L'errore di Cronos

~ Barbara Risoli

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    Titolo: L'errore di Cronos
    Autore: Barbara Risoli
    Serie: La saga del tempo 1/3
    Editore: Runde Taarn (collana Ithilien)
    Prima Edizione: 2008
    Scheda IBS
    Trama:
    Zaira, una ragazza come tante, si trova improvvisamente catapultata in un passato remoto e lontanissimo. Un’avventura che terrà il lettore con il fiato sospeso. Una lunga fuga per trovare il modo per tornare nel proprio mondo e nel proprio tempo. Un viaggio in una terra aspra e dura che la costringerà a diventare una vera guerriera. Un viaggio che la farà crescere e maturare attraverso le difficoltà e l’amore per uno spietato sovrano. Un amore forse impossibile, ma scritto nel destino, che le incatenerà il cuore e l’anima e la porrà davanti ad un difficile dilemma nel momento in cui giungerà la possibilità di tornate nella sua era e ritrovare la sua vita.

    Dalla stessa autrice de LA STIRPE (Runde Taarn Edizioni), L’ERRORE DI CRONOS è il primo di una trilogia. Un nuovo modo di scrivere il Fantasy.


    §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§



    E' dall'inizio di marzo che sto cercando di portare avanti questa lettura... vorrei abbandonarla, ma sono intenzionata a finirla, anche se ci dovessi mettere un anno.
    L'autrice è uno dei nomi più attivi nel panorama letterario emergente italiano e, non ricordo dove l'ho letto quindi potrei anche essermelo inventato, credo che questo libro l'abbia scritto quando era ancora molto giovane e, se è vero, si sente benissimo.

    La cosa certa è che lo stile è ridondante, con l'utilizzo di parole complesse (usate a volte nel contesto sbagliato, ma potrebbe essere un problema gergale), uno stuolo di personaggi stereotipati e dai comportamenti tristemente prevedibili, così come i colpi di scena e tutto il pathos che, spesso, risulta imbarazzante.
    Un cattivo cattivissimo e bellissimo, portatore di distruzione e morte, che ama ricambiato la bella e spaesata protagonista. Un errore (quello di Cronos del titolo) che sembra essere l'occulto manovratore delle vite dei protagonisti e che viene citato più volte - tirando in ballo troppo spesso le divinità greche che, nella caratterizzazione, sembrano quelle di "Scontro di Titani" prima versione - ma che non viene mai spiegato. Un antagonista altrettanto bello e sofferente. Un gruppo di eroi che lotta contro il catticattivissimo, riuscendo in imprese di dubbia realizzazione (in pochissimo tempo le due giovani fanciulle vengono addestrate a combattere da Amazzoni... mi hanno tanto ricordato Olimpia e la sua scalata al potere in terra amazzone) e in lotta contro Dei, Destino e ... non so (non dovrei) sapere cosa altro il Fato potrebbe avere in serbo per loro.

    Si salva l'ambientazione grecizzante (se non si vosse guardato per secoli Xena e Hercules), mentre si boccia completamente la protagonista marysue in divisa scolastica (ricorda fin troppo uno stuolo di studentesse giapponesi catapultate in un mondo non loro... passato, futuro o altro che sia), il cattivo bello e dannato e tutta la corte di comprimari.

    Poca caratterizzazione, poche descrizioni, tanto amore tormentato e tante elucrubazioni della protagonsita sul genere di "lo amo, ma è cattivo, non dovrei amarlo, mi ucciderà, ma mi ama, lo amo..." e così via.

    Adesso come adesso, riuscendo a leggerne solo un capitolo ogni settimana (sono in fase di stanca, ma questo non aiuta) non meriterebbe più di una stella.
    Vedremo se cambierà prima della fine.
     
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    Incredibilmente sono riuscita a finirlo in tempi più brevi del previsto.

