Posts written by Nebularina

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    Ma perchè da 67 si salta all'85?

    Mi sembra di capire che tutto sommato ti sono piaciuti :)
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    Da quanto sono svampita ho capito solo adesso che viene fatto un sondaggio unico! X°D
    In ogni caso ho votato anche io per il seme di Ice uhhhyeah!!!

    CITAZIONE (Kiby89 @ 5/6/2011, 03:54) 
    Per dare conferma dei punti però vorremmo delucidazioni da Neb per la sua foto sulla rabbia.

    Eccomi! che debbo delucidare??


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    In etremis posto anche io le mie foto! Connessione permettendo!

    1. Una tartaruga (FOTO VECCHIA!)


    2. Dell'acqua


    3. Un animale senza zampe


    4. Un seme


    5. Un lettore


    6. Ritardo


    7. Rabbia


    8. Sconcerto


    9. Una discussione


    Edited by Kiby89 - 4/6/2011, 23:10
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    ma che cosa bella! son molto contenta che anche in piccolo si facciano queste belle cose!
    sì sì!
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    interessantissima cosa!
    Ma lì che hanno organizzato? quella cosa con le biblioteche?
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    Ell, poi sento Luca se me lo presta!!
    Comunque in molte librerie l'ho trovato sugli scaffali, anche in quelle mainstream tipo feltrinelli e mondadori XD
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    Qui a questo link ci sta un intero pdf ahahaha www.arci.it/dwn.php?trigger=LTCAAA
    Grazie taksya!
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    Tramite vari salti e rimandi di link in link tramite facebook ho scoperto questa interessante cosa dal nome "Carta dei diritti della lettura" della quale ne ero totalmente all'oscuro!
    Ho pensato di postarla qui perchè penso sia molto importante almeno simbolicamente come cosa, ma non so se la sezione va bene.... che ne dite voi?

    La prefazione è di Michela Murgia:
    CITAZIONE
    Carta dei diritti della lettura

    Questa è la prefazione che ho scritto alla Carta dei diritti del Lettore che verrà presentata al salone del libro di Torino giovedì 12 maggio alle 18 nello spazio Terra Madre.

    Attenti.
    Quello che state pensando vi si legge in faccia.
    In un momento in cui gli operai della Fiat perdono il diritto di fare una pausa dalla catena di montaggio, in cui essere stranieri lascia senza dignità davanti alle esigenze più elementari, in cui alle donne vengono progressivamente sottratte le conquiste paritarie ottenute in anni di lotte civili e in cui i giovani perdono il diritto a sperare in un futuro, non sembra affatto una priorità chiedere il riconoscimento di una Carta dei Diritti del Lettore.
    Lo conosco questo pensiero, e so di cosa è figlio.
    Discende dalla constatazione che in Italia leggere è l’hobby di chi ha già fatto tutte le altre cose importanti, quelle che contano davvero per la vita. I lettori sono gente che ha già pagato le rate, tutti quelli che si possono permettere di sprecare il proprio tempo in qualcosa che non fa guadagnare denaro. In fondo, sono dei privilegiati. Magari pure intellettuali, una parola che ha smesso da tempo di evocare rispetto agli occhi dei più. Partendo da questa convinzione, chi può considerare prioritario difendere il diritto di una comunità di hobbisti, peraltro non molto nutrita rispetto ad altri paesi europei?
    C’è prima tutto il resto, poi se avanza tempo verranno anche i diritti del lettore.

    Non offendetevi, ma se pensate questo siete come cantine, mansarde, piccole case basse di soffitto.
    Lo dico da lettrice, ma pure da cittadina.
    Chi pensa che leggere, e leggere a precise condizioni di garanzia, libertà e accesso ai testi, sia un diritto minore rispetto a quello di curarsi, studiare, lavorare, riposarsi o migrare, non ha capito una verità elementare del nostro stare insieme come persone civili.
    Quella verità – nota ad ogni lettore - insegna che noi abbiamo più di un domicilio a questo mondo. Non abitiamo solo questo paese, questa terra e questa cultura, non siamo cittadini solo di uno stato.
    Noi tutti, uomini e donne, vecchi e bambini, anche quelli che non leggono (forse soprattutto loro) abitiamo anche le storie di noi stessi che ci vengono narrate.

