Posts written by Nebularina

  1. .
    CITAZIONE (littlecleo @ 26/6/2012, 21:22) 
    oggi mi sono arrivati "geisha" da taksya e "..e venne chiamta due cuori" da nebu

    mi sembrano tutti e due mooooolto interessanti; non li conoscevo ma sono contentissima di averli ricevuti!
    vi ringrazio moltissimo, siete una fonte inesauribile di nuove scoperte :)

    :) Spero ti piaccia, è un libro un po' particolare e se uno si lascia andare un po' fa sognare :)


    CITAZIONE (valeri@ @ 26/6/2012, 22:39) 
    Arrivati oggi: Il deserto dei tartari di Buzzati da parte di Absolute che ringrazio moltissimo perchè da tempo era nei miei desideri, Siddharta di Hesse che in verità possiedo già e Il corpo delle donne di Lorella Zanardo che mi sembra molto interessante da parte di Yelena e Nebu (forse?) e Fontamara che ho già letto per il Giralibri e che Cleo è stata così gentile da regalarmi.
    Grazie tantissimo a tutti quanti voi. Non so quando leggerò questi libri ma prima o poi arriverà anche il loro turno!!! ;)

    Yes! Il Corpo delle donne è da parte mia :) l'ho trovato molto interessante, un'analisi pratica e accurata dello stato attuale! Spero di piaccia ^_^
  2. .
    minchia! Ti avevo scritto di prestarmelo prima di leggere tutto il parere che hai scritto fino adesso, ma ho cambiato idea!! ahahah
  3. .
    bisognerà che lo leggo anche io allora!
    Mi avete incuriosito!
  4. .
    (ho modificato il link alle immagini che non mi ero accorta che non le visualizzava! scusate!)
  5. .
    CITAZIONE (taksya @ 25/6/2012, 17:37) 
    A me oggi sono invece arrivati Amabili resti di Alice Sebold da parte di Hermann e Firenze citta spedaliera da parte di Nebu.
    Del primo ho senti parlare spesso (soprattutto dopo l'uscita del film), il secondo mi incuriosisce... chissà se eiste quaòlcosa di simile anche per Bologna...

    Taksya, spero ti piaccia, per Bologna non saprei, credo che ci si dovrebbe informare nel giro universitario. Ammetto di aver avuto un consulto con Yele per questo libro, temevo rimanesse solo, ed invece noo!!! :D
  6. .
    CITAZIONE (Yelena‚ @ 20/6/2012, 15:07) 
    Anche quelli di Herman, giusto?

    Esatto :)
  7. .
    inviato tuttoooooo!!! :D
  8. .
    Da: my modern met
    Poniamo il caso che ci sia questo piccolo villaggio svizzero a confine con la Francia di nome Romainmôtier, dove ogni anno si tiene un'affascinante fiera del libro usato presso la chiesa del paese.
    Poniamo che dal 2005 un artista di nome Jan Reymond abbia preso a comporre opere d'arte con i libri usati e invenduti.
    Il risultato è questo:

    5005052003_69a2275bac

    tumblr_lljbzdDNxw1qhwx0o

    2927792332_6021d406d4

    20070915_og_pluie_de_livres

    :=):

    Edited by Nebu - 26/6/2012, 20:02
  9. .
    Letto anche io!
    Grazie Yel per avermelo prestato, ottimo consiglio come sempre!

    È molto forte questo linguaggio distaccato, un atto di salvezza verso il cervello stressato per scongiurare la pazzia :) una sorta di autoseduta psicologica, una sorta di autodifesa ma allo stesso tempo di presa di coscienza.
    Ne approfitto per riportare un tratto preso dalla postfazione che descirve il rapporto uomo-natura e uomo-idealizzazione infantile della natura ^_^:

    CITAZIONE
    Nei luoghi dell'infanzia i protagonisti credono, o meglio, si illudono di poter trovare l'io originario perso tanto tempo fa, di poter ristabilire l'unità con la natura.
    Retournons à la nature? Ma che rifugio è mai questo, dove non si parla di nient'altro, o quasi, se non di preoccupazioni, sforzi fisici, paure, perdita di esseri amati e dell'eterno ciclo di vita e morte? Il rifugio che protegge dalla superficialità, dall'ingratitudine, dal superfluo del mondo si dimostra nel contempo una prigione.
    Infatti neanche la natura, e tantomeno l'infanzia, rappresentano il lato positivo tout court: la natura offre sì rifugio, protezione, cibo, ma uccide ciò che non si adatta, non le si sottomette.