    Il parere però non cambia anzi, se possible, peggiora anche.
    Mentre scortiamo la nostra eroina alla ricerca di un modo per tornare nel suo tempo, incontriamo gli dei - che a dire il vero fanno molto poco - ci scontriamo con l'ennesimo cattivo (ma non catticattivissimo come il protagonista) e la di lei figlia che diventa quasi un deus ex machina che spiega ai vari protagonisti il perché di certe azioni e comportamenti restati, per tutto il libro, un mistero misterioso che aleggiava opprimente nell'aria.

    Sarebbero da narrare tutti i colpi di scena puerili, le scene di sesso (che ho dovuto rileggere due volte per capire cosa diavolo stgessero facendo), il comportamento assurdo e gratuito dei due innamorati pazzi (ti uccido, non ti voglio, ti rincorro, scappo, ti amo, ti lascio).

    Editing quasi nullo.
    Come gia detto prima, il linguaggio non è forbito... utilizza solo termini desueti e spesso dando ai temini significati che diventano riduttivi. Come il verbo guatare che ha un significato abbastanza ricco (guardare a lungo, fissamente qualcuno mostrando stati d'animo quali interesse, stupore, invidia, disprezzo, paura spesso in modo bieco o minaccioso), tutti guatano... e basta. Poi socchiudono gli sguardi e restano allampanati (?) guardando tristemente gente che abbandona il gruppo di protagonisti.
    Non c'è correzione di bozze. I non sono mai accentati, dopo i punti interrogativi/escalmativi non c'è mai una maiuscola e varie piccolezze (ma che diventano fastidiose) simili.

    Soprattutto non c'è, a dispetto del titolo, nessun senso del tempo.
    Non si sa quanto tempo passa, fino al ritorno al futuro della protagonista quando scopriamo che è sparita nel nulla per tre anni. Peccato che, nel racconto, non ci sia nessun riferimento al tempo passato... potrebbero essere due settimane, un mese, tre anni... questo, probabilmente è l'errore mai descritto (se c'era, non l'ho notato o capito) di Cronos.

    2/5 (4/10)
     
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    Perché quando si commenta non positivamente lo scritto di un autore (emergente/esordiente) italiano, immediatamente arriva qualcuno che, invece che smontare le critiche su testo o trama, si attacca alle opinioni o ai commenti soggettivi sulla stessa e decide che non vali (tu non il commento) nulla?

    Non me lo sto chiedendo perché non capisco il fenomeno... ma perché, come lettori, mi rendo conto che non siamo in grado di crescere e restiamo spesso tanti piccoli fanboy/girl (nell'accezione negativa del termine)... e trovo la cosa molto triste.
     
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    una maleducata del genere e trollosa manco merita risposta :D basta guardare la sua libreria :D
    Nell'editoria Italiana ci si dà pacche sulle spalle tra amici ed amichetti, si arriva addirittura anche a consigliare sė stessi utilizzando alter ego improbabili :D vero Lara Manni? :D

    http://lapeperini.wordpress.com/2012/06/09...i-e-lara-manni/
     
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    Se vuoi parlare della querelle Manni-Lipperini... apri una nuova discussione.

    Quanto alla commentatrice... ho dato due stelle a Asimov, perché non mi è piaciuto come ha descritto certe cose, credo di poterne dare due e per lo stesso motivo anche alla Risoli.
    Almeno non ne ha beccata una sola come capita ultimamente alla Cornwell...
     
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    non cazziare anche me ahah :D si la apro cosí faccio arrabbiare Yelena *_*
     
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    CITAZIONE (Elianto782 @ 10/6/2012, 22:14) 
    non cazziare anche me ahah :D

    Come... gif ... non sei qui per questo?

    :uah:
     
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    Mangianabbi

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    vabbė tanto io cazzio quell'altra :D io invece sono alle prese con un'altra scrittrice Italiana...un romanzo storico che si ė rivelato rosa...e stanno sempre a letto :D
     
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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Ma che mi sono persa? Perché il commento di Taksya?
     