    E’ in base a quelle storie che immaginiamo il mondo che siamo chiamati a costruire, con le sue pause, i suoi lavori, le sue cure, le sue migrazioni e anche i suoi diritti. Che ci piaccia o meno, siamo tutti figli di una narrazione, di una storia letta o sentita raccontare, anche quando non sappiamo più ricordare dove e da chi. Se ci sembra di essere personaggi in cerca di autore è perché stiamo dentro una trama che ci consente certi movimenti, ma ce ne nega molti altri; e più la trama è povera e banale, meno riusciamo a fare la differenza sulla storia complessiva di cui siamo parte insieme agli altri.
    Rivendicare un diritto alla lettura significa allora rivendicare il diritto di pensarsi qui come fosse altrove, di immaginarsi altro per poter davvero restare sé stessi, di chiedere alternative al mondo che abbiamo e di legittimare la diversità di narrazione, qualunque narrazione, come ulteriore possibilità per crescerci dentro.
    Se ci fossero più lettori, e lettori con più garanzie di accesso alla lettura, questo sarebbe già un paese migliore, perché abitato da un numero maggiore di persone in grado di sovvertirne i limiti e fare la differenza. Ogni lettore è un cittadino consapevole, critico, uno che davanti a ogni narrazione di sé limitata, avvilente o falsa è in grado di organizzare un controcanto, opponendo alla realtà impoverita che vogliono imporgli la forza sovversiva di tutte le narrazioni che da lettore ha abitato, diventandone cittadino e rimanendo allo stesso tempo migrante.
    Lottare per il diritto dei lettori significa lottare per un paese che può cambiare la sua storia.
    Dietro a questo diritto stanno tutti gli altri, perché questo è un diritto alla consapevolezza. Senza quella non esistono garanzie di nulla per nessuno, perché di tutti i diritti che pensiamo di avere, gli unici che in realtà possediamo sono quelli che siamo in grado di difendere.

    Qualcuno di voi ha qualche informazione in più?
    Sapevo che in questa direzione anche Pennac deve aver fatto qualche intervento
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    SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO

    CITAZIONE
    Il Salone del Libro torna con la sua ventiquattresima edizione da giovedì 12 a lunedì 16 maggio 2011 al Lingotto Fiere. Nell'anno del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il Salone offre un layout completamente nuovo. Occupa con i propri spazi espositivi tre padiglioni di Lingotto Fiere: l'1, 2 e il 3. Il Padiglione 5 quest'anno è riservato all'area professionale con l'International Book Forum.

    Qualcuno di voi va? Avete già dei programmi o appuntamenti da vedere?


    Per quanto mi riguarda sono a conoscenza della presentazione il 14 Maggio di questo libro:

    L'OMBRA DEL COMMISSARIO SENSI
    Autore: Susanna Raule
    Pagg. 304 - Narrativa - In libreria dal: 12/05/2011

    CITAZIONE
    IL LIBRO
    Il commissario Ermanno Sensi non è il classico poliziotto. Con gli occhiali scuri perennemente calati sul naso e un look gothic-dark vagamente minaccioso, di classico non ha proprio nulla, e anche il suo stile investigativo lascia alquanto a desiderare. Anzi, si direbbe che il commissario Sensi non faccia altro che sottrarsi alla sgradevole routine del suo mestiere. Ma un giorno, sul lungomare di Spezia (attenzione, nessuno spezzino dice 'La Spezia'), un passante trova una sciabola piantata tra i lastroni di pietra; sembrerebbe uno scherzo di cattivo gusto se non fosse che la sciabola scompare lasciando una macabra scia di cadaveri decapitati e una testimone oculare giovanissima e terrorizzata.
    Più interessato a quest’ultima, Sensi deve suo malgrado fermare il killer prima che colpisca ancora; ma nel frattempo, affamata di sangue e di morte, riappare l’ombra di un passato inquietante... L’esordio di una scrittrice brillante e originale, una voce nuova che spicca nel panorama del noir italiano per l’ambientazione accurata, lo spirito graffiante della provincia e l’irresistibile fascino del suo protagonista.