    ****
  10. .
    Qua si spedirà tutto domattina :)
    ...sempre se non ci si mette nulla di mezzo ovviamente! ^_^
  11. .
    Questa è simile.... dipende sempre dallo spazio che uno ha a casa! ahahaha
    Via: myidealhome

    f5e920c2-a6f9-4221-9599-bd12f3083a7c
  12. .
    Giusto qualche libro essenziale! :)

    tumblr_lef5l3wLBQ1qzupj0o1_400

    Via: bookshelfporn
  13. .
    ottimo lavoro!!!!
    Una super skin accogliente e fatta su misura!
  14. .
    Quindi dovremo chiamarla Signor Maestro!!!
    Seguo da tempo i suoi lavori che li reputo molto interessanti ed esaltanti!
    La sua fama la precede!
    ahahahahahaha
    Benvienido!
  15. .
    Ho trovato linkato qua e là questo articolo del Corriere!
    Qualcuno già conosce il volume in questione? Io conoscevo quello del mese ma non ho mai approfondito! ^^

    CITAZIONE
    La qualità dei libri non si misura in copie
    I numeri dettano legge anche dove si dovrebbe prescindere dal consenso

    Che cosa deve fare oggi una rivista di cultura se non proporre dei valori che si oppongano a quelli, trionfanti, della quantità? Claudio Magris, che ha aperto la Fiera del libro di Madrid (ospite d’onore, quest’anno, l’Italia), intervistato da El Pais, ha detto: «Credo che sia cambiato il criterio di valutazione culturale: nessuno avrebbe mai pensato che un giorno si potesse equiparare quantità e valore». Si è andata formando, afferma Magris, una Lumpen-borghesia (alter ego aggiornato del Lumpen-proletariato, il sottoproletariato urbano che secondo Marx era privo di coscienza di classe), per la quale «molto» e «interessante» sono sinonimi. Più copie vendi e più sei non solo apprezzato ma apprezzabile. I numeri dettano legge. E dettano legge in una materia, quella intellettuale e artistica, che per sua stessa natura dovrebbe prescindere dal consenso: si sa che i migliori «prodotti dell’ingegno» sono spesso (non sempre, per fortuna) incompresi e/o disturbanti. Per i ristoranti e gli alberghi, gerarchie di qualità; per i romanzi, elenchi quantitativi. Non è un paradosso?

    Dunque, che cosa deve fare oggi una rivista di cultura - a differenza del gioioso e contagioso passaparola online - se non offrire giudizi di valore che sfidino la popolarità, il populismo, il mainstream, l’effetto volano dei top ten ribaditi ovunque? L’ha capito un mensile come L’Indice dei libri del mese, fondato nel 1984 e diretto oggi da Mimmo Càndito, un periodico ben determinato a rilanciarsi proponendo una sorta di Controcatalogo, come l’ha definito Mirella Serri segnalandolo domenica sulla Stampa . Da quest’anno, L’Indice pubblicherà, per Mursia, un volume con le recensioni dei libri che considera i migliori nei vari ambiti: narrativa italiana, europea ed extraeuropea; classici; saggistica; filosofia e religione; letteratura d’intrattenimento, eccetera. Lo scopo è quello di mettere un po’ d’ordine nel caos dell’indistinto in cui la mediocrità di successo viene scambiata per genio, un obiettivo pressoché impossibile, che è una forma di resistenza al circolo vizioso della semplice certificazione commerciale.

    In genere, simili iniziative vengono subito accusate di elitismo snobistico: i soliti accademici con la puzza sotto il naso... Ma poi ci si sorprende leggendo recensioni chiare nello stile e nel giudizio, e constatando che a volte il gusto del critico può anche (perché no?) coincidere con quello del pubblico. Come avviene per Haruki Murakami o per Irène Némirovsky. Però, L’Indice dei libri dell’anno, a cura di Andrea Pagliardi, permette soprattutto di fare scoperte inattese che non sveleremo ma che sarebbero impensabili con un semplice giro in una libreria di catena, dove il pensiero unico della quantità impone i propri ovvi primi piani da vetrina a truppe di Lumpen-lettori. Sono gli stessi primi piani che si impongono in tv, nel web, nei giornali, nelle fiere, nei festival.

    Paolo Di Stefano
    29 maggio 2012 | 13:05

382 replies since 4/7/2005
.