescrivibile.....
    passa una tizia a cavallo.
    sul prospekt.
    '____'

    prendiamo un taxi
    il tizio avra' 20 anni stentati!
    concordiamo 150 rubli per arrivare sulla uliza shevchenko, sempre che....
    arriviamo ai ponti
    e sono alzati.
    tutti e due.
    non c'e' modo di tornare sull'isola, non c'e' modo di tornare a casa....

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    scendiamo - il tizio non ci fa pagare- nei pressi del secondo ponte... e ci incamminiamo piano piano verso l'ermitage.
    la neva e' azzurrissima, il cielo comincia ad arrossarsi di fronte a noi.
    mi sento calma, e tranquilla, io e giulia perse per san pietroburgo senza possibilita' di tornare a casa.
    gli ubriachi dormono sui giardini, ed e' caldo.

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    arriviamo nella piazza dei decabristi, e fissiamo il monumento a pietro, il cavaliere di bronzo, illuminato di mille luci.
    d'inverno deve essere sempre cosi', sempre buio, e sempre luminoso...
    andiamo all'altro ponte, accanto al palazzo d'inverno, mentre il cielo e' sempre piu' chiaro.
    chiediamo a due miliziani, il ponte chiudera' effettivamente alle 5.
    sono le 3.40, si tratta di un'ora e mezza con pietroburgo tutta per noi, per i nostri occhi pieni di stupore.
    dalla piazza del palazzo dell'ermitage vengono delle note di sassofono.
    e' un vecchio di un'abilita' sconcertante.
    suona, da solo, sotto la colonna con l'angelo, e il suono si espande liquido e denso per tutta la piazza.
    ci sediamo per terra, insieme a due ragazzi russi, con cui cominciamo a conversare in un esperanto composto da inglese, russo e italiano.
    chiamano " maestro" il vecchio, e egli stesso ci racconta una storia un po' sconnessa, di fughe all'estero, miliziani, politica e problemi.
    il sonno e la birra mi fanno perdere gran parte della storia, ma vedo come lo guardano i due ragazzi, e osservo le sue mani che tremano, e penso che e' splendido.
    continua a suonare in maniera indescrivibilmente commovente per un'altra ora circa... il cielo e' sempre piu' chiaro, e comincia ad essere freddo.
    i due ragazzi ci abbandonano, e dopo un po' recuperiamo roberto e i suoi amici, in condizioni pietose.
    all'improvviso tutte le luci della citta' si spengono.
    sono le 5, e' giorno ormai.
    la fame ci divora, andiamo verso il ponte, cerchiamo del cibo.
    il ponte e' basso, le strade bagnate a causa della pulizia notturna - piter e' una citta' pulitissima, almeno all'esterno - e la luce dell'alba danza sulla neva in mille riflessi.
    a ovest il cielo e' striato, rosa e azzurro, a est rosso, arancione, violento.
    passiamo accanto all'universita', e poi andiamo a fare colazione. per strada incrociamo dei vecchi impegnati in una partita a scacchi.
    siamo tutti in condizioni indicibili, io ascolto il mio lettore mp3 - a perfect circle- e sono estasiata ed estraniata, guardo l'universo che mi circonda, mi sento piu' quieta che mai, sicura e tranquilla.
    prendiamo uno dei pulmini abusivi - ancora non ho capito bene questa storia- e siamo in ostello alle 7....

    niente lezione.
    dormo fino alle 13, e poi esco, da sola.
    non mi sarei mai sognata di farlo.
    eppure mi sono infilata le onizuka gialle e le calze viola, con la gonna nera e la maglia blu - viva il mio cormatismo- e sono uscita
    ho preso il pulmino di cui sopra ed eccomi qui
    a gironzolare sola soletta
    con un sorriso stampato in faccia e un sonno tremendo, in una splendida giornata di sole : )
     
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  3. littlecleo
     
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    appperò..che avventure :D
     
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    a rileggerle adesso fa un certo effetto anche a me!!!!
     
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  5. Fa}
     
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    anche se ero di corsa sono stato più di mezora a leggere il tuo diario... ci sono altri eepisodi? sembra un mondo completamente diverso per me che poi non sono mai uscito dall'italia... ma quindi tu hai studiato russo?
     
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    ebbene sì....
     
