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Aleksandr Sergeevič Puškin
НОЧЬ
Мой голос для тебя и ласковый и томный
Тревожит позднее молчанье ночи темной.
Близ ложа моего печальная свеча
Горит; мои стихи, сливаясь и журча,
Текут, ручьи любви, текут, полны тобою.
Во тьме твои глаза блистают предо мною,
Мне улыбаются, и звуки слышу я:
Мой друг, мой нежный друг... люблю... твоя... твоя..
(piů tardi faccio una traduzione, promesso). -
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Notte
La mia voce, per te dolce e languida,
Scuote il tardo silenzio della notte buia.
Accanto al letto la mia triste candela
Arde; i miei caldi versi gorgoglianti
Scorrono, fiumi d'amore, scorrono, colmi di te.
Nel buio i tuoi occhi mi brillano innanzi,
Mi sorridono, e sento una voce:
Mio amico, oh, mio tenero amico... ti amo... sono tua, tua.
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La poesia č un po' languida, come del resto dice il primo verso (томный=languido, lezioso), ha una musicalitŕ attentamente curata e difficilissima da rendere... Come diceva la mia professoressa di letteratura: "per tradurre Puškin devi essere Puškin".
Dal canto mio ho provato a mantenere un po' del ritmo originale, cercando allo stesso tempo di essere quanto piů fedele al testo. I giochi di parole sono difficili da rendere, le rime si perdono totalmente esempio:
томный/ темной [tomnyj / temnyj] : languido / buio, tetro
Se vi interessa, ecco la traslitterazione, cosě potete leggerla:
Moj golos dlja tebja i laskovyj i tomnyj
trevožit pozdnee molčan'e noči temnoj.
Bliz loža moego nečal'naja sveča
Gorit; moi stichi slivajas' i žurča,
Tekut, ryč'i ljubvi, tekut, polny toboju.
Vo t'me tvoj glaza blistajut predo mnoju,
Mne ulybajutcja, i zbuki slyšu ja:
Moj drug, moj nežnyj drug... ljublju... tvoja... tvoja.. -
All my life.
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La differenza tra la poesia in lingua orginale e la sua traduzione č enorme. Tradotta perde tantissimo.
Ho cercato di leggere la versione traslitterata, tenendo bene a mente le immagini proposte nella traduzione: le sensazioni, le emozioni provate sono completamente diverse. Mi vien da dire "struggente" per decrivere il testo, sia per il significato che per il suono che percepisco durante la lettura della versione traslitterata.CITAZIONE"per tradurre Puškin devi essere Puškin".
Questa affermazione mi dŕ da pensare.
Tralasciando Puškin, secondo me la traduzione č un azione difficile da eseguire a priori, almeno per la poesia. Cos'ha la prioritŕ? Il suono? La metrica? Il significato o il significante?
Cos'č piů giusto mantenere e cos'č piů giusto tralasciare durante la traduzione?
La parola "люблю" non č "ti amo": penso piů che l'una sia maschera pirandelliana dell'altra.. -
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Ljubljů letteralmente č "amo", prima persona singolare presente del verbo ljubit', amare. Spesso il complemento oggetto č omesso, quindi sě, a ben vedere "люблю" č "ti amo". La traduzione č impossibile, anche se la lingua russa ha di bello che č molto simile all'italiano anche come intonazioni e come suoni, quindi in questo senso č piů facile da rendere piuttosto che l'inglese. SPOILER (clicca per visualizzare)Gli accenti forse avrebbero aiutato, provo a scrivere proprio "come si legge" per esempio la prima frase:
Moj galňs dlja-tibjŕ i lŕskovyj i tňmnyj
trivňžit paznjéi molčan'e nňči tjňmnoj.. -
All my life.
User deleted
Ljubljů letteralmente č "amo", prima persona singolare presente del verbo ljubit', amare. Spesso il complemento oggetto č omesso, quindi sě, a ben vedere "люблю" č "ti amo".
Non mettevo in dubbio ciň, soprattutto perchč non conosco il russo Il mio non č interessava piů l'aspetto filosofico, se vogliamo.CITAZIONELa traduzione č impossibile, anche se la lingua russa ha di bello che č molto simile all'italiano anche come intonazioni e come suoni, quindi in questo senso č piů facile da rendere piuttosto che l'inglese.
Interessante. Da non esperto del campo pensavo fosse il contrario..