Aracne: norme redazionali (parte 2)

Strumenti per un corretto uso della lingua italiana #24

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Lascio che le cose mi portino altrove

    Group
    Amministratori
    Posts
    21,963

    Status
    offline
    7. Trattini
    L’Aracne editrice utilizza tre tipi di trattini:
    — breve (-), per andare a capo;
    — medio o di congiunzione (–), per parole composte, parole doppie e
    per indicare “da–a” (es.: pp. 2–24);
    — lungo (—), per gli incisi, le elencazioni e i dialoghi in narrativa.
    I trattini lunghi vanno preceduti e seguiti da uno spazio, al contrario dei trattini brevi e medi che invece vanno attaccati alle parole. I trattini di congiunzione si usano il meno possibile, mai con la preposizione latina “ex” (ex presidente, ex voto), mentre “vice”, “capo”, “neo”, “filo”, “anti”, ecc. fanno
    corpo unico con la parola che segue. Alcune coppie di vocaboli possono scriversi senza trattino, altre lo richiedono. Esempi: la guerra franco–prussiana, il
    Nord–Est, la linea Torino–Roma; ma: le truppe angloamericane. Solo nell’ultimo caso, in cui sostituirebbe la congiunzione “e”, il trattino può essere utilmente soppresso; nei precedenti, in cui esprime opposizioni, deve essere conservato.

    8. Concordanza soggetto–verbo
    Attenzione alle concordanze: “La maggior parte” è un singolare e quindi
    richiede un verbo al singolare! Esempio: La maggior parte degli studenti
    viene promossa a fine anno.

    9. Maiuscolo–minuscolo
    a) Generalmente, quando l’iniziale maiuscola non è strettamente necessaria,
    si preferisce l’uso del minuscolo; nelle denominazioni l’aggettivo vuole la
    minuscola. È da evitare, inoltre, l’uso del maiuscolo per evidenziare le
    parole all’interno del testo. (Nota per i traduttori dall’inglese e, soprattutto, dal tedesco: attenzione a non lasciarsi fuorviare dall’uso delle maiuscole del testo originale!)
    b) Dopo il punto esclamativo o interrogativo si usa la maiuscola tranne nel
    caso in cui sia posto al termine di una frase inserita nel discorso. Esempio:
    «Perbacco! potevi stare più attento».
    c) Nel discorso diretto e nelle citazioni, dopo i due punti e aperte le virgolette si usa l’iniziale maiuscola, a meno che non ci sia continuità tra ciò che è
    dentro e ciò che sta fuori delle virgolette. Esempi: 1) Galileo dichiarò: «La
    Terra è rotonda!». 2) Galileo dichiarò che «la Terra è rotonda».
    d) I nomi di popolazioni si scrivono con l’iniziale minuscola (es.: i francesi, gli
    europei). (Nota per i correttori di bozze: in alcuni testi si possono trovare
    maiuscoli i nomi di popolazioni del passato [gli Inca, gli Etruschi] o di
    tribù indigene poco note [gli ’Ngala]: in questi casi uniformare al criterio
    prevalente nel testo in questione.)
    e) Le denominazioni proprie di uno Stato e dei suoi enti, le denominazioni
    ufficiali di organi governativi, giuridici e amministrativi si scrivono con le
    iniziali maiuscole. Esempi: la Repubblica Ceca, la Regione Piemonte, il
    Consiglio dei Ministri, il Comune di Napoli, la Questura di Roma, il rapporto tra Stato e Chiesa. Si usa invece l’iniziale minuscola quando non si
    tratta di denominazioni ufficiali e le parole sono usate in modo generico o al
    plurale. Esempi: il governo Craxi, le regioni settentrionali, i comuni dell’hinterland, il questore di Roma, il consiglio d’istituto, il comitato direttivo.
    f) Le denominazioni di partiti politici si scrivono con le iniziali maiuscole. Esempi: la Democrazia Cristiana, Partito Comunista, la Lega Lombarda (un
    ipotetico “la Lega padana” avrebbe il secondo termine minuscolo perché
    indica la zona di origine e non la denominazione ufficiale dell’organismo
    politico).
    g) I titoli civili e onorifici, nobiliari e accademici, i titoli professionali, religiosi e militari si scrivono tutti, preferibilmente, con l’iniziale minuscola.
    Esempi: conte, dottore, prefetto, ministro, vescovo, ecc.
    h) Le denominazioni ufficiali di scuole, associazioni, teatri, ecc. si scrivono
    con l’iniziale maiuscola; si scrivono minuscole quando sono usate in senso
    generale. Esempi: il Politecnico di Milano, l’Università “La Sapienza”,
    Teatro Argentina; ma: Luigi frequenta l’università a Bari.
    i) Le denominazioni ufficiali di unità didattiche e di corsi universitari vanno
    scritte con l’iniziale maiuscola. Esempi: l’Istituto di Patologia generale
    dell’Università di Torino, il corso di Filosofia teoretica; ma: l’insegnante di
    lettere, l’ora di inglese.
    l) Le denominazioni di festività si scrivono con l’iniziale maiuscola: il Primo
    Maggio, l’Epifania, ecc. I mesi si scrivono però in minuscolo: Torno a settembre.
    m) Le denominazioni di periodi o fatti storici si scrivono con l’iniziale
    maiuscola. Esempi: il Giurassico, il Medioevo, le Cinque Giornate; ma:
    prima/seconda guerra mondiale. Maiuscoli vanno pure gli appellativi e
    i soprannomi di personaggi storici: Filippo il Bello, Tarquinio il
    Superbo.
    n) Le denominazioni di movimenti artistici, di pensiero e letterari che si sono
    costituiti come tali (il Dadaismo, l’Impressionismo) così come gli appellativi derivanti da antonomasia (il Piccolo Caporale, il Generalissimo)
    vogliono l’iniziale maiuscola.
    o) Si scrivono con la minuscola i corpi e i gradi militari, così come santo/santa/san quando non facciano parte della denominazione di una chiesa o di toponimi: la vita di san Bernardo; ma: il passo del Gran San Bernardo, i mosaici di Sant’Apollinare in Classe.
    p) I secoli, i decenni e gli anni si scrivono con l’iniziale maiuscola: l’Ottocento, gli anni Venti, il Sessantotto.
    q) I punti cardinali e i sostantivi ad essi correlati si scrivono con l’iniziale
    maiuscola solo quando indicano un specifica regione geografica: l’Italia
    del Nord, il Mezzogiorno, l’Oriente; ma: vado verso nord, il sole sorge a
    est.
    r) I termini come “lago”, “monte”, “mare”, ecc. si scrivono sempre con l’iniziale minuscola quando sono generici (vado al mare) o quando si possono
    omettere: il [mar] Mediterraneo; si scrivono con la maiuscola, invece,
    quando sono parte ineludibile della denominazione geografica: il Mar
    Nero, il Rio Grande, la Serra Morena.
    s) I termini come “via”, “piazza”, “palazzo”, “teatro”, ecc. si scrivono con l’iniziale minuscola; non così se sono in lingua straniera. Esempio: via Verdi;
    ma: Boulevard St. Germain, Square Garden, Helmut Strasse.
    t) Le note musicali si scrivono con le iniziali minuscole.
    u) Nelle denominazioni scientifiche delle scienze naturali si scrive con l’iniziale maiuscola il genere, con la minuscola la specie. Esempi: Larix decidua, Boletus satanas, Homo sapiens.
    v) Madame, Mademoiselle, Monsieur, Lord e Lady e le abbreviazioni Mme,
    Mlle, M. (solo l’abbreviazione di Monsieur va puntata) sono in maiuscolo.


