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Fa}.
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Titolo: La montagna incantata
Autore: Mann Thomas
IBS: www.ibs.it/code/9788879720007/mann-...-incantata.html
Descrizione
Hans Castorp recatosi a trovare un cugino in sanatorio, finisce col restarvi, ammalatosi a sua volta, per sette anni. A contatto con il microcosmo del sanatorio, vero e proprio panorama di tutte le correnti di pensiero, il suo carattere subisce un'evoluzione e un incremento: passa attraverso la malattia, l'amore (la signora Chauchat), il razionalismo e la gioia di vivere (Settembrini), il pessimismo irrazionale (Naphta), senza che nessuna di queste posizioni lo converta. Ma in mezzo a tante forze contrastanti, Castorp trova il suo equilibrio. Scoppia la guerra nel 1914 e Hans viene strappato da questa magica e raffinata atmosfera per essere gettato sui campi di battaglia dove la sua sorte resta incerta, ma immersa in un clima di morte.. -
La Ragazza delle Arance.
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Da "incantata" a "magica", nuova edizione, dopo un nuovo e grande lavoro, di quest'opera di Mann. A cura di Luca Crescenzi(*). Merita.
(*)Ps/Ot: quest'uomo è un grande o, per citarlo, "gagliardo!". Insegna Letteratura tedesca all'Università di Pisa, ho avuto occasione di seguire già due dei suoi corsi, ed è come andare a teatro ad assistere ad una commedia, è un brillante buffone.CITAZIONEPer Nietzsche vale la legge del porco: 'un se butta via niente!
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Jimson.
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L'ho appena preso in biblioteca oggi pomeriggio.
Che grosso tomo!
Fatemi coraggio perché la vedo luuuuuuunga come lettura!. -
Fa}.
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in bocca al lupo jimson io ci ho messo mesi ma ne è valsa assolutamente la pena.... SPOILER (clicca per visualizzare)non come proust che mi sta trapanando i cosiddetti. -
TheGrandWazoo.
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ahahah fa, scusa l'indiscrescenza ma che stai a leggerti di Proust che invece a me fa impazzire ? . -
Jimson.
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Finito di leggere in circa un mese, non me la sono sentita di recensirlo perché è davvero un'opera monumentale, profonda, verso cui provo una sorta di riverenza. Il tempo della lettura non è paragonabile al tempo in cui si svolgono gli eventi, né ai 12 anni richiesti a Mann per scrivere questo capolavoro, eppure il Tempo, sembra essere il tema centrale.
Sono rimasto affezionato al protagonista Hans Castorp, ammaliato dai personaggi della casa di cura di Davos... non perché esercitino chissà quale fascinazione ma perché "l'intento pedagogico" ha il sapore di un viaggio iniziatico, perché la vita di Hans Castorp è magnifica nel suo non essere vissuta, perché la morte aleggia tra le stanze del sanatorio, perché Castorp ha tutto il tempo per concedersi riflessioni niente affatto banali sull'esistenza, sull'etica, sulla morte, sulla malattia, sull'amore.
Grazie Fa} per l'incoraggiamento, è davvero un testo meritevole di essere letto, di quelli che ti si imprimono nell'esistenza..