Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo

Prince of Persia - Le sabbie del tempo

Correva l’anno 1989 quando su piattaforma MS- DOS fece la sua comparsa un videogioco che avrebbe fatto storia; un videogioco dal titolo: “Prince of Persia”. A distanza di più di 20 anni sul grande schermo ecco il film: Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo (titolo originale, Prince of Persia: The Sands of Time).

Un film dalla trama indipendente, molto affascinante, capace di riprendere fedelmente i movimenti del principe: specialmente i salti nel vuoto con i pavimenti che crollano, e i combattimenti (tanti) di spada.
Girato principalmente in Marocco, dove secondo il regista Mike Newell i paesaggi e i panorami del Paese africano sono molto suggestivi e simili proprio a quelli del videogame.

Un film da cui mi aspettavo molto, una pellicola che non mi ha deluso affatto. Anzi. E tengo a precisare che sono uno spettatore esigente, appassionato di film che riprendono videogame del passato. Film che spesso ho recensito in maniera non positiva perché troppo dissimili dall’originale fenomeno che li aveva portati sul grande schermo. O girati da registi che avevano ampiamente dimostrato di non conoscere bene né il videogame né il contorno.

Mike Newell invece è stato davvero grande, sia a dotare il suo film di ritmo e azione continua; sia a non stravolgere l’idea che ho di Prince of Persia fin da giovanissimo quando mi cimentavo sul mio 486 al videogioco. E allora che dire? Non parlerò della trama, perché è piena di piacevoli sorprese, a partire dalla bellissima e indomita principessa Tamina di Alamut (l’attrice Gemma Arterton). Non parlerò della trama perché è tutta da guardare, dall’inizio alla fine.

In ogni mia recensione sono solito segnarmi alcune frasi – chiave. In questo film lo farà chiunque si troverà a recensire “Prince of Persia”, perché le frasi all’inizio ed alla fine del film sono davvero splendide e riprendono precisamente la trama del film; ed eccole: “Si dice vi siano vite unite fra loro nel tempo, legate da un'antica chiamata che riecheggia nelle ere, IL DESTINO”.
E siccome il film parla del “tempo” io aggiungo anche questa affermazione del principe Dastan (l’ottimo Jake Gyllenhaal): “Molti pensano che il tempo sia come un fiume che scorre lento in un'unica direzione. Ma io che l'ho visto da vicino, posso assicurarti che si sbagliano. Il tempo è un mare in tempesta. Forse ti chiederai chi sono e perché io parli così. Siediti, e ti racconterò la storia più incredibile che tu abbia mai sentito”.
A questo punto che devo fare? Raccontarvi davvero la trama? No… andatelo a vedere! Fidatevi di me. Consigliatissimo!!!!!

Principessa Tamina di Alamut (Gemma Arterton)