    10. Numeri
    a) Si scrivono in lettere:
    — i secoli, i decenni, i periodi storici, ecc. (il Seicento, non il ’600; gli anni
    Trenta, non gli anni ’30)
    — i modelli di automobili (la Cinquecento)
    — le grandi cifre approssimative (due miliardi)
    — le piccole quantità numeriche (i fattori da considerare sono quattro)
    — le grandezze quando sono accompagnate da unità di misura scritte per
    esteso (pesa quasi un quintale, dista circa quaranta chilometri). (Nota
    per i correttori di bozze
    : uniformarsi ai criterio adottato prevalentemente nel testo in questione.)
    b) Si scrivono in numeri arabi:
    — le date, escludendo il “primo” del mese (il 15 aprile 1997; il primo agosto). Il mese si scrive per esteso e con l’iniziale minuscola
    — le date che indicano anni storici particolari per i quali si ammette la
    forma abbreviata con l’apostrofo (il ’48, il ’68)
    — le grandi quantità numeriche (1.234.000)
    — tutte le cifre accompagnate da unità di misura, che va posta sempre
    dopo il numero, preceduta da uno spazio e senza punto (3000 $; 1,3
    kg; 57 cm) (Nota per i correttori di bozze: uniformarsi al criterio adottato prevalentemente nel testo in questione.)
    — i numeri di capitolo o di paragrafo nei rimandi all’interno del testo.
    Esempio: Come vedremo nel paragrafo 3.1.
    — i numeri civici, di telefono, ecc.
    — gli orari precisi (il treno delle 17.43)
    — i numeri nelle elencazioni (la biblioteca contiene 12 libri di filosofia, 3
    di storia, 6 di fisica)
    — il numero dei tomi e dei volumi di un’intera opera. Esempio: C. DOSSI,
    Note azzurre, 2 vol., Adelphi, Milano 1964; ma: C. DOSSI, op. cit., vol.
    I, p. 42
    — i numeri non vanno mai divisi, a fin di riga, dall’abbreviazione dell’unità di misura a cui fanno riferimento
    — il puntino si usa a partire dai numeri di almeno cinque cifre (1450; ma:
    13.500)
    — l’età (ho 25 anni).
    c) Si scrivono in numeri romani senza circoletto a esponente (I sec. d.C., non
    I° sec. d.C.):
    — i secoli (il XIX secolo)
    — il numero preciso di tomo o di volume di un’edizione. Esempio: C.
    DOSSI, op. cit., vol. I, p. 80
    — i numeri che seguono nomi di re, imperatori, papi, ecc.
    d) I numeri romani si scrivono in maiuscoletto (XIX, non XIX).
    e) L’abbreviazione di numero per riviste, leggi, articoli, ecc. si scrive senza il
    circoletto (n. e non n°, vedi 11.f).