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    Commento su aNobii al mio commento sul libro...
    Io, tirando le somme di quanto già scritto qui scrivo, in spoiler perché lungo...
    E' dall'inizio di marzo che l'avevo iniziato... sono stata tentata di abbandonarla più volte, ma mi sono incaponita e, alla fine, sono riuscita a concluderlo.

    L'autrice è uno dei nomi più attivi nel panorama letterario emergente italiano e, non ricordo dove l'ho letto quindi potrei anche essermelo inventato, credo che questo libro l'abbia scritto quando era ancora molto giovane e, se è vero, si sente benissimo.

    La cosa certa è che lo stile è ridondante, con l'utilizzo di parole desuete, spesso usate minimizzandone la complessità (come il verbo guatare che ha un significato abbastanza ricco "guardare a lungo, fissamente qualcuno mostrando stati d'animo quali interesse, stupore, invidia, disprezzo, paura spesso in modo bieco o minaccioso", ma qui tutti guatano... e basta...). Poi socchiudono gli sguardi e restano allampanati (?) guardando tristemente gente che abbandona il gruppo di protagonisti. Tutte cose che, se si conosce bene la lingua italiana, fanno storcere il naso e non danno la sensazione di profondità del linguaggio che forse si cercava di rendere.

    Non c'è una descrizione dei luoghi che attraversiamo, se non in modo sommario. I personaggi sono tutti stereotipati e degni del migliore mary-sue, senza nessun approfondimento né della loro personalità né dei rapporti che li legano, oltre alle poche cose che vengono ripetute più volte.
    Un cattivo cattivissimo e bellissimo, portatore di distruzione e morte. Viene ripetuto spesso che è crudele, ha ucciso e torturato... ma non ci viene mai raccontato cosa di veramente crudele abbia fatto. Sempre accenni e illazioni degni della peggiore campagna denigratoria.
    Ovviamente (ma è colpa di Eros) ama ricambiato la giovane protagonista che, come nei migliori manga/anime orientali, si ritrova catapultata nel passato in regolamentare divisa scolastica... che tiene addosso per tutto il tempo, sfruttandone la praticità e la capacità di mimetismo che sicuramente fornisce nella Grecia antica e che ci viene descritta come praticamente distrutta nel momento in cui torna nel futuro, ma mai prima.

    Gli altri personaggi sono altrettanto bidimensionali, tutti animati da sete di vendetta (per i più svariati motivi), ma che finiscono per viaggiare in compagnia del catticattivissimo solo per permettere alla nostra eroina di trovare il modo di tornare a casa.

    Ricco di colpi di scena e di pathos che, spesso, risultano imbarazzanti. Battaglie e scontri liquidati in due battute, tre ragazzine che diventano Amazzoni nel giro di... non si sa quanto tempo, permettendo alla protagonista di scalare i vertici della società Amazzone, senza che poi il dettaglio serva realmente a qualcosa.
    Pagine di "ti amo, ti uccido, ti odio, ti lascio, ti..." tra i due protagonisti che li rendono sempre meno credibili, scene di sesso (credo... le ho rilette più volte ma ho avuto problemi a capire cosa realmente si stesse cercando di descrivere) e segreti tirati per le lunghe per tutta la durata del libro, che vengono poi rivelati da una sorta di deus ex machina incarnato da una pricipessa così simile alla protagonista che sembra messa apposta per consolare il comprimario che (forse) la ama senza speranza.

    Ovviamente tutta colpa del Fato, o di un errore (quello di Cronos del titolo) che sembra essere l'occulto manovratore delle vite dei protagonisti e che viene citato più volte, ma che non viene mai spiegato. Non mancano le varie divinità greche che, nella caratterizzazione, sembrano tanto simili a quelle di "Scontro di Titani" prima versione.
    Ma, purtroppo e per quanto mi riguarda, non si salva neppure l'ambientazione grecizzante... anni passati a guardare Xena e Hercules rendono il tutto abbastanza normale.

