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Albanese-Buy,viaggio nel precariato
Roma: Soldini presenta Giorni e nuvole
L'insoddisfazione del vivere, la mancanza di certezze, il quotidiano. Silvio Soldini tiene la linea che gli è cara in "Giorni e nuvole", presentato alla Festa di Roma e nei cinema dal 26 ottobre. Il film racconta la storia di Elsa (Margherita Buy) e Michele (Antonio Albanese), una coppia colta e benestante che a causa della perdita improvvisa del lavoro si trova a fronteggiare ogni tipo di insicurezza.
Elsa e Michele sono sposati da vent'anni ed hanno un figlia, Alice (Alba Rohrwacher). Elsa si occupa di restauro: fa un lavoro che la appassiona ma che non le dà uno stipendio sicuro. Quando Antonio, imprenditore, viene fatto fuori dalla sua azienda, la loro vita viene stravolta: la casa deve essere venduta, i sogni abbandonati, le sicurezze svaniscono in un attimo.
La trafila è quella terribilmente comune a tanti "nuovi disoccupati", di mezza età, che tentano di riciclarsi in ogni modo nel mondo del lavoro. Per Antonio le pretese di trovare un'occupazione soddisfacente svaniscono subito, sotto la pressione dei conti da pagare, e la discesa verso il basso è inesorabile: si ricicla come operaio, pony express, si umilia fino ad andare a chiedere lavoro al suo ex socio, ma di lavori veri, normali, non precari, non svilenti, non se ne parla. Mentre Elsa abbandona totalmente la sua passione per il restauro: entra nel "girone infernale" dei call center e trova un secondo lavoro serale come segretaria.
Buy e Albanese (Infophoto)
La realtà e la vicenda intima della coppia vanno di pari passo nel film e il regista spiega: "Dopo un film surreale e corale come "Agata e la tempesta" volevo fare un film che scavasse nella realtà, che affrontasse la relazione di coppia di due persone che stanno insieme da tanto tempo, e che mostrasse il loro stupore di fronte a una tragedia come l'improvvisa disoccupazione. Non pensiamo mai che una cosa del genere possa succedere a noi, invece purtroppo possiamo caderci tutti".
Albanese e la Buy, bravissimi, si muovono in una Genova spesso cupa, cercando di ritrovare una loro collocazione nella città e nel mondo. E la macchina da presa di Soldini li segue in maniera quasi documentaristica. Albanese, a proposito del tema scelto da Soldini, ha specificato: "Io provengo dal mondo operaio e il tema del lavoro mi interessa moltissimo. Nella vita reale vedo molte esperienze simili a quelle di Antonio... Non mi stupiscono quasi più le notizie di suicidi di persone disoccupate, disperate: era importantissimo affrontare al cinema un dramma così attuale".
In "Giorni e nuvole" la drammaticità dell`argomento è smorzata dal racconto dell'evoluzione del rapporto di coppia. "Era interessante anche vedere come la coppia cambia. - precisa Albanese - Antonio viene totalmente trasformato dall'arrivo di questo lutto. E, come sempre avviene, è la donna a sostenere l`uomo, perché lui è totalmente perso".
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