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Ma io sono la prima che probabilmente non avrebbe accettato di star chiusa senza "motivo"
Ora scalpito, ma ho visto cosa è successo e sono sconvolta: se la quarantena fosse scattata un mese prima da noi, e magari gli effetti fossero stati contenuti inizialmente, dall'isolamento... Nel giro di dieci giorni massimo avremmo tutti boicottato le regole. -
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Sì hai ragione, ora vado a sistemare -
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Per includere Letz approvo la seconda estrazione ! -
.A furia di copia-incollare tutti questi link mi è venuto un gran mal di testa
Grazie, hai risparmiato un malditesta a me (o a Tak/Ker) -
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Lista Ellen
1. Ellen :Luis Sepúlveda. Patagonia express
2. Letz : Nnedi Okorafor.Chi teme la morte - La profezia di Onye
3. KER :Ian McEwan. Miele
4. Ker :Margaret Atwood. Il canto di Penelope
5. Elianto: William Faulkner. Mentre morivo
6. Tak:Marion Zimmer Bradley. Le nebbie di Avalon
7. Panic : Arthur C. Clarke. Le guide del tramonto
8. Airin :Kazuo Ishiguro. Quel che resta del giorno
9. Ellen :Vladimir Nabokov. La vera vita di Sebastian Knight
10. Usodake :George Orwell . Fiorirà l'aspidistra
11. Ker :Margaret Atwood. Seme di strega
12. Letz: Nnedi Okorafor. Laguna
13. Panic:Isaac Asimov. Nemesis
14. Ellen :Luis Sepúlveda. La frontiera scomparsa
15. Panic:Robert A. Heinlein. La luna è una severa maestra
Progresso 6/15
Edited by °Ln - 7/7/2022, 08:23 -
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No problem... è che sono libri che ho iniziato, mollato, ripreso, ri abbandonato nei secoli dei secoli.... -
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https://lavitaaltrove.forumcommunity.net/?t=44756926
E anche questo
dopo unisco le schede -
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Lo so che non lo credevi possibile....
Ma la scheda c'è già https://lavitaaltrove.forumcommunity.net/?t=44757169 -
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Ognuno magari può provare a aggiungere il link ai suoi
Vladimir Nabokov
La vera vita di Sebastian Knight
L’Incantatore
Lolita
Luis Sepúlveda
Il mondo alla fine del mondo
La frontiera scomparsa
Patagonia express
Thomas Mann
La morte a Venezia
Le teste scambiate
Tonio Kröger -
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Titolo: La vera vita di Sebastian Knight
Autore: Vladimir Nabokov
Pagine: 230
1ª ed. originale 1941
Descrizione:
Sebastian Knight, un geniale scrittore nato a Pietroburgo nel 1899 ed educato in Inghilterra, muore in giovane età lasciando alcuni romanzi, una serie di racconti e un fratellastro, V., che decide di scriverne la «vera vita» ritornando nei luoghi frequentati dal defunto e rintracciandone le donne e gli amici. Ma V. è uno Sherlock Holmes maldestro e impacciato, le piste s’incrociano e si sovrappongono, i personaggi si sdoppiano, sfuggono, talvolta muoiono mentre la ricerca è in corso, e il libro di V. diventa un romanzo senza fine la cui forma aberrante sarebbe questa: «un autore scrive un libro su di un autore che vorrebbe scrivere un libro su di un autore il quale, incidentalmente, ha avuto in animo di scrivere una biografia fittizia; di questo autore praticamente non si hanno notizie che non siano ingannevoli o tautologiche, ed anzi l’unica vera “notizia” è che Sebastian, scrittore, ha scritto dei libri» (Giorgio Manganelli). Ma è questo un romanzo o il romanzo di una biografia che è anche autobiografia? Vladimir Nabokov, nato a Pietroburgo nel 1899, si definiva «uno scrittore americano cresciuto in Russia, educato in Inghilterra, imbevuto della cultura dell’Europa occidentale», e di questo «scrittore americano» dalle innumerevoli sfaccettature "La vera vita di Sebastian Knight" si può considerare l’atto di nascita e il passaporto. È un atto di nascita perché dopo i romanzi e i racconti in lingua russa è il primo libro scritto direttamente in inglese (fu composto a Parigi nel 1938, perlopiù nella stanza da bagno di un minuscolo appartamento, e pubblicato in America nel 1941 da New Directions, la casa editrice diretta dal poeta James Laughlin); ed è un passaporto per l’emigrazione da una letteratura a un’altra, nella quale Nabokov trasferisce e arricchisce il suo armamentario di scrittore-scacchista e scrittore-entomologo, i suoi giochi verbali e numerologici, le invenzioni e i colpi di scena di una regia partecipe e insieme impietosa, non di rado perversa, sempre imprevedibile. -
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Titolo:L'incantatore
Autore:Vladimir Nabokov
1ª ed. originale 1939
Pagine: 116
Descrizione:
Storia di una passione che si tinge di follia, "L’Incantatore" può essere considerato, come Nabokov stesso ha scritto, il «primo, piccolo palpito» di "Lolita". Qui lo sfondo su cui si muovono i tre personaggi – un quarantenne vizioso, un’innocente ragazzina di dodici anni e la sua patetica madre malata – è la Francia di fine anni Trenta, da Parigi alla Costa Azzurra, meta finale dell’affannoso viaggio del protagonista con la sua piccola vittima. Protagonista che appare, attraverso il prisma dell’ironia nabokoviana, sotto luci contrastanti: da un lato essere perverso che osa l’impossibile per soddisfare i suoi fantasmi, dall’altro uomo che nei rari momenti di lucidità vuole fuggire da se stesso e, terrorizzato, cerca di riscattarsi. Nabokov tratta questo groviglio con stupefacente maestria stilistica, alternando i registri più discordanti: all’asciutta cronaca dei fatti accosta incursioni in zone allucinatorie, alla dissezione psicologica si mescolano distorsioni visive e percettive che trasmettono al lettore i turbamenti e le oscillazioni psichiche del protagonista. Ma a scandire il ritmo del romanzo sono soprattutto l’incalzare della suspense e il beffardo gioco degli imprevisti disseminati dal destino sul percorso tortuoso di chi, intento a ordire la sua trama, corre verso la rovina. -
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Titolo:Tonio Kröger
Autore:Thomas Mann
Anno: 1903
Pagine: 186
Descrizione:
Scritto nel 1903, il racconto è la storia del lento pervenire del giovane Kröger alla coscienza della propria diversità dai coetanei. In una condizione di totale isolamento la sua sensibilità si dibatte nell'antinomia tra origini borghesi e attrazione per l'arte. Il contrasto fra arte-malattia da un lato e borghesia-normalità dall'altro - matrice della poetica di Thomas Mann - si manifesta nel silenzioso idillio con Ingeborg Holm e nell'incompresa amicizia per Hans Hansen: le due figure che costituiranno per sempre i limiti della solitudine e della gelosia di Tonio. Questo difficile equilibrio viene vissuto con drammatica inquietudine tra Lubecca, dove il giovane scrittore è nato e si è formato, e Monaco, dove diventerà celebre, senza sedare del tutto le proprie angosce. -
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Titolo: Le teste scambiate
Autore: Thomas Mann
Anno: 1ª ed. originale 1940
Pagine: 171
Descrizione:
Una leggenda indiana dai risvolti tragico-grotteschi
Le teste scambiate (titolo originale tedesco: Die vertauschten Köpfe) è un racconto di Thomas Mann pubblicato nel 1940.
Il soggetto è trattato da Thomas Mann con umorismo e autoironia. Nell'incipit, ad esempio, Mann scrive: «Sarebbe augurabile che gli ascoltatori prendessero esempio dalla fermezza del narratore perché il raccontare una siffatta storia richiede quasi più ardimento che l'udirla» . -
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Titolo:Patagonia express
Autore:Luis Sepúlveda
Anno:1995
Editore:Guanda
Pagine:127
Descrizione:
Il diario di viaggio di Sepúlveda in Patagonia e nella Terra del Fuoco: riflessioni, racconti, leggende e incontri che s'intrecciano nel maestoso scenario del Sud del mondo, dove l'avventura non solo è ancora possibile, ma è la più elementare forma di vita. Il vecchio Eznaola, che naviga senza sosta per i canali cercando un vascello fantasma; i gauchos che ogni anno organizzano il "campionato di bugie" della Patagonia; l'aviatore Palacios e lo scienziato Kucimavic; Bruce Chatwin, Butch Cassidy e Sundance Kid... una serie di personaggi eccezionali sullo sfondo di un eccezionale paesaggio. -
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Titolo:Il mondo alla fine del mondo
Autore: Luis Sepúlveda
Anno: 1989
Editore:Guanda
Pagine: 144
Descrizione:
Il 16 giugno 1988, un inquietante messaggio proveniente dal Cile approda ad Amburgo: la nave officina giapponese Nishin Maru, comandata dal capitano Tanifuji, ha subito gravi danni in acque magellaniche; si registra la perdita di diciotto marinai, insieme a un numero imprecisato di feriti. È l'inizio dell'avventura. Il protagonista, un giornalista cileno esule dal suo paese per motivi politici, grazie a febbrili ricerche e a ingegnose congetture giunge alla conclusione che il Nishin Maru stava praticando illegalmente, e del tutto impunito, la caccia alle balene nei mari australi. Una giovane attivista di Greenpeace, inoltre, lo mette in contatto telefonico con un misterioso personaggio, il capitano Jorge Nilssen, che di tutta la faccenda sa senz'altro qualcosa in più? In queste pagine il lettore potrà ascoltare il grido indignato - ma anche il canto ammaliatore - della natura ferita, la protesta contro una cieca follia di cui pure l'uomo rimane vittima: il «mondo alla fine del mondo», questo lembo estremo del pianeta si trasforma, simbolicamente, nel luogo dell'apocalisse. Ma può anche essere l'universo in cui l'uomo ritrova l'unione con le proprie origini, l'armonia con gli elementi e, soprattutto, un anelito indistruttibile alla speranza.