    Soprattutto non c'è, a dispetto del titolo, nessun senso del tempo.
    Non si sa quanto tempo passa, fino al ritorno al futuro della protagonista quando scopriamo che è sparita nel nulla per tre anni. Peccato che, nel racconto, non ci sia nessun riferimento al tempo passato... potrebbero essere due settimane, un mese, tre o dieci anni... questo, probabilmente è l'errore mai descritto (se c'era, non l'ho notato o capito) di Cronos.

    La falce commenta...
    CITAZIONE
    Se un libro non piace, basta smettere di leggerlo, è facile. Potevo essere in accordo con te su molte cose, ma visto che non hai capito dove sta l'errore, che non hai visto il tempo stesso e che addirittura non hai capito che sull'Olimpo i due facevano l'amore, ho paura che tu non abbia capito molto altro. Peccato.

    Ribatto...
    CITAZIONE
    Certo, se un libro non piace è un diritto del lettore smettere di leggerlo. Ma sono abituata a finire i libri che inzio... fosse anche solo perché poi mi scordo perché li ho abbandonati.
    Più seriamente: non mi piace criticare qualcosa senza aver letto tutte le pagine... anche per evitare che poi si venga accusati di criticare un libro senza avere in mano tutti i dati.

    Il fatto che io non abbia capito in cosa consiste l'errore rende le cose in cui potevi essere concorde nulle? Come è possibile?
    Quali erano? Sono curiosa...

    Certo, i miei commenti sono soggettivi, così come le interpretazioni fatte delle cose e degli eventi e la mancata comprensione delle stesse.
    Quello che ho capito: lei torna indietro nel tempo per realizzare una profezia... e, se c'è una profezia da compiere, allora non è un errore ma un fatto "obbligato" da un volere superiore. Allora, quale è l'errore?
    Cogliere o meno la presenza di Cronos (che non ho mai avuto molto in simpatia) è irrilevante. Sinceramente non ho capito, di sicuro non sono entrata nella magia del racconto, ma mi sfugge veramente.
    Solitamente, se il lettore non capisce qualcosa, è perché la cosa non è stata spiegata bene dallo scrittore... ma io posso essere molto tonta quando vengo buttata fuori dalla lettura da uno scritto che non mi prende.
    Accetto umilmente una spiegazione, da chiunque voglia darmela.

    Che facessero sesso l'avevo capito, l'ironia della frase è sicuramente sfuggita... colpa mia.
    Però, sinceramente, ho letto tutto il pezzo sull'Olimpo due volte non perché non fosse chiara l'intenzione dell'autrice (questa volta aveva messo tutti i puntini su tutte le i) ma la descrizione era una non descrizione... tante parole, tanti effetti, ma poca sostanza... riletta due volte e durante nessuna delle due ho avuto il più piccolo brividino. Non si tratta di comprendere l'atto meccanico o le intenzioni, ma di farsi coinvolgere... zero assoluto su tutti i fronti.

    Se la mia non comprensione del testo può essere determinata da questi due punti, mi arrendo all'evidenza. Probabilmente, anzi sicuramente, non ho ancora letto abbastanza.

    ... e aspetto che qualcuno risponda alle mie domande, meditando, come sempre, sul fatto che si può maltrattare un autore straniero (tanto meglio se famoso), ma non toccare uno italiano (tanto peggio se emergente/esordiente).

     
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  11. Fa}
     
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    verissimo è uno dei motivi per cui non leggo volentieri esordienti italiani, che le critiche sono sempre prese sul personale dai lettori fanboy e non si riesce a fare un discorso costruttivo, senza contare poi che spesso non hanno comnq spessore
     
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10 replies since 3/6/2012, 19:42   108 views
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