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    VENERDÌ 3 AGOSTO 2007
    a- sola

    san Pietroburgo

    solitudine.
    mi lamento che mi sento sola?
    bene, sopprimetemi.
    la mia solitudine e' altrove.
    l'ho lasciata a casa.
    sono sempre con qualcuno
    sempre accompagnata
    sempre scortata nel mondo dei miei pensieri.
    non ho un angolo dove rintanarmi
    non ho una persona da cui fuggire
    non ho un istante che sia solo mio.
    sono sempre di passaggio
    e sempre coinvolta
    presente o assente
    sempre disattenta o attenta la prima o l'ultima
    ma mai sola o la sola o quel che e'.
    il luogo dove posso coltivare le mie conversazioni in solitudine
    e' il divano a meta' del corridoio di un ostello
    nei mille piani emotivi della mia instabilita'.

    decay on the nevskij prospekt


    ieri per la prima volta sono uscita da sola,
    gia' l'ho scritto
    ho fatto quello che insegnanti amici parenti conoscenti hanno sempre sconsigliato
    sono andata da sola in giro per le strade pietroburghesi
    ma era piena luce e pieno solo e piena ellen
    attraversare la neva e vagare per la nevskij, prendere i mezzi e tornare
    da sola
    insomma, per la prima volta gestire il mio vagare.

    horses nevskij prospekt


    bah
    torno a fingere una qualche specie di socialita'

    tra poche ore pero' socializzo con trent reznor
    yeaaaah

    2007 nine inch nails petersburg russia




    LUNEDÌ 6 AGOSTO 2007
    Трент Резнор

    devo perdere l'abitudine di bere birra a pranzo, oibo', che poi sto rincoglionita tutto il giorno.
    gli eventi si susseguono implacabili, e osservo tutto da una certa distanza.
    non riesco a trovare intimita', non riesco a trovare una persona con cui potermi sfogare,
    con cui parlare, rilassarmi.
    ognuno ha il suo mondo troppo importante, e io rischio di esplodere, e avrei voglia di mettermi a piangere..
    le uniche persone con cui riesco a comunicare sono altrove
    quelle con cui posso parlare qui... e' difficile comunicare...
    "questo dizionario non ha mai le parole adatte per esprimere quello che sento..."
    e' un continuo collasso, un incrocio di inglese e basic russian, italiano, francese, tedesco, parole e gesti, espressioni facciali ed onomatopee..

    questo non c'e' nel piccolo manuale per sopravvivere altrove.

    in fondo non sto cosi' male, devo solo sopprimere il mio mondo interiore.

    ieri escursione a petergof. oooo kak interensaja! risparmiatevela, e' un parco un giardino e un mare cosi' verde, pieno di fontane cose' barocche da essere stucchevoli, ed estremamente esoso, specialmente per gli standard russi

    ellen at peterhof petersburg peterhof petersburg


    ermitage, entrata gratis, ala moderna chiusa,
    un completo labirinto
    stanze chiuse stanze aperte

    apollo e dafne ermitage san pietroburgo russia


    arti che si mescolano e si mischiano e non riesci a capire cosa stai guardando
    con tutti questi nomi traslitterati foneticamente
    e tutti questi quadri ammucchiati uno sull'altro, incapacita' di valorizzare i miliardi di capolavori
    in una parola frustrante

    ermitage san pietroburgo russia manet



    non puoi ritrovarti nell'ala egizia solo mentre cerchi il bagno.


    copncerto dei nine inch nails, qualcosa di non deludente, qualcosa di assolutamente ESALTANTE, trent rEznor e le sue scenografie, la sua voce come un pugno nello stomaco, grido e piango su hurt, con cui chiude.

    nine inche nails 2007 saint petersburg live nine inche nails 2007 saint petersburg live



    un/ora e mezzo di concerto, esco alle 22.20, il sole e' appena tramontato, sembra di essere in un tardo pomeriggio, e' cosi' strana questa cosa...

    tutto si sussegue lentamente o troppo velocemente, bistro ili medlenno, e io non so adeguarmi.
    mi fanno male i piedi, gli occhi, e le mie dita non sono mai state cose' veloci a scrivere un pensiero perche' presto se ne fugge anche quello, inseguendo un'altra sensazione, un'altra stranezza, un altro stupore
     
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    Ok, io ora ho la CERTEZZA che, se mai riuscirò ad andare a Mosca, si realizzerà la mia previsione di due mesi fa: il secondo giorno ci perdiamo da qualche parte, sbagliamo a usare perfettivo e imperfettivo e io e un mio amico veniamo fatti a pezzi e venduti in uno shashlyk, mentre le nostre due compagne vengono vendute come prostitute a San Pietroburgo. NE HO LA CERTEZZA!
     
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    Domani ho un po' di tempo, quasi quasi inserisco pezzi del diario di viaggio. Ti dico solo che l'interno del collegio è identico a quello del nostro e che anche sull'Arbat, alle 03.00 di notte, c'era gente che faceva passeggiate a cavallo.
     
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    Davvero?? Dev'essere una consuetudine post sovietica allora!!!
    Ma tu non hai beccato i vecchini che alle 5 di mattina giocavano a scacchi per strada, scommetto :D
    [devo finire di aggiornare questo topic, direi]
     
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    Elfo Illuminato

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    La foto del muro scrostato è stupenda... :) Com'è il cibo russo?
     
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