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Titolo: Il Grande Gatsby
Autore: F Scott Fitzgerald
IBS: http://www.ibs.it/code/9788804493044/fitzg...nde-gatsby.html
« La sua vita era stata confusa e disordinata...ma se poteva ritornare a un certo punto di partenza e ricominciare lentamente tutto da capo, sarebbe riuscito a scoprire qual era la cosa che cercava. »
Il grande Gatsby (tit. or. The Great Gatsby) è un romanzo dello scrittore statunitense Francis Scott Fitzgerald pubblicato per la prima volta a New York il 10 aprile 1925 e definito da T.S. Eliot "il primo passo in avanti fatto dalla narrativa americana dopo Henry James".
Ambientato a New York e a Long Island durante l'estate del 1922, Il grande Gatsby è il più acuto ritratto dell'anima dell'età del jazz, con le sue contraddizioni, il suo vittimismo e la sua tragicità.
La storia, che secondo la tecnica di Henry James viene raccontata da uno dei personaggi, narra la tragedia del mito americano che aveva retto il paese dai tempi dello sbarco a Plymouth Rock e può essere considerata l'autobiografia spirituale di Fitzgerald che, ad un certo punto della sua vita, chiuso con l'alcolismo e con la vita da playboy, vuole capire quali erano stati gli ostacoli che avevano inabissato la sua esistenza.
Il questo libro, come scrive il suo biografo Andrew Le Vot,[1] Fitzgerald "riflette meglio che in tutti i suoi scritti autobiografici il cuore dei problemi che lui e la sua generazione dovettero affrontare... In Gatsby, pervaso com'è da un senso del peccato e della caduta, Fitzgerald assume su di sé tutta la debolezza e la depravazione della natura umana".
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_grande_Gatsby_%28romanzo%29. -
FunnyFace.
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Me l'aveva prestato un'amica, ma non mi ha presa per niente, quindi gliel'ho restituito un paio di giorni dopo.
Tu l'hai letto?. -
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Mah, io l'ho "letto" (ok, ho sentito l'audiolibro, ma era versione integrale) il mese scorso. Devo dire che ne ho sempre sentito parlare, ma alla fine non mi è sembrato questo gran che. Come stile e spaccato della società è interessante, ma la storia in sé è davvero frivola... . -
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Decadente e vizioso come la società in cui è ambientata la storia di un gruppo di borghesi americani durante il proibizionismo. Una storia carica di tragicità, solitudine e di falsi affetti in un mondo falso e ipocrita. . -
‘R-ƒräncës‚.
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Incredibile la sensazione di vuoto che ti lasciano certe descrizioni della "New York scintillante". Penso che sia una narrazione più importante per il contesto che rappresenta, che non per i personaggi in sè; pensavo che fossero descritti un pelino meglio, verso Gatsby avevo una sorta di connessione ma che la descrizione del personaggio, a parte alcune parti, non ha saputo rafforzare. . -
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Uno dei libri più deludenti letti quest'anno, non mi ha lasciato davvero niente... . -
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Sinceramente non mi capita spesso di sentire un commento positivo a questo romanzo e i commenti qui sopra non si scostano.
Questo significa che al 90% mi piacerebbe tantissimo.
Messo in wishlist. -
An*.
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Lo sto leggendo in inglese, a me lo stile piace molto. Non provo particolare empatia nei confronti dei personaggi però. Non so se il desiderio dell'autore fosse evitare il coinvolgimento dei lettori per fargli assaporare la vuotezza, la noncuranza di Daisy e marito. Non è uno dei libri più belli che abbia mai letto, ma non mi fa neanche schifo, certi passaggi sono delle perle, altri sono un po' un piattume. .