Avatar

Avatar! Mi sono autoconvinta che avrei dovuto vederlo. E non ho visto né sentito niente, non ho ascoltato nulla, recensioni, commenti, pareri. Volevo andare scevra di ogni pregiudizio. E alla fine, dopo tre settimane che ci giravo intorno, ieri sera sono andata al cinema del paesello, munita di occhialetti tri-di, ad affrontare priva di ogni aspettativa questo film che m'incuriosiva così tanto.
Dopo dieci minuti il film ha dato il meglio. Completamente. Già si sapeva esattamente quello che sarebbe successo dopo, minuto per minuto, parola per parola.
Se almeno avessi visto il trailer una volta tanto, mi sarei risparmiata una grandissima incazzatura, visto che invece di una presentazione è un riassunto completo con tanto di “spoiler” (se vogliamo chiamarli così, visto che la “storia” è talmente scontata che si spoilera da sola). È stato sconcertante per quanto insulso.
Da un punto di vista grafico è da lasciare a bocca aperta, bellissimo, sensazionale: ma basta davvero così poco? Che ne è della trama? Cameron, ma ci stai prendendo per il culo? Ma che è 'sta stronzata colossale?
Il film è palesemente una scusa, chi se ne frega di fare un film, questo non è un film!
Di “film” non vorrei nemmeno parlare, chiamiamolo “sequenza di stereotipi cinematografici visti e rivisti negli ultimi 110 anni”... È un'enorme, gigantesca sega mentale. Completamente inutile, fine a se stessa. Una roba che non lascia nulla, nulla, un involversi di cliché talmente banali e prevedibili da essere addirittura sconcertanti.
Un'infinità di bla bla bla e un'orgia di effetti speciali che non coprono il vuoto concettuale che ci sta dietro. Manca una storia, manca completamente. Non c'è uno straccio di idea dietro questa eiaculazione di effetti speciali, non c'è niente di niente, solo autocompiacimento. Sì, cazzo, sarà pure bello da vedere, ma è snervante, stancante.

Dopo il dialogo più banale e ridicolo della storia del cinema (“sei uno di noi ormai, devi scegliere la tua donna!” […] “ma io l'ho già scelta, è lei che deve scegliere me” “lei ti ha già scelto...”) culminato col bacio più scontato della storia del cinema, scatta l'intervallo.
Quale occasione migliore per prendere le giacche, riconsegnare gli occhialetti e fuggire via dal cinema!?
Dai, tanto lo sappiamo tutti che ci sarà la sequenza: minaccia di guerra:ripudio del traditore:prova di coraggio:riconquista cuore alieno:unione alieni+scienziati buoni:sconfitta dei cattivi.
Tanto più che guardando il trailer scopro che non mi sono proprio sbagliata, nemmeno di una virgola (compresa l'epico colpo di scena della doma dell'uccellaccio giallo che solo cinque guerrieri hanno conquistato negli ultimi sedicimiliardidianni).

Che poi mi vengono due osservazioni sul “genere”. Allora, primo: mi sembra una simpatica estrapolazione da vari film di Miyazaki (Nausicaa, Mononoke e Laputa), prendendo ovviamente solo le idee esteriori, niente a che vedere con la profondità dei temi dei tre anime... magari è solo una coincidenza, visto che il buon Hayao è sempre stato molto attento al tema della natura e dei disastri causati dall'uomo – da bravo giapponese postatomico. Però, insomma, il tema ecologico avrebbe potuto essere anche intrigante, cazzo, perché non è riuscito a trarne fuori niente di valido?
Secondo: di quanto avrà peggiorato l'effetto serra la lavorazione di questo film? Dai, non è credibile un film pseudo ambientalista con una produzione del genere.

Ma dai, basta, mi sento presa per il culo, non posso credere che un regista abbia davvero avuto il coraggio di girare una merda del genere senza supporre che gli spettatori fossero dei coglioni.
Con tutto il rispetto per chi è rimasto affascinato e sedotto dalla bellezza degli effetti grafici, ma per quello non c'era davvero bisogno di girare tre ore di pellicola sostenuta da una “storia” del genere???
***(invettive varie), paga uno sceneggiatore la prossima volta.