    UN BRANO
    "Sensi sapeva qual era il problema.
    Il problema, per l’esattezza, era che uno non può far finta di essere qualcosa che non è. Sensi non lo poteva fare, questo era chiaro, non perché avesse qualche rimorso etico o quale inibizione morale a fingere di essere un altro. Semplicemente non funzionava.
    Poteva provare a comportarsi come i detective della tv, o anche, più semplicemente, seguendo il manuale, ma era evidente che non avrebbe combinato niente.
    Silvia fu prelevata alle sette e trenta dai primi due agenti che l’avrebbero protetta, e Sensi se ne tornò a dormire..."


    L'AUTORE
    Susanna Raule, trent’anni, psicologa, dal 2005 si dedica alla sceneggiatura a fumetti per vari editori. Nel 2005 ha vinto il primo premio al Lucca Project Contest. Con L’ombra del commissario Sensi è tra i vincitori del Torneo Letterario Io Scrittore 2010, promosso da GeMS.

    Conosco l'autrice e conosco alcuni racconti, sarò di parte....ma mi sento di consigliare il pacchetto ad occhi chiusi :uah:
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    grazie milleeee adminneee!!!
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    Una buonissima idea!
    Fateci sapereeeeee adminni! :D
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    scusate la mia ignoranza, ma:
    CITAZIONE
    Non occorre il consenso della persona ritrattata quando la riproduzione dell'immagine è giustificata dalla notorietà o dall'ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici e culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico. Il ritratto non può tuttavia essere esposto o messo in commercio, quando l'esposizione o messa in commercio rechi pregiudizio all'onore, alla reputazione o anche al decoro della persona ritrattata.

    Ogni qualvolta vengono ritratte immagini di persone occorre richiedere la liberatoria, con dispensa nel caso di persone note o nell’ipotesi di persone non conosciute riprese nel corso di pubbliche manifestazioni o in situazioni considerate di pubblico dominio.
    Quest’ultima eccezione, “fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico” presuppone che, per la riproduzione di un ritratto, la persona effigiata si trovi in un luogo pubblico ed in presenza di pubblico, non deve trattarsi di ritratto “in primo piano” decontestualizzato dall’avvenimento, bensì è necessario che si percepisca la sua presenza in un luogo pubblico e in presenza del pubblico (ad esempio un tifoso allo stadio).

    questo non dimostra proprio che se, per esempio, io fotografo una persona sconosciuta alla fermata del bus che legge posso pubblicarla senza problema??? °_° Non siamo qui in presenza di qualcosa di culturale (il contest fotografico se pur di un piccolo forum) e non saremmo comunque in un luogo pubblico, qualcuno che legge alla fermate del bus in presenza di altri, ovviamente non decontestualizzandolo e non recando pregiudizio all'onore della persona?? Cioè la situazione non è di pubblico dominio?
    Cioè posso capire per interventi commerciali...ma per una cosa come la nostra? Ho solo il timore che ci si tagli le gambe, senza pensare a tutte le foto magnifiche che non esisterebbero se ogni fotografo dovesse far firmare liberatorie....no?
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    ahahaha Ellen era questa la cosa a cui ti riferivi?!! X°D
    figata immensaaa uhuhhuhuhh!
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    ...una cosa per me basilare...ehm....qua alla mia sinistra sulla scrivania ho tre pile di roba da leggere che andrebbe bene per questa cosa.....ma la metà so fumetti!!! Niente fumetti quindi? ma poverini! senza contare che tra un po' mi si accumulano più fumetti che libri ;_;
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    Te lo dissi io! Eh! ;)
    XD
382 replies since 4/7/2005
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