    11. Abbreviazioni, simboli, sigle
    a) Le abbreviazioni, a eccezione di ecc., a.C. e d.C., vanno usate il meno possibile; se ne fa generalmente uso soltanto all’interno di parentesi, nelle note
    e negli apparati bibliografici.
    b) Non si abbreviano i termini Introduzione, Prefazione e a cura di. (Nota per
    i correttori di bozze:
    per quest’ultima uniformarsi al criterio adottato prevalentemente nel testo in questione.)
    c) Preferibilmente ibidem si scrive per esteso qualora compaia nel corpo del
    testo; è invece abbreviato nelle note. (Nota per i correttori di bozze: uniformarsi al criterio adottato prevalentemente nel testo in questione.)
    d) Sigle e acronimi vanno scritti in maiuscoletto senza punti (USA, ONU, USL)
    o in tondo con iniziale maiuscola (Usa, Onu, Usl).
    e) Le abbreviazioni di unità di misura si scrivono senza il punto (kg, m,
    km/sec).
    f) Se una frase si chiude con un’abbreviazione puntata (ecc., es., d.C.) non va
    aggiunto un secondo punto.
    g) Le abbreviazioni più frequenti:
    appendice/i >> app.
    articolo/i >> art.
    articolo citato >> art. cit. (in corsivo perché sostituisce il titolo cui
    fa riferimento)
    autori vari >> Aa.Vv.
    battuta/e >> (mus.) b.
    capitolo/i >> cap.
    circa >> ca. (preceduto da uno spazio rispetto alla parola che precede)
    citato/i >> cit.
    come sopra >> c.s.
    confronta >> cfr.
    eccetera >> ecc. (non etc. e preceduto da virgola)
    editore >> ed. (in nota e in Bibliografia generalmente si
    omette)
    edizione/i >> ed.
    edizione citata >> ed. cit.
    edizione italiana >> ed. it.
    esempio/i >> es.
    et alii >> et. al.
    fascicolo/i >> fasc.
    figura/e >> fig.
    foglio/gli >> f.
    fuori testo >> f.t.
    ibidem >> ibid. (è preferibile scritto per esteso)
    idem >> Id.
    illustrazione >> ill.
    libro/i >> l.
    manoscritto/i >> ms.
    nota del curatore >> [N.d.C.]
    nota dell’autore >> [N.d.A.]
    nota del redattore >> [N.d.R.]
    nota del traduttore >> [N.d.T.]
    numero/i >> n. (e non n°)
    opera citata >> op. cit. (in corsivo perché sostituisce il titolo cui
    fa riferimento)
    pagina/e >> p./pp.
    paragrafo/i >> par.
    per esempio >> per es.
    ristampa >> rist.
    secolo/i >> sec.
    seguente/i >> s./ss.
    sezione/i >> sez.
    tabella/e >> tab.
    tavola/e >> tav.
    tomo/i >> t.
    traduzione >> trad.
    traduzione italiana >> trad. it.
    traduzione letterale >> trad. lett.
    vedi >> v.
    verso/i >> v./vv.
    volume/i >> vol.

    12. Termini stranieri
    a) Le parole straniere entrate nell’uso comune vanno in tondo e non prendono la desinenza del plurale (i film, i box, i pub).





    Fonte: www.territorisociologici.info/materiali/indicaz_aracne.pdf

    Gli altri articoli sul forum
     
    Top
    .
  2. Fa}
     
    .

    User deleted


    mi hai illuminato con la cosa sui trattini!
     
    Top
    .
1 replies since 19/6/2011, 17:11   121 views
  Share  
.