Resident Evil - il videogioco

Durante la mia infanzia ho avuto a che fare con la PSX, grande console... Giravano i tempi in cui facendo la mia prima comunione me la sono fatta regalare

Era il 1995, 1996 o giù di lì... I giochi erano inizialmente pochi: Ricordo i celebri Wipeout, Crash Bandicoot, Ridge Racer, Air Combat, Tekken...

Che tempi.
E infine, giunsi a questa saga indimenticabile.
Resident Evil.
Anno 1996.

Ho avuto occasione di provarlo l'anno dopo ma il successo era conclamato. La Capcom con Shinji Mikami ai tempi diede stampo a un nuovo genere, appunto il SURVIVAL HORROR, differenziandosi dall'etichetta Horror in tutto e per tutto in un contesto più vario.

Ho provato la saga fino a Resident Evil: Code Veronica ... Mancanza di soldi e poca voglia di avere mille console per casa. Lo spazio già manca, figuriamoci...

La storia si svolge inizialmente sulle montagne Arklay, nella lontana periferia di Raccoon City, dove alcune testimonianze riferirono di strani casi di omicidi... Corpi mutilati in maniera disumana, ai confini del ragionevole. Si parlava anche di scomparse. Era il luglio del 1998. Qui intervenne la STARS, un corpo speciale della polizia locale specializzato nelle ricerche e nei casi che richiedevano un intervento più efficace. Un corpo elitario composto da due squadre: L'Alpha e il Bravo Team. Entrambe, durante le investigazioni, si sparpagliarono nelle foreste a seguito di un assalto da parte di strane bestie (cani mutanti FTW). Durante la corsa si rifugiarono in una strana villa allocata nel nulla... Ma dietro questo incidente, si celerà ben presto una cospirazione voluta.

Da qui, il survival horror ebbe inizio.

Dopo questa breve introduzione vorrei sottolineare alcuni aspetti: era l'epoca della PSX, la grafica era ai tempi molto coinvolgente (adesso è superata a priori, prima si prediligevano le sagome pixellate e le scene d'intermezzo in CG alla grafica da cinema) e il paragone era sufficientemente giustificabile dal motore grafico dei tempi. Innanzitutto, bisogna comunque notare che gli zombie in questa saga sono i protagonisti assoluti, in quanto lo scopo del Survival Horror è arrivare alla fine salvandosi dagli zombie risolvendo enigmi e affrontando temibili boss. Poi, parlando modestamente per esperienza personale, trovo che la saga di Resident Evil sia una delle più longeve di tutta la mia esperienza videoludica (purtroppo non ho tempo e mi sono fermato ahimè...) dopo Metal Gear Solid.

La storyline è ben costruita in ogni dettaglio, donando tuttavia un alone di mistero sui casi irrisolti della squadra STARS.

Il contro della saga è che viene continuata in multi-piattaforma, ovvero distribuita su più console, questo avrebbe disperso in tutto e per tutto la continuazione della saga su Playstation che nonostante tutto agli albori era ancora apprezzata e sarebbe risultata comoda per molti appassionati.

I pro sono i più importanti: longevità e storyline, ma anche la composizione dei personaggi non è male, condita con ottime ambientazioni. Inoltre, il fattore "Paura" nella trilogia è molto più intenso ma, con il passare del tempo ha perso la sua magnificenza (Resident Evil 5, per quanto non faccia più paura, preferirei farmela addosso con i primi tre capitoli In My Opinion).

Poi il gioco strutturalmente parlando, è stato il miglior gioco mai costruito e generato nell'intera decade degli anni 90... Posso tranquillamente dire che Resident Evil in quanto a innovazione era un passo avanti agli altri... Non ci sono aggettivi per descrivere ciò che Resident Evil ai tempi ha donato. E vi ricordo che vigevano i tempi in cui le autorità rompevano le scatole sulla sua violenza e ne vietarono la vendita per un breve lasso di tempo :°D Altro che MOIGE e la TV piene di donne seminude...

Dò un ottimo voto a questa saga poiché è una delle poche con cui sono cresciuto. Se avete occasione di giocarci procuratevi gli spin-off o qualche Remake dei primi capitoli (quelli originali in PSX non esisteranno più se non tramite ebay)... Il 2° capitolo merita in assoluto come il migliore!

Quindi buona caccia e buona paura.