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Lascio che le cose mi portino altrove
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Titolo: Il lungo addio (the long goodbye)
Regia: Robert Altmann
Anno: 1973
Cast: Elliott Gould, Mark Rydell, Nina Van Pallandt, Sterling Hayden
Film cult degli anni 70-e chi mi conosce sa già la mia ostilità mal celata per i film cult. Mi sono lasciata consigliare da Dylan Dog, che a suo tempo mi aveva presentato l'ultimo uomo della terra e thx1138.
Il titolo del film, molto evocativo, nasconde in realtà un giallo che di evocativo non ha molto.
Certo, si parla di novità stilistiche, come lo sciogliersi dell'intreccio che non è più centrale nell'opera, e altre finezze che ogni buon cineasta può cogliere - ma non io, che non ci capisco niente.
Interessante il continuo gioco di riflessi e specchi, tutto sembra visto attraverso un vetro appannato, sfocato, e sono moltissime le scene in cui questo "riflesso" viene messo in primo piano. Bello davvero.
Il detective cazzone è uno spettacolo di personaggio, i gangster e gli altri sono molto... incerti? tratteggiati? non so come dire. Meno profondi, di sicuro. L'unico altro personaggio davvero convincente imho è lo scrittore. Bellissimo.
La trama è un po'... poco calzante, ripeto, un giallo del tutto anomalo... Ma pur sempre un giallo - al di fuori delle mie aspettative.
Comunque 3 stellette, diciamo che uno sguardo se lo merita, anche se un po' lascia il tempo che trova.
La mia domanda finale è: ma che fine ha fatto la gatta?
Edited by Kiby89 - 3/2/2011, 14:25
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