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Ecco, mi segnalano un articolo diametralmente opposto, anche qui non so quanto affidabile, ma che dà una visione diversa dell'editoria contemporanea.
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CITAZIONEè una collana editing free: nessuna parola del testo originale è stata ‘maltrattata’ da un editing troppo invasivo o troppo ‘autoriale’.
I testi ospitati corrispondono in toto alla volontà dei rispettivi autori, opportunamente sollecitati dal dèmone di un lavoro di confronto e ripetute letture”
Questo mi lascia perplessa...
Un buon editing può salvare un libro mediocre e farlo diventare buono, se non ottimo... non è che tutti gli autori scrivono oro, spesso sono atrocità (basta guardare l'80% degli auto prodotti).
Il resto mi pare fin troppo esaltato. L'altra faccia della medaglia, ma altrettanto fastidioso.. -
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Forse sono un pochetto più d'accordo con questo, però avendo letto una certa varietà di questi pezzi non capisco qual è il problema, nel senso:
qualcuno si lamenta che gli italiani non leggono, altri che spariscono le librerie, altri che l'offerta editoriale è fatta al 99% di mondezza (allora gli italiani leggono, però mondezza: meglio che non leggano o che leggano mondezza?), altri ancora che si produce troppo ma senza scrematura, cosicché il mercato trabocca di offerta tra cui è difficile discriminare.
Per esempioCITAZIONEoppure, smanettare acquistando on line
Vero, ma di certo non aiuta le piccole librerie indipendenti.
In generale mi sembra che nel dibattito ci sia molto casino e pochi numeri (sì ok non stiamo a fare i debunker che smontano con fAtTi e LoGiCa, però bisognerebbe partire più da dati di fatto che assunzioni di naso). -
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DISCLAIMER: SPOILER (clicca per visualizzare)io NON ho scritto l'articolo e dunque non lo sostengo incondizionatamente né voglio convincervi che sia la verità assoluta a cui tutti dovete convertirvi. Semplicemente ve lo segnalo per aprire una discussione in merito, anche perché tutti gli articoli che ho segnalato in questa discussione li ho letti per caso e trattano un argomento di cui sento molto parlare ma di cui non ho ancora ben chiare le dinamiche. In realtà non mi sono mai addentrato nel problema e, anzi, penso che sia molto complesso, dunque segnalo gli articoli per sentire diverse opinioni, contestare o concordare su alcune teorie e magari imparare qualcosa grazie al confronto. Se vorrete rispondere e troverete da ridire su alcune affermazioni vi informo esplicitamente che non dovete rispondermi come se fossi io ad aver scritto tali affermazioni, io sto solo linkando un articolo letto in giro per stimolare una discussione e leggere punti di vista diversi dal mio e da quello dell'autore. Spero che sia chiaro per evitare di ripetere quanto già accaduto con i link precedenti.
Oggi mi è capitato di leggere questo articolo sulla chiusura delle librerie, all'interno del quale sono presenti anche alcune stime delle vendite in Italia. Torna il discorso sul fatto che oggi si legga poco, quanto meno in misura minore rispetto ad altri paesi, come ad esempio i paesi scandinavi citati nell'articolo. La cosa che mi è sembrata strana è quanto detto sulla Francia, dove la percentuale di lettori è maggiore rispetto a quella dell'Italia, ma loro stampano la metà. Quindi sembrerebbe esserci un problema di quantità, da noi ci sono troppi nuovi titoli e le librerie stentano a stargli dietro.
Quindi evidentemente c'è qualcosa che non va. Ammetto che come tanti mi sono dispiaciuto nel vedere passare leggi che limitavano gli sconti sui libri, ma più leggo articoli del genere più capisco che li hanno limitato troppo poco, se queste sono le conseguenze. Poi sarò onesto, se posso spendere di meno lo faccio, infatti, a parte libri usati, oramai compro quasi sempre online.
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Ah, a proposito, proprio oggi ho visto la nona puntata della terza stagione di Game of Thrones, interessante riflessione buttata lì per caso (non c'era nei libri)SPOILER (clicca per visualizzare)Circa dal secondo quaranta in poi.. -
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Non sapevo delle gabole della distribuzione... direi che riescono ad incasinare e peggiorare una situazione già non rosea di suo. . -
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Non sapevo dove scriverlo, riesumo questa discussione. Il mio coinquilino ha scritto due libri (fa il calligrafo e sono corsi di calligrafia, magari se interessa apro la scheda) e da poco una nostra amica ci ha fatto presente che conviene utilizzare i link affiliati Amazon. Oggi hanno acquistato un suo libro tramite link affiliato e gli hanno accreditato una somma superiore a quella che gli corrisponde l'editore per averlo scritto (ok, c'è da dire che è coautore, ma rimane più della metà se fosse unico autore). Quindi ha realizzato che gli conviene pubblicizzare un libro scritto da altri anziché scriverne uno lui. Cioè, davvero è la cosa più assurda che abbia mai sentito. C'è davvero qualcosa che non funziona. Sono basito. Ah, stiamo parlando di Giunti, non di qualche casa editrice improvvisata. . -
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Sì, in pratica fai pubblicità ad Amazon e, se vanno in porto acquisti tramite i tuoi link, ti pagano belle sommette. . -
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ultimamente non sto leggendo niente. .
